Pseudonimo della scrittrice e regista francese Marguerite Donnadieu (Gia Dinh, Indocina, 1914 - Parigi 1996). Autrice di numerosi romanzi e di sceneggiature per il cinema, ha raggiunto il grande successo [...] arbres, 1954). Si dedicò al teatro (Théâtre I, 1965; Théâtre II, 1968), e scrisse sceneggiature di molti film, originali (Hiroshima, monamour, 1959, per la regia di A. Resnais) o tratte dai suoi romanzi (Moderato cantabile, 1960, per la regia di P ...
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Regista cinematografico francese (Vannes, Morbihan, 1922 - Parigi 2014). Autore ora geniale e provvisto di humour, ora freddo e cerebrale, caratterizzato da una costante volontà di sperimentazione, ha [...] ); Les statues meurent aussi (1953); Nuit et brouillard (1955); Toute la mémoire du monde (1956). Passato al lungometraggio con Hiroshimamonamour (1959), ha diretto fra l'altro: L'année dernière à Marienbad (1961, Leone d'oro alla Mostra del cinema ...
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Attrice francese (Cheniménil, Vosgi, 1927 - Parigi 2017); sulle scene dal 1954, ha interpretato, fra l'altro: La profession de Mrs. Warren di Shaw (1957); Dialogue des Carmélites di Bernanos (1959); Les [...] Gor´kij; Le retour di H. Pinter (1966). Nel cinema ha esordito, affermandosi subito, con la straordinaria interpretazione di Hiroshima, monamour (1959), seguito da: Le huitième jour (1960); Kapò (1960, in Italia); Léon Morin, prêtre (1961); Thérèse ...
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Fusco, Giovanni
Ennio Speranza
Compositore e direttore d'orchestra, nato a Sant'Agata dei Goti (Benevento) il 10 ottobre 1906 e morto a Roma il 31 maggio 1968. Un'inesausta tendenza alla rarefazione [...] citare, tra i molti e significativi apporti, le colonne sonore realizzate per Gli sbandati (1955) del giovane Francesco Maselli, Hiroshima, monamour (1959), uno dei suoi esiti più raffinati, e La guerre est finie (1966; La guerra è finita) entrambi ...
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Delerue, Georges
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra francese, nato a Roubaix (Nord) il 12 marzo 1925 e morto a Burbank (Los Angeles) il 20 marzo 1992. Formatosi nel vivo della [...] cappello di paglia di Firenze) e Les deux timides (1928; I due timidi), quindi, dopo un piccolo ma prezioso valzer per Hiroshima, monamour (1959) di Alain Resnais e i primi successi in Tirez sur le pianiste (1960; Tirate sul pianista) e Jules et Jim ...
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KADAR, Jan
Eusebio Ciccotti
Kadár, Ján (propr. János)
Regista cinematografico slovacco, d'origine ungherese, nato a Budapest il 1° aprile 1918 e morto a Los Angeles il 1° giugno 1979. Raggiunse la notorietà [...] è migliorata? Il film risulta inquietante anche grazie a un taglio narrativo stringente che poggia sul flashback e ricorda Hiroshima, monamour (1959) di Alain Resnais. In Obžalovaný (1964; L'accusato), uscito in periodo di Nová Vlna, si condanna il ...
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Vierny, Sacha
Lulli Bertini
Direttore della fotografia francese, nato a Bois-le-Roi (Seine-et-Marne) il 19 giugno 1919 e morto a Parigi il 15 maggio 2001. Pur avendo lavorato con numerosi registi, fondamentali [...] a mettere in atto indicazioni precisate ricorrendo a disegni e illustrazioni di riviste. Fino a ottenere le atmosfere di Hiroshimamonamour (1959), di cui V. illuminò le parti girate in Francia, mentre Takahashi Michio curò le sequenze filmate in ...
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Daney, Serge
Rinaldo Censi
Critico cinematografico francese, nato a Parigi il 4 giugno 1944 e morto ivi il 12 giugno 1992. È stato uno degli esponenti di maggior rilievo della riflessione critica successiva [...] il documentario di Alain Resnais sui campi di concentramento nazisti. Alla fine degli anni Cinquanta (in particolare dopo l'uscita di Hiroshimamonamour, 1959, di Resnais) D. decise che il cinema sarebbe stato la sua ragione di vita; di qui anche il ...
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cabaretteria
s. f. (iron.) Esibizione da cabaret. ◆ E non siamo che all’inizio di stagione, mentre quel che ci attende, tra teatri -- dal Colosseo al Massaia -- e storiche culle del cabaret, come «Hiroshima Mon Amour» e «Cab 41», e più recenti...