Circuiti molecolari di regolazione del reclutamento leucocitario
Alberto Mantovani
(Sezione di Patologia Generale e Immunologia, Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, Università di Brescia [...] fusina, è usato dai ceppi linfocitotropici. Le chemochine come RANTES che 'occupano' questi recettori bloccano in vitro l'infezione da HIV; in vivo si osserva che soggetti omozigoti per un allele di CCR5, che dà luogo a non espressione della proteina ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] sono in fase di attiva proliferazione. In futuro si prevede un più ampio utilizzo dei vettori lentivirali derivati da HIV in quanto dotati di un profilo di sicurezza elevato e di una maggiore efficacia nel trasferimento genico in cellule staminali ...
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RETROVIRUS
Ferdinando Dianzani
I r. costituiscono una famiglia di virus (Retroviridae) estremamente diffusa in natura e in grado di infettare praticamente tutti i vertebrati e, forse, anche animali [...] di B. Field e D. Knipe, New York 1990; W.-S. Hu, H.M. Temin, in Science, 250 (1990), p. 1227; D. Richman, HIV and other human retroviruses, in Antiviral agents and viral diseases of man, a cura di J. Galasso, R. Whitley, T. Merigan, New York 1990. ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] , human T-cell leukemia virus).
Feto
I v. più comunemente trasmessi durante la gestazione sono il v. della rosolia, il Cytomegalovirus, l’HIV e, in misura molto minore, il v. varicella-zoster, i v. dell’epatite B e C e il v. dell’herpes simplex, che ...
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Famiglia di virus a RNA (retrovirus) caratterizzati da un lungo periodo di incubazione negli organismi infettati e da meccanismi patogenetici diversi da tutti gli altri virus che generalmente causano infezioni [...] più grave dell’infezione da L., l’immunodeficienza, si manifesta nell’uomo e nelle scimmie: l’EIAV è generalmente correlato all’HIV-2 e si replica nei linfociti T umani in coltura; è molto virulento e provoca, nei macachi, la stessa sintomatologia ...
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GALT (Gut-associated lymphoid tissue)
Guido Poli
(Gut-associated lymphoid tissue)
Tessuto linfoide diffuso, poco delimitabile anatomicamente, che costeggia l’apparato intestinale. Rappresenta il più [...] ad agenti cancerogeni, può indurre la formazione di linfomi B cellulari definiti maltomi. È stato recentemente dimostrato, inoltre, che l’infezione da HIV depleta preferenzialmente linfociti T CD4+ presenti nel GALT dopo l’infezione primaria acuta ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] della University of Pennsylvania di Filadelfia, dimostrano che il recettore CKR-5 si comporta come un cofattore per il virus HIV; CKR-5 è una delle molecole che cooperano con il recettore CD4 sulla superficie cellulare per permettere l'ingresso del ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] nucleotidica di un frammento lungo circa 300 bp del materiale genetico del virus. L’esame della sequenza ‘archeologica’ ha indicato che HIV-1 avrebbe iniziato a infettare l’uomo nel decennio che va dal 1940 al 1950, spinto con ogni probabilità da una ...
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polimerasi
Classe di enzimi cellulari che promuovono la polimerizzazione di monomeri nucleotidici per ottenere un polimero di acidi nucleici. Le polimerasi si distinguono in DNA- e RNA-polimerasi a seconda [...] di due DNA-polimerasi, il frammento di Klenow della DNA-polimerasi I di Escherichia coli e la transcriptasi inversa del virus HIV, una polimerasi che trascrive il genoma a RNA in DNA, e di due proteine accessorie, la subunità β della polimerasi III ...
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basofilo
Gianni Marone
Caterina Detoraki
Granulocita derivante da un precursore midollare che dopo differenziazione circola nel sangue periferico costituendo ca. lo 0,2% dei leucociti totali. Queste [...] svolgono un ruolo significativo in alcune infezioni batteriche (per es., da Helicobacter pylori), virali (infezioni da HIV-1) e parassitarie. Indagini recenti indicano che i basofili contribuiscono alla neoformazione di vasi sanguigni (angiogenesi ...
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HIV
〈akka-i-vvù〉 s. m. – In virologia e in medicina, sigla indicante il virus responsabile dell’AIDS (ingl. Human Immunodeficiency Virus «virus dell’immunodeficienza dell’uomo»), retrovirus incluso nel gruppo dei lentivirus, di probabile recente...
anti-Hiv
(anti Hiv), agg. inv. Che previene il contagio da Hiv (Human Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza umana). ◆ tra i piccoli passi di cui è fatta la lotta alla malattia, c’è uno studio internazionale sulla trasmissione...