La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] naturale che si giunge alla filosofia della Natura. Bacon lega tra loro la storia e la filosofia, così come Descartes, Thomas Hobbes e Newton avevano cercato di stabilire un legame tra la matematica e la fisica. Nel 1690 il programma di cui Bacon ...
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Eguaglianza
Norberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Eguaglianza
sommario: 1. Eguaglianza e libertà. 2. Eguaglianza e giustizia. 3. Le situazioni di giustizia. 4. I criteri di giustizia. 5. La regola di giustizia. [...] , il procedimento mentale che presiede alla costituzione di una teoria come questa è perfettamente l'opposto di quello hobbesiano: per Hobbes gli uomini sono di fatto eguali ma debbono essere diseguali; per i teorici del socialismo scientifico, gli ...
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Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] , L., What is political philosophy? and other essays, Glencoe, Ill., 1959 (tr. it.: Che cos'è la filosofia politica? Scritti su Hobbes e altri saggi, a cura di P. F. Taboni, Urbino 1977).
Strauss, L., The city and man, Chicago 1964.
Teichmüller, G ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] versione rivisitata della posizione democritea, e René Descartes, difensore di una concezione molto simile a quella di Platone. Per Hobbes l'attività cognitiva non è che una forma complessa di computazione, ovvero un'attività di cui è capace anche un ...
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Foscolo, Ugo
Luigi Trenti
Poeta, nato a Zante nel 1778 e morto a Turnham Green, presso Londra, nel 1827. L’interesse di F. per M. è documentato quasi in tutta la sua opera, dagli anni del periodo repubblicano [...] marcie e degli accampamenti romani»: EN, 6° vol., cit., p. 599), fa la sua prima comparsa – nei nomi di Thomas Hobbes, M., Montesquieu, e con le idee di Francesco Saverio Salfi e di Mario Pagano – l’impostazione antimetafisica e realistica circa la ...
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La censura
Victor Zaslavsky
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all’informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] nel Leviathan (1651), cercava di fornire, contrariamente a Milton, un’esplicita giustificazione della censura. Secondo Hobbes, compito principale del potere sovrano è quello di «prevenire discordia e guerra civile»; dato che «le azioni degli uomini ...
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FERRO, Marco
Paolo Preto
Nacque a Padova il 9 apr. 1750 da Vincenzo. Studiò nel locale seminario e successivamente all'università, dove si laureò in legge; esercitò sin da giovane con grande successo [...] celebre" Genovesi, che rischiara l'argomento del governo "con modi e tratti luminosissimi" (VI, pp. 71-98), Hume, Raynal, Hobbes, Spinoza, Melon, e in genere i fisiocrati, dai quali egli attinge le numerose voci economico-finanziarie.
Il suo moderato ...
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repubblicanesimo
Tradizione di pensiero politico le cui origini sono da ravvisare nell’opera di Aristotele. Il r. trova forma nell’ideale ciceroniano di res publica, ossia di una comunità di persone, [...] dove viene con forza rilanciato l’ideale della libertà repubblicana e al tempo stesso puntualmente confutato il Leviathan di Hobbes. Il r. classico, di cui la tradizione machiavelliana si voleva interprete, avrebbe poi parzialmente informato anche il ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] un'ipotesi di lavoro che si giustifica. L'abbiamo già visto nel pensiero antico e nelle idee fondamentali di Malebranche e Hobbes: la teoria delle tracce contigue o di una via più battuta nel cervello, che spiegherebbe il risorgere simultaneo o ...
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SWIFT, Jonathan
Mario Praz
Scrittore e uomo politico, nato a Dublino il 30 novembre 1667, ivi morto il 19 ottobre 1745. Era figlio di Jonathan Swift e di Abigail Erick di Leicester, e nipote di Thomas [...] una balena, di lanciarle una botte vuota per distrarla dall'attaccare la nave: così questa satira vorrebbe distrarre il Leviathan del Hobbes (v.) e gl'ingegni dell'epoca dall'assalire i lati deboli della religione e del governo. Segue la storia d'un ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...