cervi, renne, alci
Giuseppe M. Carpaneto
Ruminanti con corna ramificate
Cervi, daini, caprioli, alci e renne sono i più noti rappresentanti della famiglia dei Cervidi e hanno in comune la forma ramificata [...] Esse sono uno strumento di 'vanità' del maschio, che le sfoggia per attirare il massimo numero di femmine nel suo harem. Appena la stagione degli amori finisce, il cervo si libera da questo ingombrante ornamento.
Caratteristica dei piccoli Cervidi è ...
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Medicina
Operazione mediante la quale vengono estirpate o, comunque, distrutte le gonadi; il termine indica anche l’inibizione o la distruzione dei gametociti con mezzi ormonici o genericamente chimici [...] ne ricorrono esempi nelle leggi sassoni e nell’antico Egitto. Fra i popoli islamici era diffusa per procurare eunuchi (➔) per gli harem, ma in Africa era anteriore alla diffusione dell’Islam e non è sconosciuta in America, né in Micronesia. In Europa ...
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Nazione dell'Africa centrale, diffusa principalmente fra l'Uelle e il suo affluente Bomu, dal 22° al 30° long. E. (Congo Belga Settentrionale); varie propaggini o rami staccati si spingono anche a N. e [...] un inestimabile mezzo di produzione, e poiché il suolo è di chi lo coltiva, ogni uomo libero cerca di formarsi un harem numeroso. Per la stessa ragione l'adulterio è punito molto severamente e la donna è indotta, di regola, a conservarsi virtuosa ...
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Terzo figlio di David (v.) (II Re [Samuele], III, 3). Era di bellissimo aspetto; e, come mostra la sua storia II Re [Sam.], XIII-XVIII, di mente svegliata e intraprendente, disamorato verso i suoi familiari [...] All'improvviso annunzio della rivolta, David, impreparato, fuggì da Gerusalemme: A. occupò la città e prese possesso dell'harem patermo (v. achitofel); più tardi però, scontratosi il suo esercito con quello che il padre aveva frattanto radunato, il ...
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CIPRIANI, Leonetto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Ortinola, frazione di Centuri, in Corsica, il 16 maggio 1812 da Matteo e da Caterina Caraccioli. Il padre, acceso bonapartista, alla caduta dell'Impero [...] dietro le pressioni paterne, ma in compagnia di una giovanissima donna, forse di origine genovese, che era appartenuta allo harem del bey. La breve avventura si concluse però tragicamente con il suicidio della giovane. Superata questa grave crisi, il ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Balcanica: Edirne
Maria Giovanna Stasolla
Edirne
Città (gr. Ἁδριανόπολις; lat. Hadrianopolis; slavo Odrin; turco Edirne) della [...] ” (Adalet Kasrı) e le rovine imponenti del Cihannuma Kasrı, costruito da Mehmet II all’inizio del XV secolo con un harem dove scavi recenti hanno permesso la scoperta degli ipocausti di due sale dell’hammam (ar. ḥammām).
Il primo luogo di culto ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] e i leoni (v. Hrdy, 1977), sono stati osservati casi frequenti di infanticidio quando un maschio subentra in un harem, scacciandone il maschio padre della prole presente. Il maschio successore non ha alcuna parentela genetica con i piccoli presenti ...
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8 1/2
Mario Sesti
(Italia/Francia 1962, 1963, bianco e nero, 138m); regia: Federico Fellini; produzione: Angelo Rizzoli per Cineriz/Francinex; soggetto: Ennio Flaiano, Federico Fellini; sceneggiatura: [...] filastrocche d'infanzia, il rigore del collegio cattolico, la selvaggia Saraghina che sulla spiaggia incendia i desideri erotici, un harem in cui Guido può fare il gallo incontrastato, l'incontro in un cimitero con i genitori defunti... La produzione ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] rustico, una semplicità di costumi e una cordialità di rapporti che vien meno, nel periodo della monarchia, col formarsi degli harem regali di David e di Salomone, nei quali la donna ha sì un'influenza notevole, ma attraverso l'intrigo di palazzo ...
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AGATI, Pietro (Pierino)
Carlo Zaghi
Nato a Pisa nel 1828, alla fine del 1853, chiamato da un fratello, si recò in Egitto e ad Alessandria fu costruttore edile. Aggregato, pochi mesi dopo, alla missione [...] , delle caserme e di molte abitazioni civili. Per i lavori fatti il khalīfah pagava l'A. col dono di donne del suo harem.
Rioccupato il paese e abbattuto il dominio mahdista nel 1899, le autorità britanniche, pur non contestando la buona fede dell'A ...
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harem
hàrem 〈àrem〉 (o harèm; anche àrem o arèm) s. m. [adattam. del turco harem 〈harèm〉, che è dall’arabo ḥarīm, propr. «luogo inviolabile»]. – 1. a. Presso i musulmani, la parte della casa o dell’appartamento riservato alle donne e ai bambini...
serraglio2
serràglio2 s. m. [dal turco saray, propriam. «edificio, palazzo»; il sign. 2 si è sviluppato in Italia (e di qui è passato ad altre lingue europee) per accostamento a serraglio1]. – 1. Residenza dei sovrani e potenti del mondo islamico,...