Warhol, Andy (propr. Warhola, Andy)
Daniela Daniele
Pittore, grafico e regista cinematografico statunitense, di origine ucraina, nato a Pittsburgh il 6 agosto 1928 e morto a New York il 22 febbraio 1987. [...] sua pittura pop, ma spesso si dimentica che fu proprio lui, cultore di simulacri, a filmare la fine del glamour hollywoodiano. Autore di happening cinematici e di eventi mixed media, regista di film fondati su registrazioni neutre e impassibili che ...
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Testimonianze - Greta Garbo
Francesca Sanvitale
Greta Garbo
A Greta Lovisa Gustafsson, giovane orfana e povera commessa di sedici anni nei magazzini PUB di Stoccolma, la vita offrì la prima opportunità [...] mito e dal 1930, appena si capì che la sua voce sarebbe stata vincente per il nuovo corso, ci pensò il sistema hollywoodiano a confermare il trionfo e non ci fu regista che non si preoccupò di 'come' Greta venisse presentata. Solo una volta, in ...
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FREDDI, Luigi
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Nacque a Milano da Luigi e da Angela Antonozzi il 12 giugno 1895.
Le modeste condizioni economiche della famiglia non gli permisero di continuare gli studi, ma il giovane F. fu ben [...] tappe americane, quindi passò a Cuba e in Messico, non senza aver precedentemente sperimentato un ciclone in Florida; infine approdò a Hollywood, meta che si era prefissa fin dall'inizio del viaggio.
Si trattò di un vero e proprio soggiorno di studio ...
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Ray, Nicholas
Altiero Scicchitano
Nome d'arte di Raymond Nicholas Kienzle, regista cinematografico statunitense, nato a Galesville (Wisconsin) il 7 agosto 1911 e morto a New York il 16 giugno 1979. [...] , che riflette la catastrofe privata del regista e legittima la definizione di "grande film malato" inventata da Truffaut. Ma Hollywood stava entrando in crisi e R. trovava sempre più difficoltà ad accettarne le regole, pur non riuscendo a uscire dal ...
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Cassavetes, John
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, teatrale e televisivo statunitense, di origine greca, nato a New York il 9 dicembre 1929 e morto a Los Angeles il 3 febbraio [...] Faces la filmografia di C. fu prevalentemente legata alla produzione indipendente, con l'eccezione di Gloria (che segnò il ritorno a Hollywood) e di Love streams, prodotto dal duo della Cannon Group, M. Golan e Y. Globus. Con Hus-bands (1970; Mariti ...
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Branagh, Kenneth (propr. Kenneth Charles)
Luigi Guarnieri
Attore e regista teatrale e cinematografico irlandese, nato a Belfast il 10 dicembre 1960. Attore di solida formazione teatrale, suggestivamente [...] di pubblico. Il successo ha aperto a B., nonostante l'aspetto fisico distante da quello canonico per una star, la strada di Hollywood sia come attore sia come regista. In Dead again (1991; L'altro delitto) B. si è cimentato con il noir hitchcockiano ...
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La Cava, Gregory
Ermelinda Campani
Regista cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Towanda (Pennsylvania) il 10 marzo 1892 e morto a Malibu (California) il 1° marzo 1952. La sua notorietà [...] The affairs of Cellini (1934; Gli amori di Benvenuto Cellini).
Bibliografia
R. Campari, Il discorso amoroso: melodramma e commedia nella Hollywood degli anni d'oro, Roma 1990, p. 55.
E. Giacovelli, La commedia del desiderio: il linguaggio, i miti, i ...
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Williams, Tennessee (propr. Thomas Lanier)
Anton Giulio Mancino
Drammaturgo, poeta, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo statunitense, nato a Columbus (Mississippi) il 26 marzo 1911 e morto a [...] e mutuata dai grandi autori europei. Prima che Luchino Visconti lo chiamasse a collaborare alla sceneggiatura di Senso (1954), Hollywood iniziò ad attingere al suo repertorio teatrale a partire da The glass menagerie (1950; Lo zoo di vetro) di ...
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Honegger, Arthur Oskar
Marta Tedeschini Lalli
Compositore svizzero, nato a Le Havre il 10 marzo 1892 e morto a Parigi il 27 novembre 1955. Esponente del gruppo dei Sei, che si riunì negli anni Venti [...] cinematografia francese, le sue concezioni e lo stile della sua musica cinematografica ebbero un'influenza indiretta anche su Hollywood attraverso l'allievo Miklós Rózsa. Tra le colonne sonore merita un posto d'onore la partitura per il kolossal ...
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Behrman, S.N. (propr. Samuel Nathaniel)
Patrick McGilligan
Commediografo, giornalista e sceneggiatore statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 9 giugno 1893 e morto a New York il 9 settembre [...] per il teatro, tanto da guadagnarsi l'appellativo di 'Congreve americano' da parte della critica, nel 1930 approdò a Hollywood. Venne infatti posto sotto contratto dalla Fox Film Corporation come tanti altri autori emergenti assunti dall'industria ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...