(gr. ᾿Αϑύρ e ᾿Αϑῴρ) Divinità egiziana adorata specialmente a Dendera. È rappresentata in genere come giovenca o donna con corna e orecchie bovine. Il nome (che significa «Casa di Hor», dio solare) la mostra come personificazione della volta celeste. In seguito divenne patrona dell’amore e dai Greci fu identificata con Afrodite. Figura anche fra le divinità funerarie, come quella che disseta e purifica ...
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Cittadina dell'Alto Egitto, nella provincia di Qena, situata sulla riva sinistra del Nilo. Fu sede del culto egizio della dea Hathor. Dell'antica città resta un vasto complesso di templi che risale a tarda [...] epoca tolemaica e romana. Il tempio principale ha sala ipostila (il cui tetto piano è sostenuto da file di colonne), due vestiboli, sacrario circondato da corridoio con ambienti e, in facciata, un portico ...
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(o Sebek; gr. Σοῦχος) Divinità dell’antico Egitto, dio locale del Fayyum e di Kom Ombo; era raffigurato in forma di coccodrillo, o di uomo con testa di coccodrillo, e considerato marito di Hathor o di [...] Neit ...
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(gr ῏Ισις) La maggiore divinità femminile dell’antico Egitto, il culto della quale è originario del Delta, probabilmente della città di Buto. Si ritiene fosse in origine una divinità celeste, e a ciò [...] si attribuisce la sua assimilazione a Hathor e alla stella Sirio. La fortuna di I. è in ogni caso dovuta alla parte conferitale nel mito di Osiride (➔): sposa di quest’ultimo, essa ne cerca il corpo dopo l’uccisione, lo trova, gli ridà vita e genera ...
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Nella storia delle religioni, attribuzione di forma animale a divinità (o ad altre entità come spiriti e demoni, del culto e della mitologia). L’evoluzionismo storico-religioso voleva considerare il t. [...] politeistiche di civiltà superiori, come per es. quella egiziana antica. In questa si incontrano divinità perfettamente teriomorfe (Hathor raffigurata come vacca, Oro come falco ecc.), oppure aventi corpo umano e testa d’animale (Anubi con testa ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] di Costanzo di fronte all’eresia ariana (5 e 28 Paope)60, la celebrazione di Costantino «costruttore di luoghi santi» (7 Hathor)61 e «liberatore» di cristiani incarcerati (9 e 10 Koiak), l’apparizione della croce e l’episodio di Eusignio (5 Tobe ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] . Si tratta di una lettera indirizzata da un certo Callisto a Palabeit e Paieous, quest’ultimo capo del monastero meliziano di Hathor. L’autore della lettera è ad Alessandria, dove assiste a una serie di incidenti di cui sono vittime i meliziani, per ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] .
Va ricordata infine la reciprocità della relazione simbolica: se la raffigurazione di una donna triforme (Ecate) o con le corna (Hathor) può essere s. della Luna, la Luna, a sua volta, dati i suoi periodi, può esser s. della femminilità; in ...
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Scienza egizia. Mantica
Christian Leitz
Michel Chauveau
Mantica
Per 'mantica' s'intende l'insieme dei diversi tentativi compiuti dagli Egizi per ottenere previsioni su eventi futuri sulla base dell'osservazione [...] naturalmente gruppi di dèi provvisti di qualità molto minacciose, ma è meno agevole designare come demoni un gruppo di sette Hathor o di 75 manifestazioni di Ra, il dio Sole. I cosiddetti Testi oltremondani rappresentano il primo grande tentativo di ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] o carte del cielo stellato); gli esemplari conservati ci riportano all'ambito della scultura; innanzi tutto il cosiddetto Z. del tempio di Ḥatḥōr di Denderah in Egitto, oggi al Louvre, che risale all'età tiberiana circa ma che si ispira a un modello ...
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atorico
atòrico (o hathòrico) agg. [dal nome della divinità egizia Hathor, identificata dai Greci con Afrodite] (pl. m. -ci). – In archeologia, capitello a., forma particolare di capitello dei templi egizî che portava scolpita in origine la...