SANGUINETI, Edoardo
Niva Lorenzini
SANGUINETI, Edoardo. – Nacque a Genova il 9 dicembre 1930, figlio unico di Giuseppina Cocchi, torinese, e di Giovanni, nativo di Chiavari, impiegato di banca.
Dopo [...] cultura europea, dal teatro espressionista tedesco a Franz Kafka, James Joyce, Marcel Proust, e da Jean-Paul Sartre, Martin Heidegger, John Dewey, alla psicoanalisi di Carl Gustav Jung e Sigmund Freud, da Ezra Pound e Thomas Stearns Eliot, mediatori ...
Leggi Tutto
MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] a fianco, con tutte le filosofie anti-intellettualistiche moderne - da Bergson a Gentile, da Simmel a Jaspers, da Sartre a Heidegger.
Si poteva pensare, da alcuni e per un certo tempo, che molte, se non tutte, di tali ingenuità potessero dipendere ...
Leggi Tutto
BADALONI, Nicola
Giuliano Campioni
Nacque a Livorno, il 21 dicembre 1924, da Roberto e Alma Baquis. La famiglia, ebraica dal lato materno, soffrì di forte isolamento dopo le leggi razziali del 1938, [...] o storicità. B. lettore di Michelstaedter, in Critica marxista, n.s., 2015, n. 5, pp. 41-48; M. Marino, Tradurre Heidegger: dagli epistolari di Massolo all’archivio B., in Quaderni della Biblioteca nazionale centrale di Roma, 22, Roma 2018, pp. 59-70 ...
Leggi Tutto
Riabilitazione
Maurizio Maria Formica
Con il termine riabilitazione s'intende l'insieme dei mezzi utilizzati per restituire alla comunità quei soggetti che per qualsiasi motivo (disabilità fisica o [...] durante un incendio. L'ambiente non è un elemento statico immutabile che esiste fuori di noi ma, come sostiene M. Heidegger (1927), un elemento strutturante dell'essere, al quale non si contrappone ma con il quale si integra. Qualsiasi oggetto, prima ...
Leggi Tutto
Cavell, Stanley
Gabriele Pedullà
Filosofo statunitense, nato ad Atlanta (Georgia) il 1° settembre 1926. Tra i maggiori pensatori americani della seconda metà del Novecento, per lungo tempo professore [...] di A. Bazin sull'ontologia del cinema, letti ancora una volta attraverso i trascendentalisti americani e il pensiero di M. Heidegger, al punto che il libro deve il suo titolo a un saggio del pensatore tedesco. A parte alcune acute considerazioni sul ...
Leggi Tutto
Filosofia
Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile.
E. ed essenza
Nella storia [...] umanistico-mondana, in certo modo atea, e quella teologica. La prima è tipicamente rappresentata, in Germania, da M. Heidegger, che trasforma la fenomenologia del suo maestro E. Husserl in ontologia, dà un contenuto esclusivamente umano e mondano ai ...
Leggi Tutto
La dimensione erotica come originaria relazione all'altro
L'e. è la prima modalità con cui il bambino si relaziona al mondo che intorno gli sta per nascere, così come è la prima modalità di relazione che [...] secondo l'immagine che il gruppo a cui appartiene si è fatto dell'uomo e della donna. Se è vero, come ci insegna Heidegger, che l'esistere (Dasein) è sempre un co-esistere (Mit-dasein), l'esser maschio o l'esser femmina, in una parola la differenza ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Claudio Leonardi
Francesco Santi
Claudio Leonardi ha segnato il panorama della storiografia del nostro tempo per l’energia delle iniziative intraprese, che hanno guadagnato agli studi sul Medioevo latino [...] e si mostrava in oramai evidente difficoltà. Questa difficoltà aveva reso possibile la «restaurazione metafisica» di Martin Heidegger: in Heidegger l’essere tornava alla sua eleatica inattingibilità, nella quale la storia perdeva ogni possibilità di ...
Leggi Tutto
PORTA, Giovanni (Giovanni Battista). – Compositore, nato intorno al 1685, è indicato come «veneziano» in un documento d’archivio del 1710 (Mantese, 1956, pp. 110 s.), sul frontespizio di una cantata del [...] of Music costituita da nobili inglesi per allestire a Londra opere italiane. Il 2 dicembre 1719 l’impresario John Jacob Heidegger propose di affidare a Porta la composizione dell’opera inaugurale (Burrows et al., 2013, pp. 453 s.), Numitore, libretto ...
Leggi Tutto
estasi
Dal gr. ἔκστασις «turbamento o stato di stupore della mente», der. di ἐξίστημι «mettere fuori» o «uscire di sé». Il termine indica genericamente la separazione da sé stessi, l’astrazione dalle [...] verso la scissione temporale, protesa all’avvenire. L’esistenza è dunque temporale e non è un caso che Heidegger utilizzerà il termine e. per caratterizzare proprio la temporalità nei suoi tre momenti costitutivi del passato, presente e futuro ...
Leggi Tutto
anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...