SCARPITTA, Salvatore
Francesco Santaniello
SCARPITTA, Salvatore. – Nacque il 23 marzo 1919 a New York da Salvatore Cartaino senior e da Nadia Yarotsky.
Il padre, scultore di origine palermitana, era [...] base navale di San Pedro, in California, e il 10 aprile fu congedato. Dopo alcune settimane trascorse con i genitori a Hollywood, fece ritorno in Italia e si stabilì a Roma.
Nella capitale strinse rapporti di profonda amicizia con Roberto Melli, che ...
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Hathaway, Henry
Fabio Giovannini
Nome d'arte di Henri Leopold de Fiennes, regista cinematografico statunitense, nato a Sacramento il 13 marzo 1898 e morto a Los Angeles l'11 febbraio 1985. Tipico professionista [...] di intrattenimento, che rivelano un ottimo gusto visivo e grande abilità nelle riprese in esterni. A partire dagli anni Trenta, Hollywood gli assegnò la direzione di innumerevoli western (genere da lui prediletto), di film d'azione e di commedie. La ...
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Young, Robert
Francesco Costa
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Chicago il 22 febbraio 1907 e morto a Westlake Village (Calfornia) il 21 luglio 1998. Rivelando notevoli doti di [...] da discrezione e virile affabilità, doti che rifulsero nel contrasto con il temperamento volitivo di alcune dive di Hollywood (Barbara Stanwyck, Joan Crawford, Katharine Hepburn, Claudette Colbert), e che solo in alcune occasioni abbandonò, specie in ...
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Craig, Daniel
Craig, Daniel. – Attore inglese (n. Chester 1968). Aspetto nordico, capelli biondi e occhi azzurri, in contrasto con il fisico massiccio e con l’espressione rude, si è fatto conoscere per [...] , George Dyer, in Love is the devil (1998) di John Maybury. Questo ruolo complesso lo ha reso noto a Hollywood, dove ha ottenuto una parte nella trasposizione cinematografica dell’omonimo videogioco Lara Croft: Tomb Raider (2001) di Simon West. L ...
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Produttore cinematografico e realizzatore di film d'animazione e di storie a fumetti statunitense (Chicago 1901 - Burbank 1966). Creatore di personaggi famosi in tutto il mondo, da Mickey Mouse (Topolino) [...] un suo studio per la realizzazione di cartoni animati, in collaborazione con il disegnatore U. Iwerks, nel 1923 si trasferì a Hollywood con il fratello Roy, riuscendo a realizzare la serie di Alice in Cartoonland (1926) e quella di Oswald, the lucky ...
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Attrice cinematografica statunitense (Cherryvale, Kansas, 1906 - Rochester, New York, 1985). Proveniente dal teatro di rivista, interpretò in varî film, negli ultimi anni del muto, il ruolo della "garçonne": [...] o il vaso di Pandora, 1928); Das Tagebuch einer Verlorenen (Diario di una donna perduta, 1929) entrambi di G. W. Pabst, in Germania; Prix de beauté (Miss Europa, 1930) in Francia; Hollywood Boulevard (1937), in cui ha interpretato la propria storia. ...
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Nicholson, Jack (propr. John Joseph)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Neptune (New Jersey) il 22 aprile 1937. Arrivato alla notorietà dopo una prolungata gavetta, con un piccolo [...] Settanta la sua personalità d'interprete versatile e poliedrico è emersa in una serie di memorabili titoli che hanno rinnovato Hollywood nello stile e nella forma, dopo i quali N. ha continuato a creare personaggi estremi eppure altamente credibili e ...
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Trumbo, Dalton
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, nato a Montrose (Colorado) il 9 dicembre 1905 e morto a Los Angeles il 10 settembre 1976. Negli anni Quaranta, quando era già piuttosto [...] un memoriale intitolato The time of the toad. I suoi appelli furono respinti, e T. fu incarcerato nel 1950. Anziché lasciare Hollywood o gli Stati Uniti, T. decise di sfidare l'HUAC continuando a occuparsi di cinema; scrisse una serie di film a basso ...
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Lengyel, Melchior (propr. Menyhért)
Patrick McGilligan
Drammaturgo e sceneggiatore ungherese, nato a Balmazújváros il 3 gennaio 1880 e morto a Budapest il 30 ottobre 1974. Prestigioso autore di teatro [...] Silk stockings (1957; La bella di Mosca), la cui colonna sonora venne firmata da Cole Porter. Durante il suo soggiorno a Hollywood, L. scrisse anche il soggetto di un film di guerra dal solido impianto narrativo, diretto da Jacques Tourneur, Days of ...
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Pal, George
Roy Menarini
Regista, animatore e produttore cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Cegled il 1° febbraio 1908 e morto a Los Angeles il 2 maggio 1980. Fu uno dei più [...] Berlino all'inizio degli anni Trenta prima di lasciare la Germania nazista e rifugiarsi, dopo varie tappe, a Hollywood. Nel 1943 ottenne un Oscar speciale per il contributo artistico e la pionieristica opera nel campo della tecnologia cinematografica ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...