essenza
La realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come la forma generale, l’universale natura delle singole cose appartenenti allo stesso genere o specie.
Da Aristotele alla tarda [...] particolare negli individui).
L’età moderna e contemporanea
Nella critica di Bacone al verbalismo e più decisamente in quella di Hobbes, l’e. attiene unicamente al discorso, al linguaggio, non alla realtà delle cose o alla metafisica, ché anzi è ...
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NATALE, Tommaso
Francesco Di Chiara
– Nacque a Palermo il 3 giugno 1733, primogenito di Domenico, marchese di Monterosato, discendente di una ricca famiglia di mercanti di Cosenza, e di Beatrice Rao, [...] della guerra e della pace del signor Grozio, opera in cui confutò le teorie sulla coazione espresse da Grozio e da Hobbes. A suo avviso, infatti, l’esercizio della coazione era necessario a completare l’idea di diritto (elemento questo negato da ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Robert Boyle
Michael Hunter
Robert Boyle
Robert Boyle (1627-1691) può essere considerato il più importante esponente della nuova filosofia sperimentale nell'Inghilterra [...] , 1995.
Shapin 1985: Shapin, Steven - Schaffer, Simon, Leviathan and the air-pump. Hobbes, Boyle and the experimental life, including a translation of Thomas Hobbes' Dialogus physicus de natura aeris, by Simon Schaffer, Princeton (N.J.), Princeton ...
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proprietà
Stefano De Luca
Maria Grazia Galimberti
Un diritto di possesso esclusivo
Tutte le società umane in ogni epoca storica hanno riconosciuto l’importanza della proprietà sui beni e sulle risorse [...] a capirne il valore di collante sociale. Secondo un classico esempio di un importante filosofo del 17° secolo, Thomas Hobbes, possiamo cercare di immaginare un mondo preistorico in cui non esista alcun concetto di proprietà: gli uomini sarebbero ...
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Pocock, John Greville Agard
Marco Geuna
Storico inglese, nato a Londra il 7 marzo 1924. Cresciuto in Nuova Zelanda, studiò presso il Canterbury University College, dove ebbe modo di seguire anche le [...] matrice straussiana o marxista, che lo prospettavano come l’affermazione incontrastata del liberalismo, a partire dall’età di Thomas Hobbes e di John Locke. A suo giudizio, invece, il pensiero politico moderno è in larga parte permeato dal linguaggio ...
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positivismo giuridico
Locuz. che comprende e denota un ampio e assai diversificato complesso di dottrine filosofiche e giuridiche, le quali sottolineano la natura ‘positiva’ del diritto, ossia il suo [...] Stato. Va peraltro ricordato che importanti elementi di anticipazione sono presenti in pensatori precedenti, come, per es., Hobbes, la cui definizione della legge civile risponde al principio auctoritas non veritas facit legem (Leviatano, 1651, parte ...
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Scienza nuova
Opera di G.B. Vico, pubblicata in prima edizione nel 1725, in edizione rivista nel 1730 e con ulteriori modifiche nel 1744. Il titolo completo dello scritto è Principi di una scienza nuova [...] «del fatto istorico della provvidenza» (sez. III, Del metodo), in polemica con le concezioni storiche e antropologiche di Machiavelli, Hobbes, Spinoza e Bayle (di cui è stigmatizzata l’ipotesi di una Repubblica di atei). Nel lib. 2°, Della sapienza ...
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BERNARDO da Venezia (al secolo Bernardo Baffo)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 22 apr. 1712 da nobile famiglia veneziana. Nel 1729 indossò l'abito dei padri riformati di stretta osservanza dell'Ordine [...] fra i quali l'autore fa rientrare anche il Beccaria. Gli strali di B. si appuntano, in particolare, contro Hobbes, Bayle, Helvétius, Voltaire e Rousseau che, nel confronto parallelo con i "vecchi Abderiti" Protagora, Anasarco, Democrito, Niceneto ed ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] dell'illuminazione divina; le "prove" dell'esistenza di Dio sono i vecchi argomenti della tradizione scolastica. Hobbes, Gassendi, Arnauld e altri - sollecitati da Mersenne - posero variamente in rilievo le aporie della metafisica cartesiana ...
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ROUSSEAU, Jean-Jacques
Ferdinando NERI
Henry PRUNIERES
Ernesto CODIGNOLA
Biografia e attività letteraria. - Nacque a Ginevra il 28 giugno 1712, da una famiglia protestante d'origine francese; la madre [...] i "diritti naturali" dell'individuo dall'assolutistica onnipotenza del nuovo stato monarchico, il "Dio mortale" di Hobbes. Continuano a riecheggiare anche negli scritti del R. non pochi motivi polemici della pubblicistica giusnaturalistica, dalla ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...