Croce e il fascismo
Salvatore Cingari
L’avvento del fascismo e il sostegno di Croce
Dopo una fase giovanile ispirata politicamente anche dalle istanze democratiche e socialiste, con l’acuirsi del conflitto [...] .
La vicenda di Croce non è peraltro isolata in Europa. La figura di Gentile può in qualche misura avvicinarsi a quella di Martin Heidegger e di Carl Schmitt, ma nel caso di Croce è a Thomas Mann che bisogna pensare, al quale egli dedicò infatti la ...
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eternita
eternità
Nel suo primo e più semplice significato il termine indica l’infinita estensione del tempo; in senso più proprio e specifico, significa assoluta atemporalità, cioè durata scevra da [...] di Nietzsche, e ricondotta nell’ambito della fede, seppure da prospettive radicalmente diverse, da K. Barth e da Heidegger: il primo fautore della fede come unica voce capace di parlare propriamente di un Dio assolutamente trascendente e quindi dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antoni, Geymonat, Abbagnano e Pareyson
Maurizio Torrini
Nell’ambito del neoidealismo, predominante in Italia nella prima metà del Novecento, si colloca la riflessione di Carlo Antoni (Senosecchia, Trieste [...] , eppure il solo capace di dare una risposta alla deriva atea e nichilista del pensiero contemporaneo. Come Martin Heidegger, egli approda all’ermeneutica (Verità e interpretazione, 1970), nella quale l’esistenza in quanto tale si caratterizza come ...
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Dal gr. φαινόμενον, participio sostantivato del verbo φαίνομαι («mostrarsi»). Ciò che appare o si manifesta ai sensi. In questa accezione il termine fu utilizzato da Aristotele, il quale, in analogia con [...] del mondo, la neutralizzazione di tutte le nostre credenze naturali e interessi pratici. Sviluppando l’impostazione husserliana, Heidegger distingue ulteriormente tra f. e apparenza. Se il f. è propriamente il puro «mostrarsi dell’essere come ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] del nulla nel cuore dell’esistenza.
Nella filosofia contemporanea il tema dell’angoscia è stato ripreso da Martin Heidegger in questi termini: «Col termine angoscia (Angst) non intendiamo quell’ansietà (Ängstlichkeit) assai frequente che in fondo fa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] esistenziale metteva in evidenza la centralità della persona nel suo specifico essere nel mondo (l’«esserci» di Heidegger), nella ricerca di un senso della propria esistenza anche lungo esiti considerati patologici dalla psichiatria tradizionale.
Un ...
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La fortuna di Gentile in Italia
Giuliano Guzzone
Ricostruendo le incidenze dell’attualismo sulla cultura dell’Italia contemporanea, Antimo Negri (1975, p. 1) ha esteso alla filosofia di Gentile un giudizio [...] ciclo gnoseologico moderno – appartengono il saggio Lineamenti di una fenomenologia dell’Atto («Rivista rosminiana», 1950, 4, poi in Heidegger e la metafisica, 1994, pp. 451-71) e la raccolta Note sul problematicismo italiano (1950, poi, in edizione ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] – di un prefondamento (per lo Stato come opera d’arte e in interiore homine), qualcosa come «la terra e il sangue» per Heidegger. Se il sentimento è «il fondo vivo del nostro noi» (La filosofia dell’arte, cit., p. 321), tuttavia «in fondo all’Io ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] piano personaggi che egli aveva individuato da tempo, e su cui aveva espresso giudizi sprezzanti, come Carl Schmitt e Martin Heidegger («un altro Gentile», scrisse in una lettera a Karl Vossler). Era perciò giunta l’ora di contrastarle a viso aperto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La produzione poetica e filosofica di Friedrich Hölderlin ha il suo culmine negli stessi [...] in eterogenee declinazioni tutto il Novecento europeo, non solo lirico: da Rilke a Celan, da Brecht a Jelinek, da Heidegger ai francesi al nostro Zanzotto, per fare solo qualche esempio.
Friedrich Hölderlin
Quand’ero un fanciullo
Da ich ein Kind ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...