(App. IV, I, p. 309)
Scrittore, teorico e critico d'arte, morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. Dopo aver ricevuto nel 1959, ex aequo con G. C. Argan, il premio A. Feltrinelli per la critica d'arte, [...] attraversa il puro visibilismo e supera l'idealismo crociano confrontandosi, tra gli altri, con E. Husserl e M. Heidegger: contributo originale tra le varie visioni formalistiche, immune da scelte aprioristiche di gusto e innovativo nel confronto con ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] all'i., la cui messa a fuoco scandirà i successivi posizionamenti di E. Husserl rispetto a Brentano e di M. Heidegger rispetto a Husserl. Nell'i. sembrano trovare risposta sia la questione psicologica (che cosa differenzia i fenomeni psichici da ...
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Lyotard, Jean-François
Antonio Rainone
Filosofo francese, nato a Versailles il 10 agosto 1924, morto a Parigi il 21 aprile 1998. Dal 1968 chargé de recherche al Centre national de la recherche scientifique [...] libidinale (1974; trad. it. 1978); La condition post-moderne (1979; trad. it. 1981); Le différend (1983; trad. it. 1985); Heidegger et les juifs (1988; trad. it. 1989); Peregrinations (in ingl., 1988; trad. it. 1992); Leçons sur l'analytique du ...
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PACI, Enzo
Emilio Renzi
PACI, Enzo. – Nacque a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, da Corrado, veterinario, e da Maria Sbriscia, ambedue di Senigallia.
Frequentò il liceo a Cuneo, dove il padre [...] in Francia e in Germania, Paci offrì una lettura in cui Sören Kierkegaard, Karl Jaspers e Jean Wahl prevalevano su Martin Heidegger: l’esistenza è còlta come possibilità, quindi è libertà in opposizione a ogni determinismo e nichilismo. Lungo questa ...
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Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] alla numerosa schiera di psicopatologi destinati a recepire e maturare l’influenza di E. Husserl e di M. Heidegger. Come ha mostrato L. Binswanger, il metodo fenomenologico favorisce in modo davvero singolare la ricostruzione e la comprensione ...
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(App. III, I, p. 126)
Storico e critico d'arte. Nel 1959 succede a L. Venturi quale professore di Storia dell'arte moderna all'università di Roma. Nello stesso anno riceve ex aequo con C. Brandi il premio [...] quella storica, sociale e produttiva attraverso una coerente e progressiva meditazione soprattutto sugli scritti di Marx, A. Gramsci, M. Heidegger, E. Husserl e J.-P. Sartre. I suoi interessi di studioso, dediti a conoscere il corso di un pensiero ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] fenomenologica del costruttivismo, anticipando le deduzioni esistenzialistiche che influenzeranno così profondamente, attraverso il pensiero di Heidegger e di Sartre, l'arte del secondo dopoguerra.
Nell'area culturale francese, specialmente dopo l ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] già nel libro del 1937 – riferimenti altrettanto significativi ad autori di area tedesca, a cominciare da Martin Heidegger che, in quegli anni, era invece interlocutore privilegiato di altri importanti esponenti della generazione di Garin, come ...
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Prossemica
Michele Bracco
Il termine inglese proxemics, derivato di proximity, "prossimità", è stato introdotto dall'antropologo americano E.T. Hall negli anni Sessanta del 20° secolo per indicare lo [...] , se il confine del corpo inanimato è la pelle, quello del corpo vivente invece muta costantemente con la gittata (Heidegger 1987), di cui non si dà alcuna misura geometrica. Evidentemente, la scoperta di uno spazio vissuto rivela di conseguenza ...
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The Thin Red Line
Altiero Scicchitano
(USA 1998, La sottile linea rossa, colore, 170m); regia: Terrence Malick; produzione: Robert Michael Geisler, John Roberdeau, Grant Hill per Phoenix; soggetto: [...] risuonano echi della Bibbia e del poema sacro indù Bhagavad-Gita, di John Steinbeck e Stephen Crane, di Nietzsche e Heidegger, nonché dello spirito del libro di Jones, cui Malick è rimasto più fedele di quanto sembri). La prosa della battaglia ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...