Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Isaac Newton inizia a elaborare la propria filosofia quando è ancora uno studente universitario, [...] la sua adesione al nuovo universo intellettuale dei moderni. Attraverso la lettura soprattutto di Galileo, Descartes, Thomas Hobbes e Robert Boyle, in pochissimo tempo Newton si impossessa delle principali acquisizioni filosofiche e scientifiche che ...
Leggi Tutto
teleologia
Composto del gr. τέλος τέλεος «fine» e di λόγος «discorso». Termine con cui si indica una concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole [...] rivoluzione scientifica: la ricerca delle cause finali viene bandita dalla scienza. F. Bacone, Descartes, Spinoza e Hobbes hanno a disposizione strumenti metodologici che consentono una spiegazione dei fenomeni naturali in base a leggi meccaniche di ...
Leggi Tutto
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] invece come legato a un’operazione di astrazione, con una sua esistenza puramente soggettiva, un’esistenza, cioè, nel pensiero. T. Hobbes, J. Locke, G. Leibniz, G. Berkeley, I. Newton, C. Wolff si adeguarono in vario modo a questa concezione, cui si ...
Leggi Tutto
(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] dottrine contrattualistiche. Sul concetto di u. sono basati, per es., tanto il contrattualismo di T. Hobbes quanto quello di J. Locke; e se in Hobbes la naturale u. tra gli uomini costituisce il presupposto di un ordinamento politico autoritario in ...
Leggi Tutto
Filosofo inglese, nato ad Aberdeen (Scozia) nel 1818 e ivi morto il 18 settembre 1903. Di famiglia assai povera, riuscì, per il suo zelo nello studio, a farsi ammettere, nella sua città, al Marischal College, [...] . Inoltre molti articoli nella rivista Mind, da lui fondata nel 1876.
Bibl.: L. Ferri, La psychologie de l'association depuis Hobbes jusqu'à nos jours, Parigi 1883; T. Ribot, La psychologie anglaise contemporaine, 3ª ed., Parigi 1887; W. L. Davidson ...
Leggi Tutto
popolo
I diversi significati assunti dalla nozione di popolo possono essere ricondotti, con qualche approssimazione, a due accezioni principali. Nella prima per p. si intende la totalità delle persone [...] in un populus, e quest’ultimo, attraverso un pactum subjectionis con il sovrano, dà vita alla civitas, ossia allo Stato. Per Hobbes prima che sorga lo Stato non esiste il p. come persona e quindi come soggetto di diritti, ma soltanto una moltitudine ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Le accademie
Saverio Ricci
Mario Biagioli
Le accademie
Motivi e caratteri ispiratori
di Saverio Ricci
La moderna accademia scientifica [...] di tesi diverse, come quello tra Galilei e gli scolastici in materia di cosmologia, o quello tra Boyle e Hobbes sul vuoto, rivelarono vere e proprie fratture quanto ai modi dell'argomentazione. Infine, scienziati e mecenati tendevano a importare ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
GLOBALIZZAZIONE
M. Rosaria Ferrarese; Ronald Dore
Aspetti istituzionali di M. Rosaria Ferrarese
Globalizzazione e profezie marxiane
Della globalizzazione sono state date svariate definizioni, che [...] in "Northwestern University law review", 1999, XCIII, 2.
Macpherson, C.B., The political theory of possessive individualism: Hobbes to Locke, Oxford 1964 (tr. it.: Libertà e proprietà alle origini del pensiero borghese: la teoria dell'individualismo ...
Leggi Tutto
VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] giunge alla conclusione che l'infrastruttura della società è la guerra, non già la pace. La guerra, nel senso specificato da Hobbes - vale a dire non il ricorso effettivo alla violenza, bensì la "disposizione verso di essa che sia conosciuta e in cui ...
Leggi Tutto
pace/pacifismo
Nella storia del pensiero filosofico la p. è stata concepita in termini negativi o positivi. Nel primo caso essa indica semplicemente l’assenza del conflitto, configurandosi quindi come [...] della ‘società internazionale’ è fondata sul rispetto dei patti e delle procedure di conciliazione. Importante è la posizione di Hobbes: egli definisce la p. in termini negativi e ne colloca la garanzia nella sottomissione degli individui a un potere ...
Leggi Tutto
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...