valori, filosofia dei
Indirizzo di pensiero che ha avuto particolare importanza nella prima metà del Novecento e alla cui nascita e diffusione contribuirono: la reazione al materialismo positivistico [...] ogni forma di filosofia dei v.: riprendendo il tema nietzschiano del tramonto e della svalutazione dei valori, Heidegger lo radicalizza e lo rivolge contro Nietzsche stesso, accusato di essere ancora prigioniero della metafisica proprio perché ...
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Filosofo francese (Boulogne-Billancourt 1937 - Parigi 2015). È uno dei più noti rappresentanti dei "nuovi filosofi", che negli anni Settanta del Novecento si sono allontanati dal marxismo e hanno criticato [...] ed europeo scritta con il figlio Raphaël; Les deux chemins de la philosophie (2009), riflessione sulle basi teoriche dell'esistenzialismo articolata attraverso la comparazione del pensiero di Socrate e di Heidegger; Voltaire contre-attaque (2014). ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] la peculiarità dell’actus essendi, come irriducibile a una qualche determinazione essenziale; per questo aspetto condivide con Heidegger la polemica contro la riduzione ontica dell’ontologia e il misconoscimento della differenza dell’essere rispetto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Metafisica e ontologia antica e contemporanea: un dialogo possibile
Enrico Berti e Andrea Bottani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Metafisica [...] Patris (1879).
In questa forma nel Novecento la metafisica viene prima ripresa e poi (dopo la “svolta”) criticata da Heidegger, in quanto da lui accusata di essere una “onto-teologia”, cioè una riduzione dell’essere ad un ente particolare, ancorché ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] segna in tal senso l’ulteriore abbandono della teoria della s., come avviene anche sul versante dell’ontologia in Heidegger. Ridefinito infatti l’essere come Dasein, in luogo del concetto classico di ente – il cui esito complessivo, anche ‘teologico ...
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filosofia analitica
In senso lato, ogni impostazione metodologica basata su tecniche concettuali che, pur differenziandosi a seconda dei vari campi di applicazione, s’imperniano tutte sull’analisi, concepita [...] in cui si tenta di invalidare sul piano stesso della formulazione linguistica le tesi metafisiche (in partic. quelle di Heidegger). Le posizioni neopositivistiche sono mediate in Inghilterra da Waismann, già membro del Circolo di Vienna, e A.J. Ayer ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] indagato da W. Benjamin (Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit, 1936; trad. it. 1966) e M. Heidegger (Der Ursprung des Kunstwerkes, risalente al 1936 e pubblicato nel 1950; trad. it. 1968), siamo invitati a riconoscervi ...
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Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] dalla critica nei risultati della ricerca storico-morfologica da un lato e nell'utilizzazione dei concetti filosofici del giovane Heidegger dall'altro. Per quanto concerne il primo punto occorre ricordare come già molti anni prima di pervenire alla ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] e connotativo dell'essere umano.
Esistente è termine della corrente esistenzialista che si ispira all'analitica di M. Heidegger, il quale rispetto all'essere umano focalizza il momento esistenziale in modo così puntuale ed esclusivo da non poter ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato un secolo di vasti e profondi mutamenti, alcuni dei quali hanno [...] convergono le riflessioni di autori di diversa estrazione ideologica: la diffidenza quasi reazionaria verso la tecnica di Martin Heidegger ; il senso di alienazione in cui la vita si ritrova rispetto al mondo degli interessi capitalistici borghesi in ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...