Ecclesiastico e uomo politico inglese (Cottenham, Cambridgeshire, 1636 - Lambeth 1715). Iniziò come magister artium (1660) l'insegnamento, ma si dedicò poi alla carriera ecclesiastica fino a divenire vescovo [...] di Lincoln (1691) e arcivescovo di Canterbury (1695). Tra le sue opere, oltre a The creed of Mr. Hobbes examined (1670), Baconiana (1678), famose le polemiche contro il gesuita A. Pulton e il cardinale Bellarmino. Trovò a sua volta un acerrimo nemico ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] lo stato naturale non ha affatto quella connotazione asociale che ha per Hobbes (per il quale lo stato naturale è in primo luogo "una legami politici, di mezzi per esprimere le proprie idee. Hobbes, invece, ha fatto consistere lo stato di natura in ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] meccanica sui nervi producendo in tal modo la sensazione del colore nella mente o nell'anima (o, nel caso di Hobbes, nel cervello o nel cuore). Anche in questo caso, rispetto alla nozione aristotelica secondo la quale le facoltà sensibili erano ...
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Filosofo e storico scozzese, nato a Logierait (Perthshire) il 20 giugno 1723, morto a St. Andrews il 22 febbraio 1816.
Dal 1759 al 1785 insegnò all'università di Edimburgo. Si occupò soprattutto del problema [...] etico-politico, cercando di conciliare l'antitesi tra l'individualismo utilitario del Hobbes e del Hume e la morale sentimentale e altruistica dello Shaftesbury e del Hutcheson. Tanto il principio della conservazione di sé quanto quello dell'amor del ...
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FASOLO, Margherita
Franco Cambi
Nacque a Torino il 21 genn. del 1905 da Oreste e da Giacinta Galliano. Iscritta alla facoltà di magistero di Firenze, si laureò in pedagogia col massimo dei voti nell'anno [...] accademico 1933-34, con una tesi su "Metafisica e politica in Thomas Hobbes" svolta sotto la guida di E. Codignola, che la ricorderà poi come "alunna e amica carissima", come "collaboratrice intelligente" nell'università e nell'attività editoriale. ...
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Filosofo del diritto e storico della cultura italiano (Torino 1909 - ivi 2004). Nell'ambito della teoria generale del diritto si è impegnato in una ricostruzione e in un ripensamento del giusnaturalismo [...] . Studi su Carlo Cattaneo (1971), Pareto e il sistema sociale (1973), Gramsci e la concezione della società civile (1976), Thomas Hobbes (1989). Con N. Matteucci ha diretto il Dizionario di politica (1976, 2a ed. riv. e ampl., con G. Pasquino, 1983 ...
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Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] tempo: N.-C. Fabri de Peiresc, R. Descartes, P. Gassendi, P. Fermat, Pascal padre e figlio, Th. Hobbes, Ch. Huygens, E. Torricelli. Come teologo, fu legato alla tradizione scolastica, ma per i suoi molteplici interessi scientifici si mostrò aperto ai ...
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Studioso inglese d'antichità (Easton Pierse, Wiltshire, 1626 - Oxford 1697). Tutte le sue opere, a eccezione delle Miscellanies (1696), furono pubblicate postume. Perambulation of Surrey fu incluso nella [...] Rawlinson, che è sostanzialmente opera dell'Aubrey. Nel 1813 fu pubblicato Minutes of lives, vite di uomini illustri tra cui una di Hobbes, del quale A. fu amico. L'opera cui dedicò massima parte della vita, la storia del Wiltshire, apparve nel 1862. ...
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Filosofo (Aberdeen 1841 - Londra 1892). Formatosi alla scuola di alcuni dei maggiori filosofi e psicologi del tempo (A. Trendelenburg, H. Lotze, A. Bain), insegnò filosofia all'University College di Londra [...] notevole influenza piuttosto come promotore del dibattito e della ricerca filosofica che con autonomi contributi. Opere: Hobbes (1886); Philosophical remains (post., 1894); Elements of philosophy (post., 1896); importanti le sue lezioni di psicologia ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] naturale o divino, si ha a partire dal 16° sec. con la nascita degli Stati nazionali. Nel Leviatano (1651), T. Hobbes concepisce l’a. come l’insieme delle prerogative sociali e giuridiche che permettono l’esercizio del potere. Per superare lo stato ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...