MONTI, Filippo Maria
Maria Pia Donato
MONTI, Filippo Maria. – Nacque a Bologna il 23 marzo 1675 da Ferdinando e da Camilla Moscardini. Di origini mercantili, il padre aveva ottenuto il titolo di marchese; [...] e uomini di scienza in prevalenza moderni, non senza qualche presenza ingombrante (come Machiavelli, Cremonini, Galilei, Descartes, Hobbes). Quasi a temperare la selezione, concepì il progetto di dare alla luce i ritratti dei cardinali corredati di ...
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LAZZARI, Pietro (anche Lazari, Lazeri, Lazzeri)
Leendert Spruit
Nacque a Siena il 16 ott. 1710. Mancano notizie sulla famiglia e la prima gioventù. Si formò nel collegio gesuitico di Firenze, dove ebbe [...] , pietà e clero. Citando ampiamente dal trattato, confutò la sua dottrina della legge naturale come derivata da Bodin, Hobbes, Pufendorf, Montesquieu, Rousseau, rivendicando l'origine divina delle leggi civili. Il L. respinse poi la distinzione tra ...
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SAVARESE, Giacomo
Stefania Torre
– Nacque a Napoli il 25 gennaio 1807, terzogenito di Luigi, magistrato della Corte dei conti, e di Marianna Winspeare.
Con il fratello Roberto fu avviato agli studi [...] insoddisfazione di una parte degli intellettuali nei confronti dello Stato liberale.
Costruito sulle premesse teoriche di Thomas Hobbes, di Jean-Jacques Rousseau e più in generale sulle dottrine rivoluzionarie francesi che esaltavano il primato della ...
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DE STEFANI, Alessandro
Graziella Pulce
Nacque a Cividale del Friuli (Udine) il 1ºgennaio 1891, da Attilio e Giustina Marini. Laureatosi in giurisprudenza, non si interessò mai veramente alla carriera [...] dalla comp. Gramatica-Benassi, pubbl. in Il Dramma, 1937, n. 264); Il medico e la pazza, scritta in collaborazione con D. Hobbes (rappr. dalla comp. Adani-Cimara nel 1943, pubbl. in Scenario-Comoedia, 1943, n. 7); Cecilia Romana, 1955. Tra le opere ...
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male
Nozione complementare a quella di bene (➔) che, al pari di questa, nella storia della filosofia è stata interpretata sia in senso oggettivo, sia in senso soggettivo. Nella concezione oggettiva o [...] e semplicemente tale e non c’è nessuna norma comune per il bene e per il male, che derivi dalla natura delle cose», scrive Hobbes (Leviatano, I, 6). Locke dal canto suo afferma: «Ciò che è atto a produrre piacere in noi è quello che chiamiamo bene e ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina [...] dei vari popoli (Locke); le forme linguistiche condizionano la vita intellettuale, le elaborazioni concettuali, il pensiero (Hobbes, Berkeley, Hume, Hamann), cosicché le categorizzazioni dell’intelletto e il filosofare (come sottolinea Hamann in ...
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umori
Gianfranco Borrelli
Nell’avvio del cap. ix del Principe M. argomenta le complesse relazioni che legano i «dua umori diversi», presenti in ogni comunità, agli antagonismi permanenti che vedono [...] anatomie della città, «Filosofia politica», 2007, 2, pp. 199-212; G. Borrelli, Il lato oscuro del Leviathan. Hobbes contro Machiavelli, Napoli 2009; G. Pedullà, Machiavelli in tumulto. Conquista, cittadinanza e conflitto nei Discorsi sopra la prima ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...]
Inizialmente il pensiero politico si pronunciò negativamente sull’esistenza dei raggruppamenti che preludono ai p. politici. T. Hobbes in Inghilterra li considerava ‘Stati nello Stato’ e quindi fonte di anarchia. Il pensiero rivoluzionario francese ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] 1988, p. 18). In certa misura, la s. c. costituisce lo sviluppo, su basi scientifiche e tecnologiche, della vecchia idea di Hobbes che il ragionamento non consista in altro che calcolo (Mind design, 1981; trad. it. 1989, p. 7). Sebbene la simulazione ...
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Aggressività
Carlo Caltagirone
Il termine aggressività riveste una pluralità di significati e include fenomeni molto diversi l’uno dall’altro, quali comportamenti, risposte emotive e processi cognitivi. [...] ; l’essere umano perciò sarebbe inevitabilmente destinato a comportarsi aggressivamente. Ricordiamo che già il filosofo inglese Thomas Hobbes affermava, nella sua opera principale Leviathan (1651), che gli esseri umani allo stato naturale sono esseri ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...