Califfo omayyade (m. 743 d. C.), che regnò dal 724 alla morte. Energico e accorto amministratore, tenne con fermezza il governo dell'Impero, coadiuvato dal governatore dell'Iraq Khālid al-Qasrī. Sotto [...] da Carlo Martello a Poitiers (732), e la vittoriosa resistenza alla pressione turca in Asia centrale. Gli ultimi anni di Hishām furono turbati dalla grande rivolta berbera nel Marocco, e da problemi di successione. Con la sua morte si aprì la crisi ...
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Zaid ibn 'Ali
Zaid ibn ‛Ali
Leader religioso musulmano (Medina 694 ca.-Kufa 740). Pronipote di ‛Ali ibn Abi Talib, è all’origine della setta sciita dedismo. Fratello di Muhammad al-Baqir, quinto imam [...] degli sciiti, Z. avrebbe rappresentato il proprio clan, gli Hashimiti, presso il califfo omayyade Hishamibn ‛Abdal-Malik, chiedendogli di porre fine ai torti subiti. Messo in cattiva luce presso il califfo, Z. si rifugiò a Kufa, dove trovò un ...
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Dinastia di califfi arabi, che governarono l'Impero musulmano dal 661 al 750 d. C. Fu fondata da un rappresentante del ramo principale della famiglia dei Banū Umayya, cioè da Mu῾āwiya ibn Abī Sufyān, il [...] Marwān, da cui provengono tutti gli altri califfi della dinastia, i maggiori dei quali furono: ῾Abdal-Malik (685-705), Walīd I (705-717), Hishām (724-743). Indebolitosi anche per discordie interne, il califfato omayyade fu abbattuto a metà del sec ...
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