Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] mercato concorrenziale. È una linea argomentativa di questo genere che induce Genovesi a rovesciare il celebre adagio di Thomas Hobbes (homo homini lupus) nel suo contrario: homo homini natura amicus.
La vita
Antonio Genovesi nacque il 1° novembre ...
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Matriarcato
Eva Cantarella
Introduzione
A partire all'incirca dalla metà dell'Ottocento, viene periodicamente riproposta un'ipotesi storiografica secondo la quale dietro la storia dei gruppi patriarcali [...] , XXVII, pp. 381-405.
Ciaceri, E., Storia della Magna Grecia, vol. I, Milano 1924.
Conti Odorisio, G., La teoria del matriarcato in Hobbes, in "DWF Donna Woman Femme", 1976, I, 3, pp. 21-33.
Detienne, M., Les jardins d'Adonis, Paris 1972 (tr. it.: I ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] il naturalismo e il panteismo rinascimentale (da cui riceve l’idea della infinità del mondo), filosofi come Bacon, Hobbes e Cartesio, e scienziati come Galilei e Keplero.
Le sue posizioni spregiudicate nei confronti della tradizione religiosa ebraica ...
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È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] tanto legittimo quanto il passaggio da: ‘io sono passeggiante’ a ‘io sono una passeggiata’. Lungo la strada aperta da Hobbes, la filosofia empiristica si atterrà esclusivamente alla presenza dell’Io a sé stesso come coscienza, senza compiere il passo ...
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Skinner, Quentin
Maurizio Viroli
Politologo e storico britannico, nato a Oldham, nel Lancashire, nel 1940. Dopo avere insegnato scienze politiche e storia moderna a Cambridge, dal 2008 è professore [...] governo possa non avere alcuna connessione con ciò che è onesto in senso pieno» (Reason and rhetoric in the philosophy of Hobbes, 1996, trad. it. 2012, p. 44). Virtù politica diventa quindi sinonimo di abilità nel modificare strategie e modi di agire ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] nella diversità e nella convenienza tra i termini.
Nella filosofia moderna una posizione nominalista è espressa da T. Hobbes per il quale gli universali sono nomi che denotano insiemi di individui riuniti da una qualche somiglianza. Similmente G ...
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soggetto Argomento, tema oppure la persona o la cosa che viene presa in considerazione per determinati motivi. filosofia Come termine filosofico, s. ha assunto un significato che per certi aspetti è esattamente [...] reale, mentre esse obiective designa la sussistenza soltanto nel pensiero.
Tale uso è mantenuto ancora da Descartes; ma già T. Hobbes e G.W. Leibniz adoperano il termine per designare il s. dell’attività senziente. Il passaggio terminologico è reso ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] Erfurt) e nella linguistica razionalista e ‘cartesiana’ di Port Royal, ricostruendone le vicende fino a Settecento inoltrato, da F. Bacone, T. Hobbes e G.W. Leibniz a J. Locke e a Lambert, fino alla s. degli Idéologues (A.-L.-C. Destutt de Tracy, J ...
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Matematico (Ashford 1616 - Oxford, Inghilterra, 1703). Personalità poliedrica, W. fu insegnante, teologo, e uomo politico, ma la sua impronta maggiore resta per i suoi studi matematici. Si occupò di quadratura [...] per le loro geniali intuizioni. I nuovi metodi geometrici adoperati da W., che preludevano al calcolo infinitesimale, furono criticati da Th. Hobbes e ne seguì un'aspra polemica. Nello stesso anno 1655 W. pubblicò un'opera sulle coniche, in cui sono ...
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Guerra
AAlastair Buchan
di Alastair Buchan
Guerra
sommario: 1. Definizioni della guerra. 2. Le guerre nella storia. 3. Le guerre moderne. 4. Guerre e conflitti nell'epoca contemporanea. a) La guerra [...] . it.: Della guerra, Milano 1970, p. 19); o se vada considerata una ‛situazione' di ostilità, come emerge dalla definizione di Hobbes: ‟infatti, come la natura di una procella non consiste in un rovescio o due di grandine, ma nella disposizione dell ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...