Computazione, teoria della
Fabrizio Luccio
La necessità del calcolo, pur riconosciuta dall'uomo in tutte le epoche storiche, ha condotto solo in tempi relativamente recenti a una sistemazione teorica [...] assi portanti della teoria della computazione, cioè la computabilità e la complessità di calcolo.
Il secondo problema di Hilbert sulla dimostrazione di compatibilità degli assiomi dell'aritmetica, posto all'inizio del XX sec. e rimasto insoluto anche ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] studi di a. moderna sviluppatisi con grande impulso e rapidità dall’inizio del 20° sec. (J.W.R. Dedekind, D. Hilbert, E. Steinitz, E. Noether, J.H.M. Wedderburn ecc.) hanno continuato a influenzare tutta la matematica moderna, nel moltiplicarsi di ...
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Negli ultimi decennî l'aritmetica superiore o teoria dei numeri è stata intensamente coltivata, in ispecie in Germania, nei paesi anglosassoni ed in Russia. Nella impossibilità di esaurire in ogni particolare [...] sviluppi, il crescere del loro modulo, ecc. Per accennare ad alcuni risultati della teoria, giova dire che il problema posto da D. Hilbert nel 1900 di decidere circa la trascendenza o meno del numero αβ, essendo α e β algebrici (con α =⃓ 0, α =⃓ 1 ...
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Matematico e logico-matematico statunitense, nato a Long Branch (New Jersey) il 2 aprile 1934. Ha conseguito il Ph. D. all'università di Chicago nel 1958; è professore di matematica all'università di Stanford [...] del numerabile e quella del continuo"). Di questa congettura (già formulata da G. Cantor nel 1878, e posta da D. Hilbert nel 1900 come primo problema matematico) K. Gödel nel 1940 aveva dimostrata la compatibilità con quegli assiomi. Il teorema di C ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle probabilita e statistica
Ivo Schneider
Calcolo delle probabilità e statistica
Il ruolo di Laplace nella stocastica del XIX secolo
Numerosi autori hanno contribuito [...] ruolo preminente" e che pertanto avrebbe dovuto essere assiomatizzata. Quale fosse il campo di applicazione della probabilità cui Hilbert faceva riferimento, sviluppatosi solo molto dopo Laplace, è indicato dal suo auspicio che l'analisi logica degli ...
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Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] hanno portato a una rigorosa definizione e specializzazione delle algebre degli operatori.
Lo studio degli o. lineari su spazi di Hilbert e delle algebre da essi generate è stato uno dei campi di ricerca più attivi negli anni 1990. Si sono infatti ...
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Matematico ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1903 - Washington 1957). I suoi contributi hanno caratterizzato numerosi aspetti del pensiero matematico e scientifico del 20° sec. e spesso le [...] . Dopo gli studi, condotti sia in Ungheria sia in Germania, prese parte alla scuola matematica fondata a Gottinga da D. Hilbert e ne divenne uno dei principali esponenti. Si trasferì in seguito negli Stati Uniti. Prof. (1930) di matematica e fisica ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] ai contributi di A.M. Gleason, di D. Montgomery e di L. Zippin viene risolta una parte del V problema di Hilbert: ogni gruppo topologico localmente euclideo è un gruppo di Lie.
Sulle varietà algebriche reali. John F. Nash dimostra che ogni varietà ...
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VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...] del campo verifichi l'equazione differenziale (di Laplace)
L'iniziatore dei metodi diretti fu C. Arzelà (1897), subito seguito da D. Hilbert, B. Levi, G. Fubini, H. Lebesgue, S. Zaremba e altri. Tuttavia in questo nuovo indirizzo si poté ottenere un ...
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proiettore
proiettóre [Der. del part. pass. proiectus del lat. proicere "gettare innanzi"] [LSF] Che proietta, che lancia, anche in signif. figurati. ◆ [ALG] Dato un insieme X, è un endomorfismo P sull'insieme [...] . I p. hanno notevole interesse nella rappresentazione di operatori lineari, per es. in spazi di Banach e di Hilbert, dove intervengono nella costruzione di un elemento dello spazio attraverso il suo sviluppo ortogonale. ◆ [FSN] Particolare operatore ...
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hilbertiano
〈i-〉 agg. – Relativo al matematico ted. D. Hilbert (1862-1943). In partic., spazio h., spazio vettoriale completo (in cui cioè qualsiasi successione convergente di punti converga a un punto dello spazio stesso) nel quale sia definito...
risolubilita
risolubilità s. f. [der. di risolubile]. – Il fatto di essere risolubile, la condizione di ciò che può essere risolto: r. di un dubbio, di un problema, di un enigma; r. di un contratto, in diritto privato; r. di un problema geometrico...