Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] invece come legato a un’operazione di astrazione, con una sua esistenza puramente soggettiva, un’esistenza, cioè, nel pensiero. T. Hobbes, J. Locke, G. Leibniz, G. Berkeley, I. Newton, C. Wolff si adeguarono in vario modo a questa concezione, cui si ...
Leggi Tutto
Sistemi fiscali
AAlberto Zanardi
di Alberto Zanardi
Sistemi fiscali
sommario: 1. Introduzione. 2. Alcuni elementi quantitativi. 3. Le riforme dei sistemi fiscali negli anni ottanta e novanta: caratteri [...] , molti osservatori, riprendendo un filone di pensiero che si rifaceva a Nicholas Kaldor e ancor prima a Thomas Hobbes, evidenziavano i meriti della tassazione sul reddito-consumo (o reddito-spesa) rispetto a quella sul reddito onnicomprensivo, in ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] , secondo una linea di pensiero che nel mondo anglosassone acquista crescente rilievo tra Sei e Settecento con la critica a Hobbes. Si ritrova in Verri una ‘scienza del legislatore’ (che, non casualmente, è la definizione che Smith stesso darà dell ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] ) di quella pessimistica che aveva caratterizzato il pensiero sociale e politico precedente (e non solo quello di Thomas Hobbes). L’idea principale, di chiara derivazione aristotelico-tomistica, è di una dominanza antropologica della virtù sul vizio ...
Leggi Tutto
EGUAGLIANZA
Ronald M. Dworkin e Alessandro Pizzorusso
Eguaglianza
di Ronald M. Dworkin
Rassegna dei problemi
Sebbene per molti secoli l'eguaglianza abbia costituito un potente ideale politico, [...] arrivare a un compromesso al fine di tutelare gli interessi superiori di ciascuno: la convivenza pacifica, secondo Hobbes, o il diritto al giusto rispetto reciproco, secondo Rawls, oppure la realizzazione delle condizioni per la comunicazione ...
Leggi Tutto
Relazioni industriali
Gian Primo Cella
Tiziano Treu
sommario: 1. Le relazioni industriali: questioni teoriche e di definizione. 2. Il modello pluralista. 3. Il modello statalista. 4. Il modello partecipativo [...] Bologna 1984).
Lowi, T., The end of liberalism, New York 1969.
Macpherson, C.B., The political theory of possessive individualism: Hobbes to Locke, Oxford 1962 (tr. it.: Libertà e proprietà alle origini del pensiero borghese, Milano 1973).
Maier, C.S ...
Leggi Tutto
MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] non dipende dalla mera presenza di altri attori con i quali Ego vuole entrare in relazione. Nello stato di natura di Hobbes gli attori sono individui isolati che hanno l'interesse (potenziale) a stabilire rapporti tra di loro, eppure la situazione è ...
Leggi Tutto
Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] non potessero recarsi in pace al lavoro. Soltanto lo Stato può garantire un ordine siffatto; sin dai tempi di Hobbes, è stata questa una delle giustificazioni classiche offerte dalla filosofia politica per l'esistenza dello Stato.
Le emittenti ...
Leggi Tutto
BISOGNI
Stefano Zamagni e Riccardo Luccio
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Il problema della soddisfazione dei bisogni e della ricerca dei mezzi più idonei a tal fine ha rappresentato lo scopo [...] dell'organismo individuale, quanto dell'interazione sociale. Così, per fare un esempio (v. Johnson, 1960), se, come affermava Hobbes, la scarsità di beni in rapporto al numero di persone che vorrebbero entrarne in possesso provoca, in assenza di ...
Leggi Tutto
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...