Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] , secondo una linea di pensiero che nel mondo anglosassone acquista crescente rilievo tra Sei e Settecento con la critica a Hobbes. Si ritrova in Verri una ‘scienza del legislatore’ (che, non casualmente, è la definizione che Smith stesso darà dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] religione. L’interesse per la problematica si collocava all’esito di grandi tradizioni italiane, e non solo (da Thomas Hobbes a Locke): il ruolo della religione nella fondazione e nella conservazione dello Stato, da Machiavelli a Giordano Bruno, da ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] e in Inghilterra, rescinde peraltro la naturale unione tra legge innata non scritta e coscienza morale. A essa T. Hobbes sostituisce la norma emanata ad arbitrio della potenza assoluta e J. Locke la fa scaturire dall'educazione e dall'ambiente ...
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FIRMIAN, Carlo Gottardo, conte di
Elisabeth Garms-Cornides
Nato il 15 ag. 1718 a Trento, quinto figlio del barone Franz Alphons e di Barbara Elisabeth, dei conti Thun-Hohenstein del ramo Castel Thun, [...] condizionati dalle letture più significative degli anni giovanili (Pufendorf, di cui possedeva sette volumi di estratti; Grotius, Hobbes) e da quelle degli anni Quaranta e Cinquanta (Montesquieu, Genovesi, gli scritti di materia monetaria di Locke ...
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Croce e Vico: del verum-factum e del principio della storia
Marcello Montanari
Leggere Vico per correggere Hegel
Inaugurando nel febbraio del 1947 l’Istituto italiano di studi storici con un discorso [...] civile.
In La filosofia di Giambattista Vico Croce non solo rimarca la distanza di Vico dai filosofi utilitaristi (Thomas Hobbes, John Locke, Baruch Spinoza, la cui filosofia è, forse non giustamente, ritenuta da Vico adatta a «una società di ...
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Spinoza nella storiografia filosofica e nell’attualismo di Gentile
Francesco Cerrato
Soltanto nel 19° sec. la filosofia di Baruch Spinoza viene definitivamente inclusa nel canone filosofico europeo. [...] e Spinoza, «Idee», 1995, 28-29, pp. 185-211.
E. Giancotti, Giovanni Gentile editore ed interprete dell’“Etica”, in Studi su Hobbes e Spinoza, a cura di D. Bostrenghi, C. Santinelli, Napoli 1996, pp. 341-54.
C. Santinelli, Rosmini e Gioberti lettori ...
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Integrazione europea, sovranità statale e sovranità popolare
Massimo Luciani
Un errore di prospettiva
Non si va molto lontani dal vero se si osserva che a nessun evento di trasformazione istituzionale [...] da John Locke soprattutto grazie all’opzione contrattualista, ma prima ancora (anche se molti continuano a non riconoscerlo) da Thomas Hobbes, il diritto è stato posto al centro del rapporto politico, quale strumento di legittimazione del potere. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bernardino Telesio
Alessandro Ottaviani
Se non si rinviene immediatamente una schietta componente politica nel pensiero telesiano, il tentativo di scardinare i principi della filosofia naturale di Aristotele [...] gli avanzamenti della nuova scienza. Tra gli autori prediletti dagli accademici, oltre Galilei, Descartes, Gassendi, Thomas Hobbes, figura anche Francis Bacon, per il suo ideale di scienza utile, rivolta all’accrescimento del benessere collettivo ...
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Gentile e il nichilismo
Gennaro Maria Barbuto
Storiografia
Se si scorrono le pagine sulla storia del nichilismo, come quelle di Franco Volpi (1996), o le diverse testimonianze filosofiche sul nulla, [...] il filosofo riformulava dalle radici il concetto aristotelico di uomo-animale politico e, nello stesso tempo, si opponeva a Thomas Hobbes (1588-1679) e alla sua tesi del bellum omnium contra omnes. È la dialettica del pensiero pensante, della sintesi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] ) di quella pessimistica che aveva caratterizzato il pensiero sociale e politico precedente (e non solo quello di Thomas Hobbes). L’idea principale, di chiara derivazione aristotelico-tomistica, è di una dominanza antropologica della virtù sul vizio ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...