Scrittore russo (Mosca 1749 - Pietroburgo 1802). Influenzato dal pensiero di Rousseau, Helvétius e Mably, scrisse opere in prosa e in versi tra cui l'ode Vol´nost´ ("La libertà", 1783), la prima poesia [...] rivoluzionaria della letteratura russa, da cui prese l'avvio una vera e propria scuola di poeti "radiščeviani". La sua fama è legata soprattutto a Putešestvie iz Peterburga v Moskvu (1790; trad. it. Viaggio ...
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Scrittore francese (Parigi 1740 - Charenton-le-Pont 1814). Di nobile famiglia, imparentato per parte di madre con i Condé, seguì giovanissimo la carriera delle armi e partecipò alla guerra dei Sette anni. [...] tra cui: Dialogue entre un prêtre et un moribond (post., 1926), difesa dell'ateismo che rivela l'influsso di Fontenelle e Helvétius; un poemetto in versi e in prosa che inneggia al disegno criminoso di una natura immorale e nemica dei suoi figli (La ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] che sta a fondamento della speculazione leopardiana, ossia perlappunto il pensiero sensistico e in genere illuministico francese, da Montesquieu a Helvétius a D’Holbach a Rousseau, fino ai di lui più prossimi ideologi, con le loro radici in Locke, è ...
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BECCARIA, Giulia
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Nacque a Milano il 21 luglio 1762, secondogenita di Cesare e di Teresa Blasco. Rimasta orfana di madre, nel marzo 1774, visse per alcuni anni nel collegio annesso al convento di [...] politicamente in un atteggiamento di opposizione al dispotismo napoleonico: in particolare, essi furono introdotti nel salotto della vedova Helvétius a Auteil, del quale era uno dei più assidui frequentatori il filosofo e medico Pierre Cabanis, e in ...
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CAMPOFRANCO, Antonino Lucchesi-Palli e Gallego principe di
Francesco Barbagallo
Nacque a Palermo il 26 luglio 1716 da Emanuele Lucchesi-Palli e da Domenica Gallego e Moncada, figlia di Gaetano Gallego [...] la contemporanea cultura francese, discretamente diffusa nella Sicilia settecentesca per le opere di Montesquieu, Voltaire, Diderot, Helvétius e soprattutto Rousseau. Lettori e seguaci del filosofo ginevrino furono amici e protetti del C., dal poeta ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] esposizione del proprio pensiero fu data da D. in scritti polemici, che restarono anch'essi inediti, come la Réfutation d'Helvétius e il Commentaire sur Hemsterhuis (1773 segg.); una sorta di autobiografia e apologia simbolica è l'ultima opera, l ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] il successo alla sua pubblicistica di conservatore illuminato.
Ma dopo aver conosciuto i più famosi scrittori del tempo, tra cui l'Helvétius, e goduto "la pace e l'ozio e la libertà" in mezzo ai suoi confratelli francesi, tornato in Italia nella ...
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DOLFIN, Caterina
Madile Gambier
Nacque a Venezia l'8 maggio 1736 da Giovanni Antonio e Donata Salamon, entrambi patrizi, ma appartenenti a rami poveri e cadetti delle rispettive famiglie.
Il padre, [...]
Da tempo il governo veneziano vedeva con sospetto il diffondersi in città di opere di autori francesi come La Mettrie, Hélvetius, Rousseau, Voltaire, molti dei quali facevano parte già da tempo della biblioteca della D., e proprio in quel periodo se ...
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BIFFI, Giambattista
Giampaolo Dossena
Nacque a Cremona il 27 ag. 1736 dal conte Giovanni Ambrogio, secondo del nome, e da Teresa Maria Pozzi. I Biffi, di nobiltà recente (patrizi decurionali dal 1625, [...] sue traduzioni dall'inglese (1770), da Epitteto (1774), del Figlio naturale del Diderot (1774) e dell'Esprit dell'Helvétius rimasero manoscritte, benché quella del Figlio naturale fosse già preparata per la stampa. Sotto nome di altri fece pubblicare ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i reattivi chimici, presente in natura allo...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...