FEDERICI, Vincenzo
Monica Guerzoni
Nacque a Pesaro nel 1764. Si ignora il nome dei genitori. Avviato dalla famiglia agli studi letterari e giuridici, imparò per diletto a suonare il cembalo sotto la [...] Luigi Marchesi. Oltre che come maestro al cembalo, il F. agì al Haymarket theatre in qualità di compositore (assieme con Haydn nel 1791), autore di pasticci e rifacitore di opere altrui.
Lorenzo Da Ponte lo ricorda spesso a proposito di intrighi ...
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Stabat Mater Sequenza liturgica in onore della Madonna, trasmessa in molte redazioni e presto accolta in vari messali (dalla metà del 14° sec.), fino a essere inserita nel Messale romano da Benedetto XIII [...] ricordano quelle di J. Desprez, G. Pierluigi da Palestrina, O. di Lasso, E.R. Astorga, A. Vivaldi, A. e D. Scarlatti, G.B. Pergolesi, L. Boccherini, F.J. Haydn, F. Schubert, G. Rossini, G. Verdi, A. Dvorak, K. Szymanowski, F. Poulenc, K. Penderecki. ...
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CANOBBIO, Carlo
MM. Cappelli
Nacque probabilmente a Venezia nel 1741. Nulla si sa dei suoi studi e nulla di certo dei primi anni della sua carriera. Un Carlo Canobbio appare associato, già nel 1773, [...] Marescalchi e Canobbio vi è una raccolta di 24 Minuetti per più strumenti, composti da vari autori, tra cui Boccherini, Haydn, Pugnani, Trento e gli stessi Marescalchi e C. (Cat. delle Opere musicali. Città di Venezia. Museo Correr, Parma 1914, pp ...
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BENINCORI, Angelo Maria
Raoul Meloncelli
Nato a Brescia (Fétis) o a Casalmaggiore (Lancetti) il 28 marzo 1779, iniziò giovanissimo lo studio della musica insieme col fratello Giuseppe. Recatosi a Parma [...] della decadenza della musica strumentale in Italia". I quartetti, il cui stile è personalissimo e non risente di quello di Haydn, Mozart e Beethoven, meriterebbero di essere conosciuti più di quanto non lo siano. Le prime due opere di questo genere ...
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BIANCHI, Antonio
Vittorio Frajese
Nacque a Milano nel 1758 e vi compì studi di canto e di composizione. Dopo aver cantato (come baritono) a Milano, a Genova, a Parigi (con la compagnia italiana dell'"opera [...] ; fu, invece, assunto al Teatro nazionale, dove cantò con successo negli intermezzi Il maestro di cappella e L'avaro di J. Haydn e Il calzolaio di D. Cimarosa. Cantò anche in tedesco le parti di Leporello nel Don Giovanni mozartiano e di Tita nella ...
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GIALDINI, Gialdino
Daniela Giordana
Nacque a Pescia il 10 nov. 1843. Indirizzato alla musica dal padre, suonatore di tromba, studiò per nove anni con Pietro Vallini, valente organista della cattedrale [...] trio per violino, violoncello e pianoforte, che fu eseguito alla Società del Quartetto; composizione derivata dallo studio di Haydn e di Mozart, il trio incontrò meritato favore ed è rimasto nel repertorio della musica cameristica. Nel 1868 partecipò ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] seno dell'opera d'arte aveva annunziato la propria urgenza già nei predecessori di B.: K. Ph. Emanuel Bach, W. Rust, J. Haydn, W.A. Mozart: annunzî non nutriti però, né sviluppati da una consapevolezza e da una volontà così piene e così chiare come ...
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In musica, componimento per quattro esecutori. In particolare, q. vocale (in genere soprano, contralto, tenore e basso) che compare nelle composizioni polifoniche o nei concertati d’opera; q. strumentale, [...] . In ogni caso è indubbia l’importanza storica fondamentale che ebbe nello sviluppo della forma la scuola classica viennese, con F.J. Haydn, W.A. Mozart e L. van Beethoven (per il quale il q. fu sempre una forma privilegiata). Il q. per archi non ...
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Composizione, concepita come introduzione a un’opera teatrale, a un oratorio o a una cantata. Pur con precedenti fin dal 16° sec., l’o. conobbe una sistemazione formale soltanto alla fine del 17° sec.: [...] cui segue un allegro d’indole danzante. Le due forme continuarono nel primo Settecento con varia fortuna, mentre da F.J. Haydn in poi prevalse la forma tripartita tipica della sonata. A partire dall’Ottocento, il termine fu usato anche per designare ...
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ZINGARELLI, Nicola
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Napoli il 4 aprile 1752, morto a Torre del Greco il 5 maggio 1837. Nel conservatorio di Santa Maria di Loreto a Napoli studiò composizione con [...] (1781) al San Carlo. Quest'opera, giudicata in Italia più dotta che ispirata, piacque in Germania e fu lodata da J. Haydn. Recatosi a Milano, compose parecchi melodrammi e opere comiche che ebbero buon successo. Fu chiamato nell'89 a Parigi, dove l ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
viola2
vïòla2 (ant. viuòla o vivuòla) s. f. [dal provenz. viola, viula, prob. voce onomatopeica]. – 1. Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia del violino, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il...