di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] , in Questioni e correnti di storia letteraria, 1949, p. 761): caratteri riconoscibili in Europa da P. Verlaine a M. Heidegger, in Italia da G. D'Annunzio fino agli ermetici.
Quando poi di questa "civiltà della crisi" la critica marxista propose ...
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ambiente
La nozione di ambiente, inteso come insieme delle concrete circostanze geografiche, climatiche e sociali che condizionano l’esistenza e la salute umana, è presente nella medicina greca antica. [...] 20° sec., investe principalmente settori quali la biologia, la psicologia e le scienze umane. In ambito filosofico è Heidegger che, in Essere e tempo (➔) (1932), si sofferma sull’intrinseca problematicità della nozione biologica di «mondo-a.» (Umwelt ...
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rappresentazione
Il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizi e concetti, si presenta alla coscienza, e quanto viene così rappresentato. Per quanto se ne possano trovare [...] , ora neocriticistica. Tra le rielaborazioni più influenti del 20° sec., vanno soprattutto ricordate quelle elaborate da Heidegger dopo la cosiddetta Kehre, e da Wittgenstein nell’ultima fase della sua ricerca. Il primo, ricollegandosi alla ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] c. designa il concetto con cui viene definita una regione dell’essere; a quella classica invece si rifanno l’esistenzialismo di M. Heidegger, per il quale le c. sono determinazioni dell’essere delle cose, e il realismo di N. Hartmann, per il quale le ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] da un fine della volontà). La tematica del principio di ragione sufficiente inteso come «fondamento» si ritrova in M. Heidegger a esprimere l’idea di un condizionamento di tipo non necessitante.
Matematica
Come sinonimo di rapporto, il termine si ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] fortuna la filosofia della religione di S., successivamente, attraverso lo storicismo di Dilthey, l'ontologia di Heidegger e l'ermeneutica filosofica di Gadamer sono stati evidenziati notevoli spunti originali della sua concezione dell'ermeneutica ...
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ROSSI, Paolo
Stefano Poggi
– Nacque a Urbino il 30 dicembre 1923 da Mario e da Emilia Monti, entrambi originari di Città di Castello.
I trasferimenti del padre (1875-1947) – professore di italiano [...] faceva sostenitore di visioni del mondo che, ispirate in misura essenziale al pensiero di Friedrich Nietzsche e Martin Heidegger, oscillavano tra pronunciamenti di carattere nichilistico e forme varie di rifiuto della scienza e della tecnica. Visioni ...
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MEDICINA RIABILITATIVA
Maurizio Maria Formica
Renato Corsico e Roberto Tramarin
Riabilitazione in neurologia di Maurizio Maria Formica
Sommario: 1. Introduzione. 2. Riabilitazione neurologica. a) II [...] J., Generalization of behavioral data between non human and human animals, in ‟American psychologist", 1972, XXVII, pp. 709-715.
Heidegger, M., Sein und Zeit, Tübingen 1927 (tr. it.: Essere e tempo, Milano 1976).
Held, R., Freedman, S. J., Plasticity ...
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La riduzione fenomenologica e la questione dell’amore
Jean-Luc Marion
Dall’esperienza alla coscienza dell’esperienza
In ogni indagine filosofica il punto decisivo è l’inizio: infatti una volta che ci [...] la vie, i° vol. De la phénoménologie, 4° cap., Paris 2003.
J.-L. Marion, Réduction et donation. Recherches sur Husserl, Heidegger et la phénoménologie, Paris 20042, pp. 303 e sgg.
J.-L. Marion, Etant donné. Essai d’une phénoménologie de la donation ...
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Relativismo e nuovi paradigmi filosofici
Aldo Giorgio Gargani
Premessa
Il relativismo si è originato nella cultura del continente europeo, ma oggi, all’inizio del 21° sec., esso costituisce uno dei [...] , bensì da riconoscere (recognize) e da accettare (accept) da parte di un essere umano concepito (in analogia con Martin Heidegger) come uomo nel mondo, soggetto dell’esserci (Dasein). Con qualche affinità con Rorty e Williams, Cavell ritiene che lo ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...