La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] cominciò a leggere le opere filosofiche e la Géométrie di René Descartes. Lesse inoltre le opere di Robert Boyle, di Thomas Hobbes, di John Wallis, di Walter Charleton, che proponeva una versione dell'atomismo di Pierre Gassendi, e il Dialogo sopra i ...
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DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] per il rinnovamento della medicina.
È il periodo della lettura dei grandi filosofi contemporanei di Europa, da Bacone a Galilei, a Hobbes e Cartesio. La volontà di emulare quei grandi e di fondare anche a Napoli la "nuova filosofia" condusse il D ...
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Bellarmino, Roberto
Gennaro Maria Barbuto
Gesuita, teologo, nato a Montepulciano nel 1542 e morto a Roma nel 1621, cardinale dal 1599, fu una delle figure più eminenti, dal punto di vista politico-culturale [...] da divenire il bersaglio principale dei teorici politici dell’autonomia e sovranità dei principi.
Esemplare è il caso di Thomas Hobbes, che dedicò metà del XLII capitolo (il più lungo dell’opera) del Leviathan alla confutazione dell’opera del gesuita ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] radice dell’economia civile. È una linea argomentativa di questo genere che induce Genovesi a rovesciare il celebre adagio di Hobbes (homo homini lupus) nel suo contrario homo homini natura amicus. A volte gli si contrappone la frase homo homini deus ...
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BEONIO-BROCCHIERI, Vittorio
Arturo Colombo
Nacque a Lodi il 4 maggio 1902. Figlio unico di Augusto e di Carmela Boggiali, compì gli studi al liceo classico della città natale; poi, all'università di [...] G. Mosca, con cui discusse la tesi di laurea, destinata a diventare, col titolo Studi sulla filosofia politica di T. Hobbes (Torino 1927), uno dei suoi primi contributi in campo storico-politico. Il legame con il Mosca non tanto costituzionalista, ma ...
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Maistre, Joseph de
Pensatore politico e diplomatico (Chambéry, Savoia, 1753 - Torino 1821).
La vita e le opere
Formatosi presso i gesuiti a Chambéry e laureatosi all’univ. di Torino in giurisprudenza [...] (1884-1931).
Il trauma rivoluzionario
La Rivoluzione francese rappresenta, per M., ciò che la guerra civile inglese fu per Hobbes: l’evento traumatico che sta all’origine della sua riflessione, il tema che torna ossessivamente nelle sue pagine ...
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Riso
Bruno Callieri
Il riso è un'espressione, assai integrata dal punto di vista motorio-mimico, di sentimenti di allegria, euforia, ilarità, gioia, gaiezza, umorismo. L'unico animale che ride è l'uomo [...] le sue valenze antropologiche. Oggi è pressoché abbandonata la domanda sulla causa psicologica del riso, che Th. Hobbes indicava nell'esultanza, A. Schopenhauer nell'incongruità, H. Bergson nell'incongruità unita a modulazioni affettive, con teorie ...
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assolutismo
Massimo L. Salvadori
Un potere privo di vincoli e di controlli
Assolutismo è il potere esercitato da un sovrano libero di fare leggi senza vincoli che lo limitino, quindi legibus solutus [...] al trono.
I maggiori teorici dell'assolutismo furono il francese Jean Bodin nel Cinquecento e l'inglese Thomas Hobbes nel Seicento: quest'ultimo criticò in maniera radicale l'idea ‒ divenuta poi il caposaldo del liberalismo ‒ della separazione ...
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Significa, per Aristotele, ragionamento con cui si stabilisce la verità di una proposizione o di un ordine di proposizioni, in modo necessario (v. apodissi). Per ciò il ragionamento deve procedere sul [...] chiari ed evidenti che la ragione intuitiva trova in sé stessa, e riferendosi per ciò all'esempio tipico della geometria. Ma Hobbes e più tardi in un senso più profondo Leibniz, han cercato di ridurre anche i principî di questa a semplici definizioni ...
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PURITANI (ingl. Puritans)
Questo nome, suscettibile di essere inteso in maniera più o meno lata, pare incominciasse ad essere usato in Inghilterra, per indicare un partito religioso, circa il 1560 (secondo [...] sono legati i nomi di R. Baxter e di T. Cartwright, da una parte, di R. Hooker e, indirettamente, di Hobbes; nella letteratura, basterà ricordare Bunyan e Milton. E quando, dopo il 1662, i puritani dovettero pensare a provvedersi di scuole, diedero ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...