BERARDO (Bernardo)
Silvano Borsari
B. era arcidiacono di Foligno (secondo la tradizione locale sarebbe nato in quella città, figlio di Ugolino Merganti, nobile folignate), quando il cardinale Ranieri [...] d'Italia, IV, Venezia 1846, pp. 415-416; V, ibid. 1846, pp. 18-19; E. v. Westenholz, Kardinal Rainer von Viterbo, Heidelberg 1912, p. 151; C. Eubel, Hierarchia catholica...,I, Monasterii 1913, pp. 256, 373; II, ibid. 1914, pp. XXIV-XXV; Cronaca di ...
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CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] angevine en Italie, Paris 1909, pp. 299-303, 516-557, 585-602; E. Batzer, Zur Kenntnis der Formularsammlung des Richard von Pofi, Heidelberg 1910, pp. 41, 47-62, 75-77, 88 s.; C. Nicolas, Un pape Saint-Gillois: Clément IV dans le monde et dans ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] età. Nonostante pregevoli contributi (per esempio, A. T. Heerklotz, Die Variae des Cassiodor als kulturgeschichtliche Quelle, Diss., Univ. Heidelberg 1926; G. Vismara, Rinvio a fonti di diritto penale ostrogoto nelle Variae di C., in Studia et doc ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] Kunstgeschichte, 8), Leipzig 1884; H. Schrade, Das Weltgericht in der deutschen und niederländischen Kunst des Spätmittelalters (tesi), Heidelberg 1926; S. Der Nersessian, Two Slavonic Parallels of the Greek Tetraevangelia Paris 74, ArtB 9, 1926-1927 ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] senza grandi cambiamenti fino alla fine del Medioevo, come per es. nell'altare di Windsheim scolpito da Tilman Riemenschneider (Heidelberg, Kurpfälzisches Mus.; 1509-1512). Negli esempi più tardi il Salvatore tiene in mano un globo sormontato da una ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] 285-351; H. Schrade, Beiträge zur Erklärung des Schmerzensmannbildes, in Deutschkundliches Friedrich Panzer zum 60. Geburtstag überreicht, Heidelberg 1930, pp. 164-182; A. Spamer, Das kleine Andachtsbild vom XIV. bis zum XX. Jahrhundert, München 1930 ...
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GERARCHIE ANGELICHE
M. Bussagli
Scala gerarchica della tradizione cristiana costituita - secondo le indicazioni dello pseudo-Dionigi (De coel. hierar., VII-IX) e di s. Tommaso d'Aquino (Summa theol., [...] Bussagli, 1991, p. 287) o quelle miniate alla fine dello stesso secolo nel Liber Scivias di Ildegarda di Bingen (Heidelberg, Universitätsbibl., Sal. X, c. 2r), mentre una certa diversificazione cromatica si nota nel Salterio di Canterbury (Parigi, BN ...
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BRESEGNA, Isabella
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1510 probabilmente in Spagna da Cristoforo Brosegno (Breseflo) e Isabella de la Crapona.
Il padre aveva avuto incarichi notevoli da Ferdinando il [...] protestante e tanto sicura da poter convenientemente associare il suo nome a quello della dotta insegnante di greco a Heidelberg.
Sembra che le condizioni fisiche e finanziarie della B. fossero ancora discrete a Zurigo. Se ne allontanò (forse perché ...
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Angilberto II
M. Delle Rose
Arcivescovo di Milano dall'824 all'859, A. è da considerarsi uno dei protagonisti della vita politica e religiosa milanese in età carolingia. Probabilmente di origine franca, [...] S. Ambrogio di Milano, in Arte ottoniana e romanica in Lombardia, "III Kolloquium über spätantike und frühmittelalterliche Skulptur, Heidelberg 1973", Mainz 1974, pp. 59-75.
E. Cattaneo, Il monachesimo a Milano dalle origini all'età postcarolingia ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] , Zoroaster the Prophet of ancient Iran, New York 1901; Chr. Bartholomae, Zarathuštras Leben und Lehre, dissertazione accademica, Heidelberg 1919; R. Pettazzoni, La religione di Zarathustra nella storia religiosa dell'Iran, Bologna 1921. Per le fonti ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
francone
fràncone (raro francóne) agg. e s. m. e f. [tratto da Franconia (ted. Franken)]. – Dei Franchi, antica popolazione germanica; della Franconia, regione storica della Germania centro-meridionale. Il termine è usato soprattutto in linguistica:...