Vedi DEINOMENES dell'anno: 1960 - 1994
DEINOMENES (Δεινομένης, Dinomenes)
L. Guerrini
D. è il nome di due distinti scultori greci, l'uno attivo alla fine V-inizio IV sec.; l'altro del II-I sec. a. C. [...] ., xxxiv, 50) ascrive D. tra gli artisti dell'Olimpiade 95; b) Plinio (Nat. hist., xxxiv, 76) cita D. autore delle statue di Protesilaos e dell'atleta Pythodemos; c) Pausania (1, 25, 1) ricorda un D. autore delle statue di Io e Callisto poste sull ...
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Vedi MAGLIANO dell'anno: 1961 - 1995
MAGLIANO
A. Giuliano
Comune (in provincia di Grosseto, a 130 m s. m.) nel territorio del quale rimangono avanzi e necropoli di una città identificabile con Heba [...] ("Εβα: Ptol., iii, i, 43; Hebanum oppidum: Plin., Nat. hist., iii, 52) in seguito al ritrovamento, nei pressi dell'antico convento di S. Maria in Borraccia, di un cippo di travertino con l'iscrizione dedicatoria: Genio Coloniae Hebae.
La città antica ...
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CAELATURA
M. Cagiano de Azevedo
La glossa greca corrispondente - non traduzione - è τόρευσις, cioè l'arte di incidere il metallo - in particolare l'argento - e prende nome dallo strumento di lavoro, [...] cosi come gli oggetti provenienti dai varî "tesori" (v.) sulla scorta delle precisazioni pliniane circa la suppellettile da tavola (Nat. hist., xxxiii, 139-40). In quest'ultimo caso, la c. è una tecnica che presenta molte analogie con lo "sphyrelaton ...
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CLOACINA
L. Rocchetti
Dea della Cloaca Massima che aveva un santuario a N del Foro, vicino al Comitium, cioè là dove la Cloaca Massima entrava nel Foro (Cloacinae sacrum, Plaut., Curc., 471; In eo loco, [...] qui nunc signa Veneris Cluacinae habet, Plin., Nat. hist., xv, 119) ed il cui culto fu introdotto a Roma da Tito Tazio che, secondo la tradizione, trovò nella cloaca un'immagine della dea. Livio crede che C. sia un appellativo di Venere, come ...
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Vedi RESTAURO dell'anno: 1965 - 1996
RESTAURO
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
L. Vlad Borrelli
M. Cagiano de Azevedo
Definizione. - Si intende con tale termine qualsiasi intervento volto alla [...] cipresso, per Teofrasto l'abete (De causis plant., iii, 9, 7), per Polluce il bosso (Adnot., vii, 126) e per Plinio (Nat. hist., xvi, 39) il lance. Ma nei dipinti del Fayyūm si trova usato anche il sicomoro ed una sorta di acacia, mentre nei pinàkia ...
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GIANO (Ianus)
F. Castagnoli
È il dio della porta, che guarda l'interno e l'esterno, ed era perciò rappresentato con due volti contrapposti. Tale era la statua nel tempio di G. presso il Foro, che si [...] diceva posta da Numa (Plin., Nat. hist., xxxiv, 33). La più antica immagine a noi conservata è sulla prima monetazione romana, sull'asse librale, che risale alla fine del IV sec. a. C. (e poi sull'asse semilibrale). E molto dubbio che sia da ...
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BRESCELLO (Brixēllurn)
N. Alfieri
Pago gallico dell'ager Boicus e poi municipio romano, posto sulla riva destra del Po, in un punto d'incrocio di varie strade, sia d'oltre Po che del retroterra emiliano.
Fu [...] assegnato da Augusto ai veterani (Plin., Nat. hist., iii, 115). Ebbe anche importanza militare nel 69 d. C., quando l'imperatore Otone vi pose il quartiere generale (sul monumento funerario a lui dedicato in Brescello: Plut., Oth., 5).
L'aspetto ...
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KYRROS (Κύρρος, Cyrrhus)
E. Lissi
Città della Siria, ad 8o m a N-E di Antiochia (Tab. Peutingeriana) ed a 44 m a N-E di Borea (Itin. Ant.). Colonia dei Seleucidi prese il nome da una piccola città della [...] Macedonia (Droysen, Hist. de l'hellénisme, trad. Bouché-Leclercq, iii, p. 727). Una tradizione piuttosto tarda (Procop., De aed., ii, ii) dice la città fondata da Ebrei che di ritorno dalla cattività di Babilonia le avrebbero dato il nome del loro ...
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GRYLLOI (Γρύλλοι, grylli)
G. Becatti
Termine, tramandato dalle fonti letterarie antiche, col quale era designato un genere di raffigurazione grottesca e caricaturale, sulla cui precisa natura si sono [...] formulate svariate ipotesi.
Il creatore di questo genere, secondo un passo di Plinio (Nat. hist., xxxv, 114), sarebbe stato il pittore Antiphilos, il quale: iocosis nomine Gryllum deridiculi habitus pinxit, unde id genus picturae grylli vocantur. ...
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ANTIPATROS (᾿Αντίπατρος)
L. Guerrini
1°. - Scultore greco, figlio di Antipatro, del III sec. a. C., noto da una firma posta su una base rettangolare di marmo bianco rinvenuta a Delo. È da escludersi [...] l'identificazione con l'Antipatros toreuta (A. 2°) ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxiii, 156).
Bibl: E. Loewy, I.G.B., 208; C. Robert, in Pauly-Wissowa, I, 1894, c. 2518, s. v.; G. Lippold, Die Plastik, in Handb. d. Arch., Monaco 1950, p. 340, ...
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nulla dies sine linea
‹... dìes ... lìnea› (lat. «nessun giorno senza una linea»). – Frase attribuita da Plinio (Nat. hist. XXXV, 36) al pittore greco Apelle (sec. 4° a. C.), del quale si dice che non lasciasse passare giorno senza esercitarsi;...
in hoc signo vinces
〈in òk...〉 (lat. «in questo segno vincerai»). – Frase con cui viene comunemente tradotto il motto greco τούτῳ νίκα «vinci con questo» che, secondo Eusebio (Vita Constantini I, 27,31 e Hist. eccl. IX, 9), sarebbe apparso...