Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il fascismo e la scienza
Roberto Maiocchi
L’eredità ricevuta
Il giorno 31 ottobre 1926, intervenendo a Bologna alla riunione della Società italiana per il progresso delle scienze (SIPS), pochi minuti [...] . Fu questa una svolta fortemente voluta da Mussolini nel 1938, per rendere ancor più stretto il legame di alleanza con Adolf Hitler. Questa scelta si poneva in contrasto con le idee che in tema di razzismo erano dominanti all’interno della cultura ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] in realtà in termini politici.
Sono gli "studi e gli appelli della lunga vigilia", che dopo l'avvento al potere di Hitler e dopo la conquista dell'Etiopia, gli parve probabilmente troppo lunga. Quello di cui il D. doveva prendere atto, era la ...
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Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] free trade: Lancashire and India in the mid-nineteenth century, Manchester 1972.
Hildebrandt, K., Vom Reich zum Weltreich. Hitler, NSDAP und koniale Frage (1919-1945), München 1969.
Hilferding, R., Das Finanzkapital, Wien 1910 (tr. it.: Il capitale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] culturale, non revocabile, per così dire, da parte di alcuna egemonia politica (si tratti di Napoleone o di Adolf Hitler); allo stesso modo è chiaro che ciò che distingue la crisi degli Stati italiani nel Quattrocento dalla loro unificazione nell ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] M. Erzberger e soprattutto J. Wirth: il Centro, alleato ormai ai socialisti - il famoso ‛blocco nero-rosso' denunciato da Hitler - e presente nel governo con importanti posizioni di comando (compresa la Cancelleria per metà di quel periodo), conferì ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] opposizione al nazismo e la sua partecipazione alle vicende ebraiche: pensiamo alla sua partenza da Roma all'arrivo di Hitler nel maggio 1938, al suo progetto di un'enciclica contro l'antisemitismo, alle sue commosse dichiarazioni a Castelgandolfo ...
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Comunismo
Massimo L. Salvadori
Significato del termine
Il termine comunismo ha un duplice significato: per un verso designa un progetto di riorganizzazione radicale della società, fondato sull'abolizione [...] il consolidamento al potere del nazismo, che l'Internazionale inizialmente non aveva ritenuto possibile, nella convinzione che Hitler avrebbe presto lasciato il posto ai comunisti, la leadership del comunismo mondiale si trovò dominata dal timore di ...
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Autoritarismo
Juan J. Linz
Definizione
Definiamo autoritari diversi sistemi politici non democratici e non totalitari, se sono: "sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende [...] e a una modernizzazione tardivi e mal riusciti (v. Borkenau, 1933); ma in seguito al successo di Hitler divenne necessario spiegarlo in termini di alcune caratteristiche fondamentali della società occidentale.
Come ideologia e come movimento il ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] del sindacato come strumento di organizzazione di massa, restava inoltre assai povera di contenuti politici.
L'avvento di Hitler, la feroce repressione di Dollfuss, l'avanzata del movimento fascista in tutta Europa, specie in Francia, determinarono ...
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Rivoluzione
Jack A. Goldstone
di Jack A. Goldstone e Massimo L. Salvadori
RIVOLUZIONERivoluzione
di Jack A. Gladstone
Teorie della rivoluzione
I modelli masse/élites e i modelli del conflitto di [...] e giovani" contro i popoli ricchi "isteriliti e volgenti al tramonto": "la lotta tra due secoli e due idee".
Anche Hitler, e con lui in specie Goebbels, affermò che l'avvento al potere dei nazisti costituiva una "rivoluzione nazionale". Senonché il ...
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hitleriano
〈i-; alla ted. hi-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Di Adolf Hitler 〈hìtlër〉 (1889-1945), fondatore del Partito nazionalsocialista (o nazista) tedesco e dittatore della Germania dal 1933: la politica, la dittatura h.; il movimento h.; relativo...
hitlerismo
〈i-〉; alla ted. 〈hi-〉 s. m. – La politica, i metodi e la prassi di governo che caratterizzarono la dittatura di Adolf Hitler (v. la voce prec.), e insieme le concezioni a cui tale politica si ispirava.