Diritti dell'uomo
Louis Henkin
Introduzione
I 'diritti dell'uomo' o 'diritti umani' designano quell'insieme di principî morali che governano il rapporto tra l'uomo e la società: tali principî vennero [...] contributi dell'epoca di Galileo e Newton, Descartes e Leibniz, Spinoza e Bacone nonché dei loro successori. Alcuni filosofi - Hobbes, Locke e, più tardi, Rousseau - ipotizzarono uno stato di natura, che precede la società, in cui ogni individuo è ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] fu proibita la Histoire critique du vieux Testament di Richard Simon. Nel 1701 fu sottoposto a censura il Leviathan di Thomas Hobbes. Nel 1715 fu vietato il Discourse of Freethinking di Anthony Collins. Nel 1722 fu la volta dell’Adeisidaemon di John ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] dottrine contrattualistiche. Sul concetto di u. sono basati, per es., tanto il contrattualismo di T. Hobbes quanto quello di J. Locke; e se in Hobbes la naturale u. tra gli uomini costituisce il presupposto di un ordinamento politico autoritario in ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] decisivo nelle vicende sociali e politiche soltanto a partire dal Seicento. I principali pensatori politici del 17° e 18° sec. (da T. Hobbes a J. Locke, da J.-J. Rousseau a I. Kant) partono dall'ipotesi che gli uomini siano liberi ed eguali e di ...
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proprietà
Stefano De Luca
Maria Grazia Galimberti
Un diritto di possesso esclusivo
Tutte le società umane in ogni epoca storica hanno riconosciuto l’importanza della proprietà sui beni e sulle risorse [...] a capirne il valore di collante sociale. Secondo un classico esempio di un importante filosofo del 17° secolo, Thomas Hobbes, possiamo cercare di immaginare un mondo preistorico in cui non esista alcun concetto di proprietà: gli uomini sarebbero ...
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Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Muovendo dalla radice della parola sovranità (che deriva chiaramente da super) e dunque dalla generica idea che qualcosa sta sopra qualcos’altro, viene indagato brevemente [...] , che è quello di preservare la pace sociale e di impedire la guerra civile. Però di assemblee sovrane nel senso di Hobbes, e cioè in buona sostanza di assemblee sovrane che stanno al posto del re delle monarchie assolute, non so dare esempi ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] come della stessa Scienza nuova, il Finetti era stato spinto dalla lettura del Saggio duniano del 1760. Accostati ad Hobbes e Rousseau, maestro ed allievo venivano dunque accomunati in una stessa condanna: "At Deus, hominesque Dunio parcant, et Vico ...
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Augusto Cerri
Abstract
L’eguaglianza fra cittadini come principio/valore si afferma già nelle democrazie antiche ed investe la partecipazione al normativo ed i contenuti delle norme giuridiche. L’eguaglianza [...] universale), come garanzia di ciascuno di fronte all’inevitabile affermarsi di un principio di maggioranza. Gli schemi di Hobbes e Rousseau anticipano non poco la moderna teoria dei giochi (Müller, D., Public Choice, II, Cambridge, 1989 – trad ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] natura» un essere razionale e sociale, cioè atto a vivere in una s. razionalmente organizzata.
Stato di natura e s. civile
T. Hobbes per primo afferma che l’uomo non è socievole per natura, ma lo diventa in seguito a un ragionamento e a un calcolo ...
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Quando si parla di potere costituente, ci si intende riferire al fondamento, alla forza creatrice e alla legittimazione di una costituzione. In linea di massima, per potere costituente si intende ciò che [...] il primo pensatore ad anticiparne alcune problematiche (vi è chi lo individua in Machiavelli, chi in Spinoza, chi in Hobbes ecc.), ma sono unanimi nel ritenere che la dialettica tra potere costituente e potere costituito risalga alle due Rivoluzioni ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...