Paroliere, conduttore e autore televisivo italiano (Milano 1940 - ivi 2017). Come paroliere ha collaborato con artisti del calibro di O. Vanoni, J. De Palma, M. Martina, e soprattutto con Mina per la quale [...] con la RAI. Con trasmissioni come Alle due su Raiuno, Ci vediamo su Raiuno e molte altre L. ha cercato di far conoscere al grande pubblico non solo la musica popolare e i suoi interpreti ma anche le icone di Hollywood, e di lanciare nuovi talenti. ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] i francesi François Truffaut e Jean-Luc Godard divennero modelli anche per il rinnovamento del cinema statunitense, la cosiddetta New Hollywood.
L'E. degli anni Sessanta e Settanta fu l'E. degli autori, e la politica autoriale fu vincente non solo ...
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Chevalier, Maurice
Morando Morandini
Cantante e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 12 settembre 1888 e morto ivi il 1° gennaio 1972. Il sorriso assassino, l'atteggiamento sornione, l'allegria [...] Stati Uniti. Ma una volta tolto il divieto, l'accoglienza fu trionfale, e la sua attività cinematografica si concluse proprio a Hollywood, ove tra il 1957 e il 1967 prese parte, quasi sempre in ruoli di secondo piano, a quattordici film: i migliori ...
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Struss, Karl
Stefano Masi
Fotografo e direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 30 novembre 1886 e morto a Santa Monica (California) il 16 dicembre 1981. Prima di giungere al cinema [...] dal PPA, e il suo studio, persi tutti i clienti, dovette chiudere.
Nel 1919, tornato alla vita civile, si trasferì a Hollywood, dove il suo primo incarico fu come fotografo di scena per Something to think about (1920; Un sogno d'amore) di DeMille ...
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Pereira, Hal
Stefano Masi
Scenografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Chicago il 29 aprile 1905 e morto a Los Angeles il 17 dicembre 1983. In un'epoca in cui la ricostruzione degli ambienti [...] ) di Martin Ritt, il chiuso universo della provincia in The rose tattoo. P. tuttavia resta nella storia di Hollywood soprattutto per la 'teatralizzazione' di un mondo trasformato in puro effetto narrativo attraverso l'algida stilizzazione del design ...
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Young, Loretta (propr. Gretchen)
Francesco Costa
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Salt Lake City (Utah) il 6 gennaio 1913 e morta a Los Angeles il 12 agosto 2000. Rappresentò [...] , e fu nuovamente candidata all'ambìto premio nel 1950 per Come to the stable (1949; Le due suore) di Henry Koster.
Giunta a Hollywood all'età di quattro anni, e spinta da una madre ambiziosa a recitare fin da bambina insieme al fratello e alle due ...
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Andrews, Dana (propr. Carver Dana)
Roberto Silvestri
Attore cinematografico statunitense, nato a Collins (Mississippi) il 1° gennaio 1909 e morto a Los Alamitos (California) il 17 dicembre 1992. Il contrasto [...] ricche sfumature psicologiche. Dopo gli studi al Sam Huston College e un lavoro da tipografo nel Texas, si trasferì a Hollywood nel 1938, scritturato da Samuel Goldfish (poi Goldwyn), e due anni dopo esordì nel cinema partecipando ai film western ...
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Stilista statunitense (n. New York 1939). Dopo aver lavorato per vari department stores, nel 1967 si è messo in proprio e ha disegnato una collezione di cravatte realizzate a mano con la griffe Polo. Il [...] arredamento, ecc. Il suo stile sportivo e, al tempo stesso, romantico si ispira spesso all'eleganza dei divi degli anni d'oro di Hollywood come F. Astaire e C. Grant. Ha più volte collaborato con il cinema; sono suoi per es. gli abiti indossati da R ...
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Attore, doppiatore e docente universitario italiano (Sant’Ambrogio di Torino 1918 – Sarasota, Florida, 2011). Figlio dell’attore e regista G. Zambuto, è stato uno dei primi doppiatori italiani e ha prestato [...] USA nel 1952, ha ricoperto la carica di vicepresidente della Italian Film Export e ha lavorato per la Paramount a Hollywood. Nel 1962, però, si è ritirato dal mondo del cinema per concentrarsi sulla ricerca scientifica e sull’insegnamento: è stato ...
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Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi, nati a Saint Louis Park (Minneapolis), il primo il 29 novembre 1954, il secondo il 21 settembre 1957. Prendendo le mosse da un cinema di genere e facendone [...] per ben tre volte vincitori della Palma d’oro al Festival di Cannes, nel 1991 con Barton Fink (Barton Fink -È successo a Hollywood), nel 1996 con Fargo (che ha ottenuto anche un Oscar per la sceneggiatura) e nel 2001 con The man who wasn’t there ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...