Finetti, Bonifacio (al secolo Germano Federico)
Finetti, Bonifacio (al secolo
Germano Federico) Filosofo (Gradisca, Gorizia, 1705 - Farra d’Isonzo 1782). Entrò nell’ordine dei domenicani. Polemizzò [...] contro le dottrine di Pufendorf, di Hobbes, e specialmente di Vico e del vichiano E. Duni, in numerose opere, di cui pubblicò solo il De principiis iuris naturae et gentium (pubbl. sotto il nome di suo fratello Giovanni Francesco nel 1765) e la ...
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Corrente filosofico-giuridica fondata su due principi: l’esistenza di un diritto naturale (conforme, cioè, alla natura dell’uomo e quindi intrinsecamente giusto) e la sua superiorità sul diritto positivo [...] (U. Grozio, S. Pufendorf, C. Thomasius), sono giusnaturalisti alcuni tra i massimi pensatori politici dell’Età moderna: T. Hobbes, J. Locke, J.-J. Rousseau, I. Kant. Costoro condividono un ‘modello’ fondato sui seguenti elementi: stato di natura ...
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autorita
autorità
Termine che presenta un’ampia gamma di significati, tutti in qualche modo legati alla capacità – da parte di un qualsiasi soggetto (individuale o collettivo, reale o immaginario) – [...] o contratto. Il nuovo principio di legittimazione dell’a. politica è quindi il consenso razionale: ma mentre per l’assolutista Hobbes e per il democratico Rousseau la sovranità (sia essa esercitata da un individuo, da un’assemblea o dal popolo nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bene comune e fraternità
Stefano Zamagni
Il risveglio europeo e l’eticadel bene comune
Tra 11° e 14° sec., la società e l’economia europee sperimentano una profonda trasformazione strutturale che vede [...] punto le api si convertono e diventano oneste, altruiste e virtuose. In breve tempo l’alveare precipita nella miseria. Rispetto a Hobbes, qui l’attacco alle virtù civili viene sferrato da una prospettiva diversa: non solo non è vero che l’uomo è un ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] un caso paradigmatico del 'dilemma del prigioniero' formulato dalla moderna teoria dei giochi). Il cosiddetto 'stato di natura' da cui Hobbes prende le mosse è un caso limite, che di fatto è realizzabile solo in modo approssimato. Le leggi causali da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo schema fondamentale del giusnaturalismo seicentesco è costituito da una fondazione del [...] ogni uomo ha diritto a tutto ciò che è in grado di prendersi con la forza o con l’astuzia. Così descrive questo stato Hobbes nel De cive (1641): “La natura ha dato a ciascuno il diritto a tutte le cose […]. Poiché infatti tutte le cose che uno vuole ...
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contratto sociale, teoria del
Riccardo Vannini
Patto ipotetico attraverso cui individui appartenenti a una stessa società decretano le regole che sottendono al suo fondamento. La filosofia politica [...] dall’età classica e, sebbene nel 1600 si fosse già in presenza di una dottrina evoluta, è solo a partire da T. Hobbes (➔) che questa assume i connotati moderni. Tra i maggiori esponenti di tale teoria si annoverano anche J. Locke (➔) e J.-J. Rousseau ...
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Skinner, Quentin. – Politologo e storico britannico (n. Oldham 1940). Al centro dei propri interessi di studio ha posto l’età moderna e le relative categorie politiche, soprattutto in rapporto al concetto [...] (1981, trad. it. 1982); Reason and rhetoric in the philosophy of Thomas Hobbes (1996); Visions of politics , 3 voll. (2002, trad. it. Virtù rinascimentali, 2006), Hobbes and republican liberty (2008). S. è inoltre curatore delle collane Ideas in ...
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Filosofo della scienza inglese (n. Woking 1924 - m. 1999); prof. alla London school of economics and political science, fu tra i maggiori rappresentanti del razionalismo critico popperiano. Segnalatosi [...] negli anni Cinquanta con una serie di articoli a difesa dell'individualismo metodologico, fu autore di una monografia su Hobbes (Hobbes' system of ideas, 1965). Elaborò inoltre le tesi popperiane sul rapporto tra scienza e metafisica (i suoi articoli ...
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Filosofia
Il carattere fondamentale di un corpo fisico in quanto dotato delle tre dimensioni spaziali. Il concetto di e. si trova già in Aristotele e poi in numerosi altri filosofi sia medievali (per es., [...] G. Ockham) sia dell’età moderna (R. Descartes, Th. Hobbes, G. Leibniz, J. Locke ecc.). Il termine ha però assunto rilievo filosofico soprattutto in relazione al problema del rapporto tra sostanze estese (cioè che occupano uno spazio) e sostanze ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...