Genesi e struttura della società
Davide Spanio
Scritta da Giovanni Gentile tra l’agosto e il settembre del 1943, «a sollievo dell’animo in giorni angosciosi per ogni Italiano», ma anche «per adempiere [...] sociale. Fuori della «società in “interiore homine”» restava allora soltanto il «nulla», alimento e sostanza dell’«angoscia» che Martin Heidegger – è a lui che Gentile allude – vedeva all’opera nell’uomo, quando illanguidiva il senso di sé o il mondo ...
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ANCESCHI, Luciano
Niva Lorenzini
Nacque a Milano il 20 febbraio 1911 da Giovanni, industriale, e Agar Zambonini, casalinga, secondo di quattro fratelli (Luigi, Mario, Anna Maria). Il 5 settembre 1938 [...] febbraio 1954, pp. 26-34); ma era stato del resto lo stesso Anceschi, nel ’37, a segnalare la conferenza di Martin Heidegger su Hölderlin e l’essenza della poesia, che si coniugava per lui con lo sviluppo della poesia pura; infine Poetica americana ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poetica che domina le forme liriche ottocentesche in Europa è senza dubbio quella [...] di una lirica tanto estrema si propaga fino al cuore del Novecento, grazie anche alla lettura acuta e impegnata di Martin Heidegger.
Una sintesi di tali tensioni, comunque, è già viva nella folgorante e breve parabola di Novalis che – nella scrittura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] ’apporto del materialismo storico. Cadeva così su Croce e Gentile, sullo yankee John Dewey e sul neopositivismo, su Martin Heidegger e su Karl Jaspers (e persino sul «piccolo borghese» Martinetti) un giudizio di estrema durezza, non diversamente da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] ) sottolinea il compito del critico di ricostruire la storicità della comprensione del testo, il filosofo Martin Heidegger identifica nell’appartenenza a determinati mondi linguistici una componente essenziale della storicità del singolo autore. Hans ...
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riviste
Le r. filosofiche nacquero sul modello delle prime r. scientifiche, che vennero fondate nella seconda metà del Seicento, secolo in cui si diffuse la stampa quotidiana e periodica, che nel Settecento [...] quali Der Formalismus in der Ethik und die materiale Wertethik (1913, 1916) di M. Scheler, Sein und Zeit (1927) di M. Heidegger e Formale und transzendentale Logik (1929) di Husserl – e che proseguì le pubblicazioni negli Stati Uniti dopo la morte di ...
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STEFFANI, Agostino
Raffaele Mellace
STEFFANI (Stefani), Agostino. – Nacque a Castelfranco, nel Trevigiano, il 25 luglio 1654, quinto di sette figli di Camillo e di Paolina Terzago, sua seconda moglie. [...] contenere arie sue, la musica di Steffani era nota: nell’agosto del 1719 ne cantava in privato dei duetti John James Heidegger; nel luglio del 1721 il re ordinò che si eseguissero alcuni duetti nel teatro di Haymarket (ma «il successo fu indifferente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] i giovani.
La teoria dell’alienazione di Marx viene qui riletta in un confronto serrato con il pensiero di Martin Heidegger, tanto che questa fase può essere definita ‘heideggeriana’. La ‘produzione per la produzione’ del primo sarebbe l’inverarsi di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Guido De Ruggiero
Maurizio Torrini
Storia della filosofia e Storia del liberalismo europeo sono le due opere cui è legato il nome di Guido De Ruggiero, con filosofia e politica non sempre in lui conciliate. [...] , eppure il solo capace di dare una risposta alla deriva atea e nichilista del pensiero contemporaneo. Come Martin Heidegger, egli approda all’ermeneutica (Verità e interpretazione, 1970), nella quale l’esistenza in quanto tale si caratterizza come ...
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musica, filosofia della Grandi teorizzazioni hanno scandito la filosofia della m.: quelle di Pitagora (l’armonia musicale come espressione della più generale armonia del cosmo), di Platone (ancora una [...] novecentesca (da Frege a Wittgenstein alla filosofia analitica; da Ferdinand de Saussure e lo strutturalismo a Jacques Lacan, da Heidegger a Gadamer) e che era stata anticipata da Kant, nel paragrafo XXI della Critica della facoltà del giudizio (1790 ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...