Termine usato dai pitagorici per designare i principî delle matematiche o in genere delle scienze dimostrative. "Proposizioni immediate che occorre necessariamente conoscere per apprendere qualche cosa" [...] principî della scienza, basandoli sull'evidenza. Ma questa base stessa diviene oggetto della critica di Gassendi e di Hobbes. Il primo riconduce l'evidenza alle sensazioni, l'altro scorge negli assiomi matematici soltanto delle definizioni arbitrarie ...
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Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Muovendo dalla radice della parola sovranità (che deriva chiaramente da super) e dunque dalla generica idea che qualcosa sta sopra qualcos’altro, viene indagato brevemente [...] , che è quello di preservare la pace sociale e di impedire la guerra civile. Però di assemblee sovrane nel senso di Hobbes, e cioè in buona sostanza di assemblee sovrane che stanno al posto del re delle monarchie assolute, non so dare esempi ...
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BARONI CAVALCABÒ, Clemente
Claudio Leonardi
Nacque il 23 nov. 1726 a Sacco, nel Trentino, da Giovarni Battista e da Teodora Salvadori. La famiglia del B. faceva parte dell'aristocrazia locale che trovava [...] e cura non prendesse delle cose di quaggiù,alcune lettere sulla filosofia naturale e chiarimenti sui sistemi di Tommaso Hobbes, a cui pare rifarsi spesso, di Leibniz, Grozio, l'uffendorf ed altri; altre due dissertazioni contro Samuele Cocceio, una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
George Berkeley è uno dei più fini interpreti della way of ideas (il metodo delle idee [...] , attività missionaria e polemica contro i “liberi pensatori”
La polemica contro i “liberi pensatori” (Collins, Toland, Tindal, Hobbes, Mandeville e Shaftesbury) contenuta nell’Alciphron è preceduta e seguita da un’intensa campagna di Berkeley contro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dell’inquietudine
La filosofia medievale era fondata sulla certezza della fede.
Umanesimo [...] sue imperfezioni e dei suoi usi controllati e ragionevoli, occupa la mente di molti pensatori, da Bacon a Locke, da Hobbes ai logici di Port-Royal alla ricerca di una Grammatica Universale (e anche la discussione sul linguaggio è attraversata dalla ...
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ZANI, Ercole
Gaetano Platania
– Nacque a Bologna nel 1634, figlio del conte Lucio e di Artemisia Zoppio.
Compì i primi studi nella città natale dove si fece apprezzare per il suo vivacissimo talento [...] università, mentre grazie al connazionale Bernardo Guasconi, un colonnello di origine fiorentina, fece la conoscenza di Thomas Hobbes con il quale discusse in italiano sul modo di fabbricare un’iperbole di qualsivoglia grandezza, scambio di notizie ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] dell'Antico regime.Il vero protagonista in Europa è lo Stato, massima espressione dell'unità politica. Aveva vinto la linea di Hobbes e - se si vuole - di Rousseau e Kant: il discorso si muove esclusivamente fra l'individuo e lo Stato, ignorando le ...
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riscontro
Carlo Galli
Il r. è la riprova fattuale di un ragionamento, di un’intuizione, di un sospetto (Principe vii 17). In senso pregnante r. è incontro, corrispondenza, fra l’agire umano e i tempi [...] si muovono insieme a esso, benché asincronicamente rispetto a esso. La civiltà conserva in sé, per M., molto di quello che Hobbes definirà stato di natura.
Proprio sul tema del r. fra uomo e tempi e della sua intrinseca difficoltà si coglie dunque ...
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Disobbedienza civile
Anthony D'Amato
Introduzione
La disobbedienza civile è un caso particolare di violazione della legge. Il modo migliore per definirla è quello di distinguerla dalla protesta legale, [...] e pratica della non-violenza, Torino 1973).
Griswold, E. N., Dissent 1968, in "Tulane law review", 1968, XLII, pp. 726-739.
Hobbes, T., Leviathan (1651), ed. critica a cura di M. Oakeshott, Oxford 1946 (tr. it.: Leviatano, Firenze 1976).
Kelsen, H ...
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Espressione che comunemente è riferita al complesso di eventi che ha segnato la nascita e l’affermazione in Europa della scienza moderna, nel periodo convenzionalmente compreso tra la pubblicazione del [...] lo sviluppo della tecnologia telescopica), Descartes offriva un modello d’indagine fisico-matematica che sarà adottato da Hobbes in chiave integralmente materialistica, e che troverà sistematizzazione nella teoria della luce e dei colori nell’Opticks ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...