Putman, Andrée (nata Andrée Christine Aynard). - Designer francese (n. Parigi 1925). Avviata alla carriera musicale, si avvicinò al design collaborando con riviste come Elle (1952-58) e L'oeil (1960-64) [...] suo studio ha cambiato nome in Agence Andrée Putman, continuando a progettare interni come quello del ristorante La Bastide di Hollywood (2003), della boutique di A. Fontaine di Parigi (2005), dell'hotel Bayerischer Hof di Monaco di Baviera (2005) o ...
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Cantante e musicista nordirlandese (n. Belfast 1945). Dopo l’esperienza con i Them (con i quali ha registrato il fortunato singolo Gloria nel 1965) e il primo pezzo da solista (Brown-eyed girl), nel 1968 [...] autore prolifico, nel corso della sua carriera ha pubblicato più di trenta album, tra i più recenti dei quali occorre citare Astral weeks live at Hollywood bowl (2009), Duets: reworking the catalogue (2015), Keep me singing (2016) e Versatile (2017). ...
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Kramer, Stanley (propr. Stanley Earl)
Francesco Bolzoni
Produttore e regista cinematografico statunitense, nato a New York il 29 settembre 1913 e morto a Woodland Hills (California) il 19 febbraio 2001. [...] (e in seguito diretti) non erano rivolti alle élites ma alle masse amanti del romanzo poliziesco e del prodotto medio hollywoodiano, si avvalevano di giovani registi che ben conoscevano le strutture di una narrazione dinamica e di attori capaci di ...
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Chandler, Raymond (propr. Raymond Thornton)
Francesco Di Pace
Scrittore e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 23 luglio 1888 e morto a La Jolla (California) il 26 marzo 1959. Per le sue creazioni [...] poi da The high window (1942) e The lady in the lake (1943), i cui diritti cinematografici furono ben presto venduti a Hollywood, anche se non sempre l'amaro senso morale della visione di C. fu restituito nei film tratti dalle sue opere. Nel 1943 ...
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Charisse, Cyd
Serafino Murri
Nome d'arte di Tula Ellice Finklea, ballerina e attrice cinematografica statunitense, nata ad Amarillo (Texas) l'8 marzo 1921. La sua vitalità, perfettamente adeguata al [...] a viaggiare per l'Europa al seguito di una compagnia di balletto russa, con il nome d'arte di Felia Sidorova. Lavorò a Hollywood fin dai primi anni Quaranta (all'inizio con il nome di Lily Norwood) e, dopo aver recitato nel ruolo di una ballerina ...
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Sanders, George
Daniela Angelucci
Attore cinematografico inglese, nato a Pietroburgo il 3 luglio 1906 e morto suicida a Barcellona il 25 aprile 1973. Raffinato e affascinante, con il suo naturale atteggiamento [...] lavorato nel cabaret e alla radio, interpretò alcuni piccoli ruoli nel cinema, non accreditato. Ottenne però la notorietà soltanto a Hollywood: lo stesso anno del suo arrivo, nel 1936, apparve infatti in Lloyds of London (I Lloyd di Londra) di Henry ...
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Cheung, Maggie (propr. Cheung Man-Yuk; pinyin Zhang Manyu)
Giona Antonio Nazzaro
Attrice cinematografica, nata a Hong Kong il 20 settembre 1964. Simbolo al femminile del cinema del suo Paese, nel corso [...] d'argento al Festival di Berlino, la C. si è cimentata anche sui set internazionali, preferendo Parigi a Hollywood, senza peraltro perdere di vista l'industria cinematografica di Hong Kong. Trascorsa l'adolescenza in Inghilterra, dove la famiglia ...
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Simon, Simone
Francesco Costa
Attrice cinematografica francese, di madre italiana, nata a Marsiglia il 23 aprile 1911. Bruna, minuta, caratterizzata dallo sguardo intenso e dalle labbra carnose, conobbe [...] ferroviere (Jean Gabin) in La bête humaine, dal romanzo di É. Zola. Durante l'occupazione tedesca della Francia, fu di nuovo a Hollywood dove recitò in The devil and Daniel Webster, noto anche come All that money can buy (1941; L'oro del demonio) di ...
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Miles, Vera
Francesco Costa
Nome d'arte di Vera Ralston, attrice cinematografica statunitense, nata a Boise City (Oklahoma) il 23 agosto 1929. Bionda, sottile, nervosa, pur avendo lavorato con registi [...] , porta il marito alla follia.
Studiò a Pratt e a Wichita, nel Kansas. Eletta miss Kansas nel 1948 e trasferitasi a Hollywood per tentare la strada del cinema, ottenne all'inizio solo piccole parti, finché si fece notare nel western The charge at ...
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SJOMAN, Vilgot
Stefano Boni
Sjöman, Vilgot (propr. David Harald Vilgot)
Regista cinematografico e sceneggiatore svedese, nato a Stoccolma il 2 dicembre 1924. Uno dei principali esponenti della nya vågen [...] critico. Tra i suoi romanzi si ricordano Lektorn (1948) e Kvinnobild (1951). Nel 1956 trascorse un periodo di studio a Hollywood e nel 1963 Ingmar Bergman lo volle come aiuto regista di Nattvardsgästerna (Luci d'inverno). Tale esperienza lo portò al ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...