MERLEAU-PONTY, Maurice
Vittorio STELLA
Filosofo fmncese, nato a Parigi il 4 maggio 1961. Studiò all'Ecole Normale Supér. (1926-30); insegnò filosofia nei licei (1931-45), poi all'univ. di Lione (1945-49). [...] da parte dei marxisti e di S. de Beauvoir.
Alla sua formazione presiedettero la fenomenologia husserliana e l'esistenzialismo di Heidegger e di sartre, che egli contribuì in un primo tempo a mettere in rapporto con l'ideologia marxista.
Le sue ...
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MALICK, Terrence
Carlo S. Hintermann
Regista cinematografico statunitense, nato a Ottawa (Illinois) il 30 novembre 1943. Dopo aver vissuto la sua infanzia in Oklahoma e Texas (dove attualmente vive), [...] di Oxford, lavorando alla sua tesi di dottorato sul concetto di ‘mondo’ in Søren Kierkegaard, Martin Heidegger e Ludwig Wittgenstein. Insegnò quindi filosofia al Massachusetts Institute of technology di Cambridge, sostituendo Hubert Dreyfus, uno ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] generale il positivismo; Karl Marx, Friedrich Engels e il marxismo; Wilhelm Dilthey e lo storicismo tedesco; Martin Heidegger, Jean-Paul Sartre, Nicola Abbagnano e l'esistenzialismo; Talcott Parsons, Robert Merton, Georges Gurvitch e molta sociologia ...
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SABATO, Ernesto
Ruggero Jacobbi
Scrittore argentino, nato a Rojas (Buenos Aires) il 23 luglio 1911. Dopo studi irregolari di fisica e di filosofia, che lasciarono comunque un segno indelebile nella [...] spirituale dei tempi moderni, sulle basi di un irrazionalismo metafisico, con influssi di E. Husserl e di M. Heidegger, cui non sono però estranei atteggiamenti d'impegno politico di sinistra, ma fondamentalmente libertarii e antistalinisti. Uno y ...
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Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] del nostro linguaggio; in questa linea s’inseriscono le opere di fenomenologi come E. Husserl e M. Scheler. M. Heidegger, accortosi dell’inadeguatezza del linguaggio della m. che, trascurando l’aspetto della temporalità e identificando l’essere con l ...
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Filosofo italiano (Brescia 1929 - ivi 2020), professore di filosofia nell'univ. cattolica del Sacro Cuore di Milano (dal 1962), poi (dal 1970) di filosofia teoretica nell'univ. di Venezia, dove dal 2005 [...] che "l'essere è e non può non essere". Opere principali: La coscienza. Pensieri per un'antifilosofia (1948); Heidegger e la metafisica (1950); La struttura originaria (1958); Studi di filosofia della prassi (1962); Essenza del nichilismo (1972 ...
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Filosofo e psicanalista italiano (n. Monza 1942). I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all'insegnamento junghiano. Al centro dei suoi interessi l'uomo che in un mondo dominato [...] del cielo vuoto (2012) e L'usura della Terra (2014); nel 2018, La parola ai giovani e Nuovo dizionario di psicologia; Heidegger e il nuovo inizio (2020); nel 2021, Il libro delle emozioni e, con C. Vivarelli, 50 emozioni spiegate ai ragazzi; Credere ...
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JÜNGER, Ernst
Luigi Quattrocchi
(App. II, II, p. 132)
Scrittore tedesco. In provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere, J. si conferma e anzi si consolida come aristocratico anarchico, [...] nel sociale; fra i saggi, Über die Linie (1950; trad. it. con l'omonimo saggio di Heidegger, 1989), polemica e intesa con Heidegger sul tema, comune ai due, del nihilismo e della funzione a tale ineludibile traguardo del progresso tecnologico; An ...
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KOJÈVE, Alexandre (russo: Alexandr Kožev)
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese di origine russa, nato a Mosca nel 1902, morto a Parigi nel maggio 1968. Studiò a Berlino con K. Jaspers, e all'inizio degli [...] ).
K. ha dato un'interpretazione esistenzialistica della filosofia di Hegel o, più esattamente, heideggeriana. Il libro di M. Heidegger Sein und Zeit è infatti secondo K. lo strumento decisivo per intendere la Fenomenologia dello spirito. Quest'opera ...
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STEFANINI, Luigi
Vittorio STELLA
Filosofo, nato a Treviso il 3 novembre 1891, morto a Padova il 16 gennaio 1956. Insegnò pedagogia a Messina (1937-40), poi storia della filosofia a Padova (dal 1940). [...] (ivi 1938; la 2ª ed. apparve nel 1948 col titolo Il dramma filosofico della Germania), L'esistenzialismo di Heidegger (ivi 1942), La Chiesa cattolica (Milano 1944; 2ª ed. Brescia 1951), Esistenzialismo ateo ed esistenzialismo teistico (Padova 1952 ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...