Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] ’anno accademico 1906-1907 nell’Università di Modena, nel quale pure, a essere citati, non erano giuristi e legislatori, ma Thomas Hobbes e Stuart Mill, Jean Bodin e Montesquieu, Rousseau e Tacito.
A prima vista, lo ‘Stato moderno’ al quale è fatto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La “questione sociale” verrà a delinearsi soltanto attorno alla metà del XIX secolo, [...] la priorità della legge naturale sulla legge positiva, polemizzando con i principali autori del contrattualismo moderno, da Grozio a Hobbes, da Wolff a Pufendorf.
Il punto di partenza dell’indagine condotta in Des droits et des devoirs du citoyen ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione del fenomeno della nuova spiritualità non è prerogativa del nostro tempo. [...] grottesco felino aiutante di Woland era Behemoth, termine che indica la confusione; ricordiamo che il conservatore Thomas Hobbes aveva intitolato Behemoth or the Long Parliament il suo trattato sulla guerra civile inglese.
I riferimenti colti sono ...
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riviste
Le r. filosofiche nacquero sul modello delle prime r. scientifiche, che vennero fondate nella seconda metà del Seicento, secolo in cui si diffuse la stampa quotidiana e periodica, che nel Settecento [...] Studi kantiani (Pisa-Roma, 1986), r. fondata da S. Marcucci e attualmente diretta da M. Barale e C. La Rocca; gli Hobbes Studies (Assen, poi Leida, 1987-), diritti da M.A. Bertman affiancato da J. Lemetti; il Comenius-Jahrbuch (Sankt Augustin, 1993 ...
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Teismo e ateismo
Eugenio Lecaldano
Il confronto tra teismi e ateismo: contesto storico-sociale
Agli inizi del 21° sec. il confronto tra le impostazioni teistiche e quelle atee, che si era sviluppato [...] psicologico, sociale e biologico le spiegazioni già delineate tra il 17° e il 18° sec. da pensatori quali Thomas Hobbes e D. Hume, che interpretavano le credenze religiose come proiezioni cristallizzate del desiderio di superare la paura della morte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gian Rinaldo Carli
Antonio Trampus
Nel panorama della storia del pensiero economico del Settecento, la figura di Gian Rinaldo Carli si impose quale figura di transizione fra la tradizione erudita e [...] di ambiguità denunciati dieci anni prima. Gli avversari ormai diventavano chiari, e non erano più i fantasmi di Thomas Hobbes e di Rousseau, ma i giacobini francesi; persino la critica al repubblicanesimo diventava più efficace, nel momento in cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alexander Pope è uno dei massimi esponenti dell’era augustea, tipico rappresentante [...] la superstizione e la tirannia, fino alla ricostituzione dell’ordine politico.
Il quadro esposto da Pope, a differenza di quello di Hobbes, è fondamentalmente ottimista e cristiano: per lui lo stato di natura è il regno di Dio, dove regnano l’amore e ...
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MORANO
Luigi Mascilli Migliorini
– Famiglia di editori, proveniente da antiche origini calabresi (deve il suo nome al paese di Morano Calabro, che Federico II di Svevia, nel 1232, concesse come feudo [...] , uomo e mondo da Cartesio a Nietzsche di Karl Lowith (1966), Storicismo e antistoricismo di Carlo Antoni (1964) e Da Hobbes a Marx di Norberto Bobbio (1964), per non dire, ovviamente, delle opere dello stesso Piovani, tra le quali merita di essere ...
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È la scienza che studia i popoli componenti l'umanità attuale (contemporanea o storica) nella loro localizzazione, nelle reciproche relazioni, nelle manifestazioni della loro cultura materiale, sociale [...] di un'umanità vivente ancora in uno stato prossimo alla selvatichezza che fornirà ai primi storici e filosofi della civiltà (Bodin, Hobbes, Vico) l'idea di un analogo stato originario dell'intera umanità. All'infuori di questa, le idee generali e ...
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Amministrazione pubblica
Massimo Severo Giannini
Amministrazioni e amministrazioni pubbliche
In scienza dell'amministrazione si descrivono come 'amministrazioni' gli apparati aventi il ruolo dell'amministrare. [...] la teoria politica dello Stato borghese dell'Ottocento; già nel secolo precedente, dapprima con la 'scoperta' che ne fecero Hobbes e specie Locke, poi con la teorizzazione che, per la parte più propriamente giuridica, ne fece Montesquieu, e infine ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...