Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] il successo di un film. Non è un caso che l'industria cinematografica ripaghi i c. con compensi che a Hollywood consentono un più che dignitoso tenore di vita, essendo garantita anche la possibilità di dedicarsi ad altre redditizie occupazioni.
Un ...
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Valentino, Rudolph (noto anche come Valentino, Rodolfo)
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Rodolfo Pietro Filiberto Guglielmi, attore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Castellaneta [...] più volte alla polizia di New York, lasciò infine la città e in occasione di una tournée come ballerino raggiunse Hollywood. Sul grande schermo aveva già preso parte come comparsa ad alcune produzioni newyorkesi, ma fu nel 1918 che Hayden Talbot ...
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The Long Goodbye
Franco La Polla
(USA 1972, 1973, Il lungo addio, colore, 112m); regia: Robert Altman; produzione: Jerry Bick per Lion's Gate/United Artists; soggetto: dall'omonimo romanzo di Raymond [...] misterioso e ambiguo, lo scrittore, la donna fatale e via dicendo), ma vi ha messo anche e soprattutto ciò che Hollywood è stata per l'immaginario americano e planetario, un mondo di cliché al quale sfugge solo lui, Philip Marlowe, extraterrestre ...
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Crosby, Bing (propr. Harry Lillis)
Gianni Borgna
Cantante e attore cinematografico statunitense, nato a Tacoma (Washington) il 3 maggio 1903 e morto a Madrid il 14 ottobre 1977. Fu tra i primi popular [...] di Paul Whiteman. Per tutto il decennio successivo prese parte a diversi musical di qualità, come Going Hollywood (1933; Verso Hollywood) di Raoul Walsh, Mississippi (1935) di Edward Sutherland, Pennies from heaven (1936; Denaro dal cielo) di Norman ...
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Zanuck, Darryl F. (propr. Darryl Francis)
Gaia Marotta
Produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Wahoo (Nebraska) il 5 settembre 1902 e morto a Palm Springs (California) il 22 dicembre [...] posto solo per alcuni mesi, finché non si arrese al fallimento e diede le dimissioni nel maggio del 1971, per ritirarsi a vita privata.
Bibliografia
L. Guild, Zanuck, Hollywood's last tycoon, Los Angeles 1970; L. Mosley, Zanuck: the rise and fall of ...
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Menzies, William Cameron
Sabina Tommasi Ferroni
Scenografo, regista e produttore statunitense, nato a New Haven (Connecticut) il 29 luglio 1896 e morto a Los Angeles il 5 marzo 1957. Viene considerato [...] ambientazioni di grande suggestione, come quelle orientaleggianti in The Naulahka (1918) di George Fitzmaurice. Dal 1920 lavorò a Hollywood come scenografo indipendente, uno dei pochi del cinema americano negli anni Venti e Trenta; curò tra l'altro ...
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Dujardin, Jean
Dujardin, Jean. – Attore francese (n. Ruel-Malmaison 1972). Formatosi in televisione negli Novanta prima come membro del gruppo comico Nous C Nous, poi come uno dei protagonisti della [...] con The artist gli regala un’affermazione internazionale tanto insperata quanto meritata. Sentito e raffinato omaggio all’epoca in cui Hollywood passava dal muto al sonoro, il film offre a D. la possibilità di dare sfoggio del suo talento tragicomico ...
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Operazione con cui un film viene dotato di un sonoro diverso da quello originale, per eliminare difetti tecnici o di recitazione, o trasferire il parlato in una lingua diversa.
Cenni storici
L’avvento [...] cinematografica statunitense, Metro Goldwyn Mayer, Fox e Warner Bros. realizzarono versioni plurime nei loro stabilimenti di Hollywood, utilizzando attori oriundi che parlavano l’italiano con forti inflessioni americane. Ma i produttori, non ...
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Pitt ⟨pit⟩, Brad (propr. William Bradley). - Attore cinematografico e televisivo statunitense (n. Shawnee, Oklahoma, 1963). Ha lavorato nella pubblicità prima di apparire in alcune serie televisive come [...] scommessa, 2016), Allied (Allied: Un'ombra nascosta, 2016), War machine (2017), Ad Astra (2019), Once upon a time in... Hollywood (2019, Golden Globe, BAFTA e Oscar come miglior attore non protagonista nel 2020), The Lost City (2022), Bullet Train ...
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MAILER, Norman (App. III, ii, p. 13)
Valerio Massimo De Angelis
Scrittore statunitense. La prima fase della carriera di M. si chiuse con il celebre Advertisements for myself (1959; trad. it. 1978), raccolta [...] trad. it. 1971), sul movimento femminista; Marilyn (1973; trad. it. 1974), biografia del più famoso mito femminile di Hollywood; The fight (1975; trad. it. 1976), cronaca del leggendario incontro di pugilato Mohammed Ali-George Foreman.
M. è tornato ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...