Sistema politico
David Easton
Introduzione
L'espressione 'sistema politico' designa l'oggetto di studio dei politologi, quello che si può definire il dominio della scienza politica. Nella sua accezione [...] ma a ogni altro ambito della vita. Per citare solo alcuni esempi il cap. 22 del Libro II del Leviatano di Hobbes è intitolato Dei sistemi subordinati, pubblici e privati (a segnalarci questa occorrenza del termine è stato il prof. James Farrow, dell ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] come della stessa Scienza nuova, il Finetti era stato spinto dalla lettura del Saggio duniano del 1760. Accostati ad Hobbes e Rousseau, maestro ed allievo venivano dunque accomunati in una stessa condanna: "At Deus, hominesque Dunio parcant, et Vico ...
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Augusto Cerri
Abstract
L’eguaglianza fra cittadini come principio/valore si afferma già nelle democrazie antiche ed investe la partecipazione al normativo ed i contenuti delle norme giuridiche. L’eguaglianza [...] universale), come garanzia di ciascuno di fronte all’inevitabile affermarsi di un principio di maggioranza. Gli schemi di Hobbes e Rousseau anticipano non poco la moderna teoria dei giochi (Müller, D., Public Choice, II, Cambridge, 1989 – trad ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’occasionalismo si contraddistingue per il modo di intendere il rapporto tra anima e [...] anima e corpo possono interagire, il rischio è quello di favorire una soluzione materialistica sul modello della tesi di Hobbes della corporeità dell’anima.
Preoccupati di salvaguardare la spiritualità dell’anima e allo stesso tempo di dimostrare l ...
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MONDOLFO, Rodolfo.
Paolo Favilli
– Nacque a Senigallia il 20 ag. 1877, da Vito e da Sigismonda Padovani, in una famiglia ebraica benestante. Dopo gli studi liceali si trasferì a Firenze dove, dal 1895 [...] dall’ambito del positivismo, quanto piuttosto dall’atmosfera di crisi del positivismo: «Il viaggio dall’illuminismo al marxismo, da Hobbes a Engels – avverte Garin (Tra due secoli…, p. 223) –, non fu per Mondolfo una pacifica passeggiata nel mondo ...
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necessita
necessità
Carattere, qualità di ciò che è essenziale e necessario.
La necessità nel pensiero antico e medievale
Nel mondo greco la n. corrisponde al termine ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] nozione di n., che ricomprende sotto di sé tutti i fenomeni della materia estesa, compresi quelli organici, mentre con Hobbes già si delinea il tentativo di spiegare su questa base gli stessi movimenti della psiche (cioè della cartesiana sostanza ...
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determinismo
Concezione della realtà secondo la quale tutti i fenomeni del mondo sono collegati l’un l’altro e si verificano secondo un ordine necessario e invariabile (il che esclude la presenza del [...] delle cause finali dalla natura nell’ambito di un modello meccanicistico (➔ meccanicismo) di spiegazione dei fenomeni (Bacone, Hobbes, Descartes). Per Spinoza, che identifica completamente i principi di dipendenza logica e di causalità, il ferreo d ...
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Berlin, Isaiah
Stefano De Luca
Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato nel 1909 a Riga e cresciuto a Pietrogrado, B. si trasferì in Inghilterra nel 1921 e [...] . Il punto cruciale, agli occhi di B., è che nel fare ciò M. – a differenza di quanto faranno Thomas Hobbes, Baruch Spinoza e i philosophes settecenteschi – non tenta di criticare o ridefinire le nozioni teoriche della morale corrente per adattarle ...
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vita
La condizione di ciò che vive, cioè degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di conservare, ed eventualmente reintegrare, la propria forma e [...] , separando nettamente processi fisici e processi psichici. A tale prospettiva, teorizzata in partic. da Descartes e da Hobbes, ma avversata da Leibniz (che riprende il concetto aristotelico di entelechia, per definire la monade), si contrappone ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni [...] colori, odori, sapori, suoni). Questa distinzione, implicita nell’atomismo greco, fu riaffermata in età moderna da G. Galilei, T. Hobbes, P. Gassendi, R. Boyle e J. Locke, al quale se ne deve soprattutto la diffusione.
Il problema della misurazione e ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...