Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] del sonoro e malgrado la crisi finanziaria causata dalla Grande depressione, gli anni Trenta furono il periodo d'oro di Hollywood. Nel 1929, l'anno del crollo della Borsa di New York, l'industria cinematografica di H. realizzò lo stupefacente incasso ...
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New Hollywood
Franco La Polla
Espressione usata per definire quello che è stato probabilmente il maggior fenomeno di rinnovamento del cinema statunitense dai tempi dell'avvento del sonoro, un fenomeno [...] mutata sensibilità fu Roger Corman. La creazione di questo nuovo tipo di pubblico costituì, per così dire, il terreno sul quale Hollywood avrebbe di lì a non molto risposto alla crisi che la dilaniava.
Nel 1967 uscì un film che per molti aspetti non ...
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Attrice (Parsons, Kansas, 1898 - Hollywood 1963); indimenticabile interprete di Greed (1922) e di The wedding march (Sinfonia nuziale, 1927), per la regia di E. von Stroheim, partecipò in seguito a moltissimi [...] film, quasi sempre come caratterista comico-brillante ...
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Regista tedesco (Stoccarda 1885 - Hollywood 1929); scenografo e regista con Max Reinhardt, realizzò varî film, in Germania e poi negli USA, dominati dal gusto dell'orrido e del macabro: Hintertreppe (La [...] scala di servizio, 1921); Das Wachsfigurenkabinett (1924); The man who laughs (1928); The last warning (1929) ...
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Attrice (Waterburg 1908 - Hollywood 1976); già conosciuta in teatro, esordì nel cinema nel 1934 in Evelyn Prentice e si affermò interpretando personaggi spigliati, ironici e intraprendenti: Craig's wife [...] (1936); The citadel (1938); The women (1939); His girl friday (1940); Sister Kenny (L'angelo del dolore, 1946); The guilt of Janet Ames (1947); The girl rush (1955); Rosie (1967) ...
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Produttore cinematografico (Hildesheim 1889 - Hollywood 1966). Direttore della filiale viennese della casa francese Éclair, fondatore (1915) a Berlino della Decla (Deutsche Éclair), in seguito unitasi [...] con la UFA, ha legato il suo nome alla grande stagione del cinema tedesco degli anni Venti (R. Wiene, F. Murnau, F. Lang). Nel 1926 passò negli USA; poi ancora in Germania, Francia, Inghilterra (1936), ...
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Scenografo irlandese (Dublino 1893 - Hollywood 1960). Attivo nel cinema dal 1915, supervisore di tutte le scenografie della Metro Goldwin Mayer, fu celebre per l'eleganza, l'accuratezza, la luminosità [...] degli interni nelle scenografie da lui firmate. Da ricordare quelle per i film: The merry widow (1934) di E. Lubitsch; Gaslight (Angoscia, 1944) di G. Cukor; An American in Paris (1951) e Lust for life ...
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Regista tedesco (Zeitz 1891 - Hollywood 1956); critico cinematografico, esordì nel cinema come sceneggiatore e passò nel 1918 alla regia. Si fece notare però solo nel 1924 con Das alte Gesetz (o Baruch). [...] Seguì Variété (1925, operatore C. Freund), storia di acrobati raccontata semplicemente, in cui per la prima volta veniva usato il metodo detto poi campo e controcampo. Fatta eccezione per Cape Forlon (Fortunale ...
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Attore cinematografico (Potsdam 1893 - Hollywood 1943); recitò in teatro con M. Reinhardt, passando al cinema già nel 1917. Dopo la sua interpretazione di Cesare in Das Kabinett der Dr. Caligari (1920), [...] che rimane uno dei personaggi più significativi dell'espressionismo cinematografico, fu uno dei più noti interpreti della produzione Kammerspiel. Interpretò poi film in Svezia, Francia (Le comte Kostia, ...
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Attore statunitense (Pittsburgh 1890 - Hollywood 1963); ingegnere meccanico, esordì in teatro interpretando vaudevilles a New York. Nel cinema dal 1921, la sua fortuna e la lunga carriera d'attore ebbero [...] inizio col film, diretto da Ch. Chaplin, A woman of Paris (conosciuto anche come The public opinion, 1923). Elegantissimo, creatore di una moda e di un tipo, predilesse le parti di high-class vilain, cioè ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...