politica
Il termine p. deriva dall’aggettivo greco politikòs, a sua volta derivato da polis, città. Nel pensiero greco la riflessione politica incomincia come riflessione sulla giustizia, di origine [...] , che è uno stato di assoluta insicurezza e di guerra di ognuno contro tutti (qui è evidente il riferimento di Hobbes alle guerre civili che dilaniano l’Inghilterra del suo tempo); per uscire da tale stato e conseguire sicurezza gli uomini stipulano ...
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assolutismo
Modello politico di regime monarchico, nel quale il sovrano esercita un potere non vincolato alle leggi positive (absolutus; legibus solutus) e libero sia rispetto a istanze rappresentative [...] dei sudditi. Tuttavia, furono soprattutto i teorici dell’Età moderna, come J. Bodin, Giacomo I Stuart e T. Hobbes, a segnare il superamento della tradizionale concezione del potere, definendo il concetto di sovranità, intesa come pienezza e unicità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] cultura politica era dominata da due linee: la teoria dello Stato, che, da Jean Bodin ad Algernon Sydney a Thomas Hobbes a Locke medesimo, metteva in luce i meccanismi ipotetici della sua genesi e delle condizioni della sua legittimità; e quella che ...
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Guerra
AAlastair Buchan
di Alastair Buchan
Guerra
sommario: 1. Definizioni della guerra. 2. Le guerre nella storia. 3. Le guerre moderne. 4. Guerre e conflitti nell'epoca contemporanea. a) La guerra [...] . it.: Della guerra, Milano 1970, p. 19); o se vada considerata una ‛situazione' di ostilità, come emerge dalla definizione di Hobbes: ‟infatti, come la natura di una procella non consiste in un rovescio o due di grandine, ma nella disposizione dell ...
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regicidio
Uccisione del monarca. Nel Medioevo, il r. era considerato assolutamente illegittimo, in base all’assunto che la monarchia fosse fondata sul diritto divino (cioè un diritto che emana direttamente [...] (1589) e poi di Enrico IV (1610). La riflessione sulla legittimità del r. emerge anche nel pensiero politico di T. Hobbes, sullo sfondo della prima rivoluzione inglese che portò all’uccisione di Carlo I Stuart (1649). La condanna del r. emerge invece ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] secondo cui "gli uomini sono soliti significare con i nomi non solo le cose ma, insieme, anche le loro passioni", Hobbes ritiene che i nomi 'regno' e 'tirannia' esprimano semplicemente pareri diversi sul potere di uno solo, e riconduce agli scrittori ...
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Statista e storico inglese (Dinton, Wiltshire, 1609 - Rouen 1674); nominato consigliere privato e cancelliere dello scacchiere da Carlo I (febbr. 1642), rappresentò il re nelle trattative con il parlamento. [...] nov. emigrò in Francia ove passò il resto della vita. Scrisse: Contemplations on the Psalms (1672), una critica del Leviathan di Hobbes (1676), e la History of the Civil War (post., 1702-04), ricca di dati, ma ispirata nella loro interpretazione a ...
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Storico italiano (n. Torino 1939), figlio di Leone e di Natalia. Si è occupato prevalentemente di storia della mentalità e della cultura popolare tra il 16º e il 17º sec., con particolare attenzione ai [...] relazione tra verità, finzione e menzogna. Tra le sue opere successive vanno citate Paura, reverenza, terrore: rileggere Hobbes oggi (2008), Nondimanco. Machiavelli, Pascal (2018), La lettera uccide (2021) e Il vecchio Thiess. Un lupo mannaro ...
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assolutismo
Massimo L. Salvadori
Un potere privo di vincoli e di controlli
Assolutismo è il potere esercitato da un sovrano libero di fare leggi senza vincoli che lo limitino, quindi legibus solutus [...] al trono.
I maggiori teorici dell'assolutismo furono il francese Jean Bodin nel Cinquecento e l'inglese Thomas Hobbes nel Seicento: quest'ultimo criticò in maniera radicale l'idea ‒ divenuta poi il caposaldo del liberalismo ‒ della separazione ...
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Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] le dottrine esposte in tutti i libri prima che siano pubblicati". Comunque, dopo la restaurazione della monarchia il libro di Hobbes venne proibito: la sua eloquente difesa della censura non valse a salvarlo. Finalmente, con la fine della monarchia ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...