Pseudonimo del poeta spagnolo Rafael Múgica (Hernani, Guipúzcoa, 1911 - Madrid 1991). Contro il surrealismo e il garcilasismo, ha sostenuto la necessità di una poesia che interpreti le esperienze e le [...] aspirazioni delle masse; tuttavia la semplicità delle sue opere, sia di quelle anteriori alla guerra civile (Marea del silencio, 1935; La soledad cerrada, 1936), sia di quelle posteriori (Tranquilamente ...
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Opera lirica (1844) di G. Verdi, su libretto di F. M. Piave (1810-1876), tratto dalla tragedia Hernani (1830) dello scrittore francese V. Hugo (1802-1885). ...
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Pseudonimo di Rafael Múgica (altro pseudonimo: Juan de Leceta). Narratore, critico e poeta spagnolo, nato il 18 marzo 1911 a Hernani (Guipúzcoa). Ha studiato ingegneria; come poeta esordisce nel 1935, [...] con Marea de silencio (Premio del centenario Bécquer). Tace per dieci anni. Nel 1946 riprende l'attività letteraria col racconto Tentativas. Solo nel 1960 ritorna al genere narrativo con Penultimas tentativas, ...
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Nato a Lione il 30 giugno 1809, si rivela tosto della razza dei "poètes maudits". Costretto dal padre a darsi all'architettura, il naturale romanticismo lo getta nella miseria dopo brevi e disastrose esperienze. [...] Verso il 1830 si mostra nei cenacoli romantici, e partecipa alla "prima" dell'Hernani. Nel 1832, esordisce nella letteratura con un volume di versi, Rhapsodies, che per il tono oltracotante e le bizzarrie stilistiche fa scandalo.
Nel 1833, i ...
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Scultore spagnolo, nato a San Sebastian il 10 gennaio 1924. Lasciati gli studi di architettura, iniziati nel 1942 a Madrid, dal 1947 si dedica completamente alla scultura. A Parigi dal 1948 al 1950 (partecipa [...] Salon de Mai nel 1949) la la sua ricerca si volge decisamente verso forme non figurative. Lasciata Parigi si stabilisce a Hernani; ha la sua prima mostra personale nel 1954 a Madrid, nel 1955 partecipa all'esposizione Eisenplastik di Berna e al primo ...
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Poeta spagnolo nato a Cordova nel 1871, vivente. Fin da giovane si diede al giornalismo nel quale oggi ha una spiccata personalità. Scrittore fecondo, coltivò il teatro, esordendovi con El beso de Judas [...] de Cardenas: 1906); e, con notevole successo, la novella. Fra le sue numerose traduzioni alcune sono perfette, come quelle dell'Hernani di Victor Hugo e de La Walhalla di Fastenrath. Ma l'opera sua di maggior rilievo resta ancor sempre quella lirica ...
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WORMS, Gustave-Hippolyte
Alberto Manzi
Attore francese, nato a Parigi nel 1836, ivi morto nel 1910. Esordì alla Comédie come sostituto di Delaunay in Tartufe (Damis) con bel successo, confermato e accresciuto [...] vivo successo in La Dame au Camélias e in Ferréol. Nel 1877 tornò alla Comédie interpretando Le Marquis de Villemer e Hernani. Interpretò tutto il repertorio moderno, specie le opere di A. Dumas figlio. Si ritirò nel 1901. Attore di buone qualità ...
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SEGOND-WEBER, Eugénie-Caroline
Mario Ferrigni
Attrice francese, nata a Parigi il 6 novembre 1867. Nel 1885 ottenne al conservatorio il premio per la tragedia; il 21 novembre di quell'anno esordì all'Odéon [...] quel tempo sposò il suo collega L. Segond. Scritturata nel 1887 alla Comédie-Française, vi sostenne la parte di Doña Sol in Hernani e vi riprese poi l'Andromaque. Nel 1888 tornò all'Odéon dove rimase 11 anni, salvo qualche apparizione al teatro della ...
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GAUTIER, Théophile
Pietro Paolo Trompeo
Poeta, romanziere e critico francese, nato a Tarbes (Hautes-Pyrénées) il 30 agosto 1811, morto a Parigi il 23 ottobre 1872. Si diede dapprima alla pittura e frequentò [...] col motto di Victor Hugo (hierro "ferro"), è al Théâtre-Français tra i frenetici applauditori che impongono il trionfo di Hernani. Il gilè rosso ciliegia ch'egli portava quella sera diventò leggendario e resta come un simbolo nella storia del ...
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conquistador
‹koṅkistadħòr› s. m., spagn. [der. di conquistar «conquistare»] (pl. conquistadores ‹koṅkistadħóres›). – Conquistatore. Storicamente, sono chiamati conquistadores quegli avventurieri spagnoli (tra i quali sono famosi Vasco Núñez...
diggi
diggì (digì), s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Dg, Direttore generale. ◆ «Ma sarà [Hernan] Crespo a tirarci fuori da questa situazione», sottolinea [Massimo] Cragnotti jr., il diggì. (Repubblica, 24 novembre...