Scrittore statunitense, tedesco di nascita (Andernach 1920 - San Pedro, California, 1994). Dopo aver esercitato molti mestieri, dal 1960 visse della sua attività di scrittore irregolare, proveniente dall'underground. [...] it. 1980), Ham on rye (romanzo, 1982), Hot water music (racconti, 1983; trad. it. 1984), The rooming-house madrigals (1988), The last night of the earth (1992), Hollywood (1989, trad. it 1990), Pulp (1994, trad. it. 1995), Septuagenarian stew (1990). ...
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Fotografa e artista statunitense (n. Glenn Ridge, New Jersey, 1954). Dedicatasi dapprima alla pittura, si è rivolta poi alla fotografia dopo aver conseguito il diploma alla State University di Buffalo [...] alla foto sexy. Ha anche curato la regia di Office killer (Office Killer. L'impiegata modello, 1997), che racconta la follia omicida di una giornalista. Tra le serie successive si ricordano Hollywood/Hampton Types (2000-02) e Clowns (2003-04). ...
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PORTER, Katherine Anne
Gabriella Ferruggia
Scrittrice statunitense, nata a Indian Creek (Texas) il 15 maggio 1890, morta a Silver Spring (Maryland) il 18 settembre 1980. Sperimentati precocemente lutti [...] 1931), attraversò più volte l'Oceano, vivendo anche per lunghi periodi a Berlino, Parigi e Basilea, oltre che a Hollywood e Washington. P. ottenne importanti riconoscimenti: fra gli altri due borse Guggenheim, una della Ford Foundation, la medaglia d ...
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Road Movie
Simone Emiliani
Genere cinematografico impostosi negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni Sessanta, il cui tema principale è quello del viaggio senza una meta precisa, quasi un vagabondaggio [...] Dylan, mette in atto una serie di dispositivi narrativi e tecnici poi utilizzati da tutti i registi più importanti della New Hollywood che, dalla seconda metà degli anni Sessanta, si sono confrontati in maniera diretta con il genere. Così il film on ...
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Hammett, Dashiell (propr. Samuel Dashiell)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a St. Mary's County (Maryland) il 27 maggio 1894 e morto a New York il 10 gennaio 1961. Considerato [...] . it. 1953) e poi di The glass key (1931; trad. it. 1937) ad aprirgli le porte del cinema. H. si trasferì infatti a Hollywood ma, a parte la vendita dei diritti, l'unico suo apporto originale al cinema fu l'ideazione della storia di un uomo coinvolto ...
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Holden, William
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di William Franklin Beedle Jr, attore cinematografico statunitense, nato a O'Fallon (Illinois) il 17 aprile 1918 e morto a Santa Monica (California) il 16 [...] fece studi regolari e si iscrisse al Pasadena Junior College. Scoperto da un talent scout della Paramount, H. giunse a Hollywood dove venne selezionato ‒ sebbene ancora giovane e inesperto ‒ per il ruolo del sensibile violinista Joe Bonaparte, che si ...
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Goodrich, Frances
Patrick McGilligan
Commediografa, attrice teatrale e sceneggiatrice statunitense, nata a Belleville (New Jersey) il 21 dicembre 1891 e morta a New York il 29 gennaio 1984. Insieme [...] (1939) durante il quale la G. scrisse con il marito un'altra commedia, The great big doorstep, i coniugi tornarono a Hollywood, dove trascorsero gran parte degli anni della guerra lavorando per la Writers' War Board. Nel 1944 uscì Lady in the dark ...
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Pinewood Studios
Emiliano Morreale
Studi cinematografici inglesi, aperti negli anni Trenta da una società legata al produttore Joseph Arthur Rank, che vi girò la maggior parte dei suoi film. Nel dopoguerra [...] Film; il nome fu dato ai nuovi studi per la presenza di un bosco di pini, ma anche per il desiderio di imitare Hollywood. I P. S., dotati di cinque teatri di posa, furono inaugurati il 30 settembre 1936. Subito dopo vi furono realizzate alcune scene ...
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Loos, Anita
Marzia G. Lea Pacella
Soggettista, sceneggiatrice, drammaturga e scrittrice statunitense, nata a Sisson (od. Mount Shasta, California) il 26 aprile 1888 e morta a New York il 18 agosto 1981. [...] riposo fino alla fine degli anni Venti quando, forse per la crisi del 1929 e per sconfiggere la noia, tornò a Hollywood dove, dopo aver collaborato a The struggle (1931), ultimo film di Griffith, fece parte del gruppo degli sceneggiatori della Metro ...
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Baxter, Anne
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica statunitense, nata a Michigan City (Indiana) il 7 maggio 1923 e morta a New York il 12 dicembre 1985. Pur non essendo mai diventata una vera [...] di teatro alla Theodora Erwin School, esordì sul palcoscenico a Broadway. Ben presto la meta delle sue aspirazioni divenne Hollywood, dove si recò senza successo nel 1937 per un'audizione, mentre maggior fortuna ebbe al secondo tentativo, nel 1939 ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...