Attore e regista statunitense, nato a San Francisco il 31 maggio 1930. Affermatosi inizialmente con ruoli duri e violenti in film western, ha affrontato successivamente, sia come interprete sia come regista, [...] Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966). Tornato a Hollywood, ha interpretato Hang'em high (1968; Impiccalo più in alto) di T. Post, mentre Coogan's bluff (1968; L'uomo dalla cravatta ...
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FOSSE, Robert, detto Bob
Lorenzo Quaglietti
Coreografo, attore e regista statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927, morto a Washington il 23 settembre 1987. Allievo di F. Weaver, sin da giovanissimo [...] tardi per salvare il genere dall'inevitabile decadenza.
Il successivo Lenny (1974) è altrettanto anomalo rispetto alle biografie da Hollywood dedicate a personalità dello spettacolo, non solo perché Lenny Bruce, di cui il film segue la carriera, era ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] diretto da Sidney A. Franklin.
Il premio Oscar, assegnato per la prima volta il 16 maggio 1929 al Roosevelt Hotel di Hollywood, tenne subito in grande considerazione il lavoro dei d. della f., ai quali si riconosceva così un ruolo di primissimo piano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] regime industriale e una modernizzazione delle strutture produttive, necessaria anche per fronteggiare la concorrenza sempre più aggressiva di Hollywood, la cui ascesa inarrestabile ha inizio proprio verso il 1915. Ma la guerra è anche il periodo in ...
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Lugosi, Bela
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di Béla Ferenc De-sző Blaskó, attore teatrale e cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Lugos (od. Lugoj, Romania) il 20 ottobre 1882 e [...] un solo anno lo diresse in altri cinque film. Dopo aver lavorato anche con Mihály Kertész, regista che si sarebbe affermato a Hollywood con il nome di Michael Curtiz, L. si trasferì in Germania, dove girò una dozzina di film tra i quali Der Januskopf ...
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Brown, Clarence
Alberto Castellano
Regista statunitense, nato a Clinton (Massachusetts) il 10 maggio 1890 e morto a Santa Monica (California) il 17 agosto 1987. Regista convenzionale, riflessivo, buon [...] la compagnia automobilistica, iniziò un periodo di apprendistato con il regista francese Maurice Tourneur, che aveva conosciuto a Hollywood. Dopo un'assidua collaborazione durata cinque anni, a seguito di una malattia di Tourneur, B. portò a termine ...
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Vidor, King (propr. King Wallis)
Gaia Marotta
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Galveston (Texas) l'8 febbraio 1894 e morto a Paso Robles (California) il 1° novembre [...] tre cortometraggi documentari (1913-14) e due a soggetto (In tow, 1914; Fort Worth robbery, 1915). Trasferitosi a Hollywood, lavorò alla Universal Pictures (1915-16), prima come comparsa e contabile e poi come sceneggiatore. Dopo aver diretto una ...
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Ulmer, George Edgar
Alessandro Cappabianca
Regista e scenografo austriaco, nato a Olmütz (od. Olomouc, Rep. Ceca) il 17 settembre 1904 e morto a Woodland Hills (California) il 30 settembre 1972. Regista [...] Sinfonie einer Grosstadt (1927), ma ricco di dettagli psicologici e di annotazioni intimistiche.
Nel 1931 si stabilì a Hollywood, lavorando alla Metro Goldwyn Mayer e iniziando una lunga carriera di regista, per compagnie minori produttrici di film ...
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Machatý, Gustav
Francesco Pitassio
Regista cinematografico ceco, nato a Praga il 9 maggio 1901 e morto a Monaco di Baviera il 14 dicembre 1963. L'opera di M. rinnovò e sprovincializzò il cinema del [...] , e regista di un breve film scomparso, Teddy by kouřil (1919, Teddy vorrebbe fumare). Dal 1921 al 1925 fu a Hollywood, dove divenne assistente di David W. Griffith e di Erich von Stroheim. Tornato in patria vi diresse il suo primo lungometraggio ...
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flexitariano
s. m. Vegetariano flessibile, che non rinuncia del tutto alle proteine animali.
• I flexitariani […] sono coloro che fanno della flessibilità una loro caratteristica peculiare: in pratica [...] • La flessibilità è servita anche a tavola. In aumento soprattutto negli Stati Uniti, con alte concentrazioni a Hollywood, i flexitariani (parola che nasce dall’unione dei due aggettivi inglesi «flexible» e «vegetarian») seguono uno stile alimentare ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...