Pseudonimo di writer ed artista mauriziano (n. Mauritius 1967), britannico d’adozione. Quale membro identificativo della prima generazione di writer europei, il suo apporto è da considerarsi seminale per [...] Malcolm McLaren. Nel 1984 il primo confronto diretto: Covent Garden, all’epoca crocevia e antro creativo dell’originaria scena hip-hop londinese. Fondamentale l’amicizia con Scribla, che lo introduce nell’ambiente e lo spinge a tradurre i suoi primi ...
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Pseudonimo dell’artista statunitense Marquis Lewis (n. Los Angeles 1979). Conosciuto per le sue complesse quanto esteticamente accattivanti calligrafie, è uno degli artisti americani più quotati e richiesti [...] sui ponti delle ingarbugliate superstrade che circondano la città. Il suo nome, derivato da una canzone di un celebre gruppo hiphop locale, gli Wu Tang Clan, inizia a circolare in strada, sui treni e sui manifesti pubblicitari di moda. La sua ...
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Pseudonimo di artista belga (n. Gand 1976) dallo stile personale e riconoscibile, assoluto protagonista internazionale del muralismo contemporaneo; può vantare realizzazioni in tutti i continenti. Rimane [...] volutamente anonimo. Gli esordi lo vedono avvicinarsi durante gli anni Novanta al mondo hiphop - di cui il writing è una delle quattro fondamentali discipline - e prendere confidenza con gli spray attraverso tag e throw up. La passione per il ...
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Nome d’arte del writer, artista visivo e performer statunitense Stephen Piccirello (New York 1960 - ivi 2010). Tra le più complesse figure del writing, protagonista della scena artistica newyorkese degli [...] il celebre singolo Beat Bop (1983), rappato con K-Rob e prodotto da J.-M. Basquiat, tra i capisaldi del genere hip-hop degli anni Ottanta. Al 2005 risale l’apparizione performativa alla Biennale di Venezia; nel 2012 New York gli dedica due personali ...
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Nome di un collettivo di street artist brasiliani formato dai fratelli gemelli Gustavo e Otavio Pandolfo (n. San Paolo 1974). Attivi nella scena brasiliana già dalla seconda metà degli anni ’80, sono oggi [...] lavori si caratterizzano per un surreale immaginario che comprende diversi elementi desunti dal folklore brasiliano, dalla cultura hiphop, dal muralismo sudamericano e dall’opera di Barry Mc Gee. Tratto distintivo della produzione artistica dei G ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] sulle vetture della metropolitana di New York sin dalla fine degli anni Sessanta come espressione della cultura urbana hip-hop e come segno d'identificazione dei territori delle varie gangs; li eseguivano o ''scrivevano'' giovani armati di bombolette ...
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hip hop
〈hip óp〉 s. ingl. [di etimo e sign. incerto], usato in ital. al masch. – Movimento nato alla fine degli anni ’70 del Novecento negli Stati Uniti tra i giovani delle comunità afroamericane e portoricane, che persegue una politica basata...
dissing
s m. Nella cultura hip-hop e, in particolare, nella musica rap, canzone, brano che ha l’obiettivo di prendere in giro, criticare o addirittura insultare una o più persone, di solito appartenenti all’ambiente stesso della musica rap....