LUPORINI, Cesare
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Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] preparazione della tesi, tra il 1930 e il 1933, era stato in Germania, dove aveva seguito a Friburgo le lezioni di M. Heidegger e aveva conosciuto N. Hartmann. Si segnalò nel mondo degli studiosi dapprima con una serie di saggi apparsi tra il 1938 e ...
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Cacciari, Massimo. - Filosofo e uomo politico italiano (n. Venezia 1944); professore emerito di estetica presso l'univ. di Venezia, deputato del PCI (1976-83), fu sindaco di Venezia dal 1993 al 2000, nell'ambito [...] sulla crisi del pensiero dialettico della tradizione hegeliano-marxista, studiando autori (F.W. Nietzsche, L. Wittgenstein, M. Heidegger, F. Kafka) e culture (in particolare quella viennese e mitteleuropea tra Ottocento e Novecento) che ha ritenuto ...
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Psichiatra svizzero (Kreuzlingen 1881 - ivi 1966), fondatore della scuola antropoanalitica (Daseinsanalyse). Inizialmente condivise con il maestro E. Bleuler l'interesse per la psicologia sperimentale [...] presenza) si può considerare scaturita sostanzialmente dal suo incontro con Sein und Zeit (1927) di Heidegger: pur costruitasi lentamente attraverso diversi apporti culturali, la Daseinsanalyse si enuncia soprattutto in termini heideggeriani. Il ...
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Filosofo italiano (n. Napoli 1950). Dopo gli studi in filosofia presso l’Università Federico II di Napoli ha intrapreso la carriera accademica, divenendo prof. di Storia delle dottrine politiche e direttore [...] dimensione politica attraverso l’innesto di nuove categorie intellettuali, molte delle quali ispirate dalle opere di H. Arendt, M. Heidegger e F. Nietzsche. Tale percorso ha portato E. a mettere in contrasto, per esempio, i concetti di Communitas e ...
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Critico e scrittore statunitense (Neuilly-sur-Seine 1929 - Cambridge 2020). Figlio di genitori ebrei di origine austriaca, nel 1940 lasciò la Francia rifugiandosi negli USA. Comparatista di vasta e profonda [...] i contributi più importanti della sua ampia produzione critica: le raccolte di saggi Language and silence (1967; trad. it. 1972); Heidegger (1978; trad. it. 1980); Real presences (1989; trad. it. 1992); e i volumi The death of tragedy (1961; trad. it ...
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Filosofo italiano (Brescia 1929 - ivi 2020), professore di filosofia nell'univ. cattolica del Sacro Cuore di Milano (dal 1962), poi (dal 1970) di filosofia teoretica nell'univ. di Venezia, dove dal 2005 [...] che "l'essere è e non può non essere". Opere principali: La coscienza. Pensieri per un'antifilosofia (1948); Heidegger e la metafisica (1950); La struttura originaria (1958); Studi di filosofia della prassi (1962); Essenza del nichilismo (1972 ...
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Filosofo e psicanalista italiano (n. Monza 1942). I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all'insegnamento junghiano. Al centro dei suoi interessi l'uomo che in un mondo dominato [...] del cielo vuoto (2012) e L'usura della Terra (2014); nel 2018, La parola ai giovani e Nuovo dizionario di psicologia; Heidegger e il nuovo inizio (2020); nel 2021, Il libro delle emozioni e, con C. Vivarelli, 50 emozioni spiegate ai ragazzi; Credere ...
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Sociologo francese (Denguin, Pyrénées-Atlantiques, 1930 - Parigi 2002). Compiuti i suoi primi studî in Algeria è tornato in Francia dove ha insegnato a Lilla, poi (dal 1964) all'École pratique des hautes [...] échanges linguistiques (1982; trad. it. La parola e il potere, 1988); Homo academicus (1984); L'ontologie politique de Martin Heidegger (1988; trad. it. 1989); La noblesse d'État. Grandes écoles et esprit de corps (1989); Raisons pratiques. Sur la ...
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Alice Gonzi
Filosofo, poeta, saggista, drammaturgo romeno (Iaşi, 1898 - Auschwitz-Birkenau 1944). Inizia la sua attività di intellettuale nella nativa Romania, per emigrare a Parigi nel 1923. Qui, incontra, [...] ulteriormente il suo proprio pensiero filosofico in continuo confronto con autori come Šestov, Nietzsche e Kierkegaard, Husserl, Heidegger, Freud, Bergson e Gide. La problematica centrale del testo e della filosofia di F.: il bisogno di trovare ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] esistenziale umana che non può superare l’orizzonte della soggettività empirica, come accade in S. Kierkegaard, o, come sostiene M. Heidegger, «l’ente che io sono in quanto sono in un mondo»; infine, la posizione radicale di F. Nietzsche, per il ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...