Matematico francese naturalizzato statunitense (n. Parigi 1932). Laureatosi presso il Massachusetts institute of technology (1953), nel 1957 conseguì il PhD alla Cornell University e dal 1963 è professore [...] contributi all'analisi, e in partic. all'analisi funzionale con lo studio di operatori limitati in uno spazio di Hilbert. Il suo nome è legato soprattutto all'importante dimostrazione della congettura di Bieberbach (1984), un passo fondamentale verso ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] il vincolo f(x, y)=φ(x, y) per (x, y) ∈ ∙Ω, dove φ è una funzione continua assegnata. Il metodo di Hilbert per l'elettrostatica è applicabile a questo nuovo integrale doppio, ma fu necessario attendere la pubblicazione di un articolo di T. Rado, nel ...
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logica intuizionista
Silvio Bozzi
La più studiata rivale della logica classica sin da quando fu assiomatizzata da Arend Heyting nel 1930. Già Anchei M. Kolmogorov nel 1925 e Vasili I. Glivenko nel 1929 [...] avevano cercato di codificare in un calcolo logico analogo a quello di David Hilbert e Wilhelm Ackemann per la logica classica i principi logici e le regole valide dal punto di vista brouweriano. L’idea base era l’interpretazione dei connettivi e dei ...
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Analisi non lineare: metodi variazionali
Antonio Ambrosetti
I primi problemi di calcolo delle variazioni si presentano quasi spontaneamente, anche nello studio della geometria elementare e hanno infatti [...] che ∇J(z)=0, cioè (∇J(z)∣v)=0 per ogni v∈H. In generale, i punti critici di un funzionale J su uno spazio di Hilbert H verificano l'equazione (∇J(u)∣v)=0 per ogni v∈H, che è in pratica la forma debole della equazione di Euler-Lagrange.
Vediamo con un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] [secondo teorema di incompletezza] (e i risultati corrispondenti per M e A) non contraddicono il punto di vista formalista di Hilbert. Infatti tale punto di vista presuppone solo l'esistenza di una dimostrazione di coerenza in cui non si usano altro ...
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In matematica, si dice di struttura nella quale sia definita un’operazione che non è commutativa (➔ commutativa, proprietà). Tali strutture hanno assunto un ruolo importante nella caratterizzazione della [...] quelle di algebre n. a essi associate. Esempi di algebre n. sono le algebre di operatori su uno spazio di Hilbert a dimensione finita. In generale, l’associazione a uno spazio funzionale di un’algebra si realizza dimostrando che le proprietà di ...
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Matematico nederlandese (Rotterdam 1920 - Heteren, Paesi Bassi, 1994). Prof. all'univ. di Amsterdam (dal 1962), direttore (dal 1971) dell'Institut des hautes études scientifiques di Bures-sur-Yvette. Apportò [...] di una varietà in un'altra), alla teoria dell'omotopia (gruppi di omotopia del gruppo unitario negli spazî di Hilbert), alla statistica matematica e a varie applicazioni alle scienze sperimentali. Noto anche per aver dimostrato il teorema che porta ...
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Matematica e logica matematica (Saint Louis 1919 - ivi 1985), dal 1976 prof. di matematica all'univ. della California a Berkeley. Si è interessata di logica matematica (funzioni ricorsive e problemi di [...] . Di particolare importanza la scoperta (completata da J. V. Matijasević nel 1970) dell'indecidibilità del 10º problema di D. Hilbert: non esiste un metodo generale effettivo per decidere se una equazione diofantea è o no risolubile. Tra le sue opere ...
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Numeri, teoria dei
LLarry Joel Goldstein
di Larry Joel Goldstein
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) argomenti fondamentali; b) la teoria dei numeri nel XVII e XVIII secolo; c) Gauss. □ 2. Teoria algebrica [...] è la massima estensione abeliana di K in cui nessun primo è ramificato. Questo particolare corpo di classi radiale è chiamato ‛corpo di classi di Hilbert' di K ed è indicato con Khil.
Se A è un ideale di ℴK, esistono w1, w2 in ℴK, tali che A consiste ...
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Modelli, Teoria dei
Silvio Bozzi
Malgrado le modeste origini che ne hanno segnato la nascita, la teoria dei modelli ha sviluppato nel corso del tempo idee e metodi che l'hanno resa uno dei settori più [...] per la teoria dei modelli le indagini sull'assiomatizzazione della geometria condotte nei primi anni del Novecento da David Hilbert, Giuseppe Peano e Mario Pieri, per limitarci ai nomi più grandi.
La teoria dei modelli propriamente detta nasce quando ...
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hilbertiano
〈i-〉 agg. – Relativo al matematico ted. D. Hilbert (1862-1943). In partic., spazio h., spazio vettoriale completo (in cui cioè qualsiasi successione convergente di punti converga a un punto dello spazio stesso) nel quale sia definito...
risolubilita
risolubilità s. f. [der. di risolubile]. – Il fatto di essere risolubile, la condizione di ciò che può essere risolto: r. di un dubbio, di un problema, di un enigma; r. di un contratto, in diritto privato; r. di un problema geometrico...