MANCINI, Laura Vittoria
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma nel 1635, prima figlia di Lorenzo e di Geronima Mazzarino, sorella del futuro cardinale Giulio. Contrariamente a quanto sostennero in Francia gli [...] da Parigi. Ma le turbolenze politiche non erano ancora finite e anche i Mancini dovettero subire la loro parte di lutti. Il 2 luglio 1652 le truppe reali, comandate da Henry de la Tour d'Auvergne visconte di Turenne, si scontrarono con quelle del ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] si astennero. Un certo numero di cardinali, influenzati da Henry Edward Manning, proposero di tenerlo a Malta, inquieti proprie rassicurazioni. Il ministro della Giustizia Pasquale Stanislao Mancini mandò a dire, pare attraverso don Giovanni Bosco, ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] , in casa liberale, la riforma del culto di Pasquale Stanislao Mancini tra il 1877 e il 1878, ma anche, in campo cattolico le soluzioni possibili, un po’ sulla linea proclamata da Henry Manning; cattolici liberali come Curci, alla ricerca di una ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] concettuale di grande rilievo ma anche - con le parole di Henry Hauser (v., 1916) - la storia di una "profezia creatrice , Hamburg 1964 (tr. it.: Il nazionalismo, Roma 1981).
Mancini, P.S., Della nazionalità come fondamento del diritto delle genti, ...
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