Giurista (Meissen 1769 - Heidelberg 1843). Prof. a Wittenberg (dal 1798) e a Heidelberg (dal 1807). Entrò nella prima (1820) e nella seconda (1825) camera del Baden. Dal 1842 nobilitato col nome di Z. [...] von Lingenthal. Storico, filosofo, giurista, scrisse opere significative nel campo del diritto costituzionale e del diritto civile francese. Opere principali: Handbuch des französichen Civilrechts (2 voll., ...
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Pittore (Heidelberg 1795 - Roma 1818). Esponente della pittura di paesaggio romantica, studiò a Darmstadt e a Monaco. Tra le sue prime opere, acquerelli di soggetto storico-mitologico e vedute, basate [...] (Darmstadt, Schlossmus.) e i disegni preparatorî per un ritratto di gruppo degli artisti del Caffè Greco (ritratto di Wilhelm von Schadow, 1817-18, Heidelberg, Kurpfälzisches Mus.), incompiuto a causa della sua morte precoce nelle acque del Tevere. ...
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Teologo protestante (Poznań 1799 - Heidelberg 1867), prof. di storia del cristianesimo nei seminarî di Wittemberg (1828) e di Heidelberg (1837). Formatosi sotto l'influenza della spiritualità pietista, [...] studiò il processo di spiritualizzazione dell'uomo e del mondo nel quadro della storia religiosa ed etica dell'umanità. Conservatore in materia di critica biblica, come storico del cristianesimo ritenne ...
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Economista (Erlangen 1792 - Heidelberg 1870), prof. nelle univ. di Erlangen (1816-21) e Heidelberg (1822-70), direttore (dal 1835) dell'Archiv der politischen Ökonomie und Polizeiwissenschaft, membro della [...] prima camera del Baden (dal 1833) e dell'assemblea di Francoforte (1848). Inizialmente incline al mercantilismo, aderì a poco a poco ai principî liberali e il suo Lehrbuch der politischen Ökonomie (3 voll., ...
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Fisico tedesco (Amburgo 1907 - Heidelberg 1973); prof. di fisica nel politecnico di Hannover (1946) e poi di fisica teorica nell'univ. di Heidelberg (1949); ha insegnato anche in varie università degli [...] USA, tra cui il California institute of technology. Indipendentemente da M. Goeppert Mayer avanzò una teoria sul modello a gusci del nucleo atomico, che sviluppò poi in varie ricerche collegate con quella ...
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Teologo protestante (Kaufbeuren 1524 - Heidelberg 1569); allievo di Melantone a Wittenberg (1542), insegnò in quella stessa università passando poi a Erfurt e infine a Jena (1548), ove iniziò (1558 circa) [...] ) a lasciarla per avervi insegnato una dottrina eucaristica di tipo calvinista. Passato al calvinismo in Amberg, divenne poi prof. di etica a Heidelberg. Polemista vivace, si ricordano di lui specialmente i Loci theologici (4 voll., post., 1581-84). ...
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Fisico tedesco (Vicenza 1865 - Heidelberg 1913), prof. di fisica teorica al politecnico di Dresda (1896) e poi all'univ. di Heidelberg (1900). Si occupò soprattutto di elettroottica. In particolare è noto [...] per aver studiato l'Effetto P., fenomeno di elettrostrizione consistente nel fatto che alcune sostanze cristalline si deformano sotto l'azione di un campo elettrico, e tale deformazione induce una deformazione ...
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Chimico (Vienna 1900 - Heidelberg 1967), allievo di R. Willstätter; prof. (dal 1926) a Zurigo, poi (1929) a Heidelberg. Presidente della Deutsche chemische Gesellschaft. Le numerose e fondamentali ricerche [...] di K. riguardano la chimica organica e la biochimica; fra esse da ricordare quelle sulla sintesi dei carotenoidi, ma soprattutto quelle riguardanti enzimi e vitamine. Isolò infatti dal siero di latte la ...
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Fisico tedesco (n. Heidelberg 1941). Laureato in fisica all'Univ. di Heidelberg (1969), si è successivamente trasferito negli USA dove, dal 1975 al 1986, ha insegnato alla Stanford University in California. [...] Nel 1986 è tornato in Germania, dove gli è stata assegnata la direzione del Max-Planck-Institut für Quantenoptik e la cattedra di fisica sperimentale alla Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco. Nel ...
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Filologo classico (Amburgo 1845 - Heidelberg 1898); prof. alle univ. di Kiel, Jena, Tubinga, Lipsia, Heidelberg. Fu amico di F. Nietzsche, di cui apprezzò e difese le teorie sulle origini della tragedia. [...] La sua opera Der griechische Roman (1876), che attribuiva alla seconda sofistica (sec. 2º d. C.) l'origine del romanzo greco, per quanto superata dalla scoperta (1893) dei frammenti del Romanzo di Nino ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
francone
fràncone (raro francóne) agg. e s. m. e f. [tratto da Franconia (ted. Franken)]. – Dei Franchi, antica popolazione germanica; della Franconia, regione storica della Germania centro-meridionale. Il termine è usato soprattutto in linguistica:...