Pittore e regista tedesco (Berlino 1888 - Locarno 1976). Tra i massimi esponenti dell'avanguardia storica, inizialmente legato al gruppo Dada di cui fu anche storiografo, R. è stato uno dei primi artisti a porsi il problema del rapporto tra pittura e cinema e a realizzare film astratti all'inizio degli anni Venti.
Vita e opere
Studiò a Berlino e a Weimar, influenzato in questo periodo dalla pittura ...
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Musicista (Gyo̯r, Ungheria, 1843 - Bayreuth 1916). Fu uno dei più grandi direttori d'orchestra del suo tempo, particolarmente versato nel repertorio wagneriano; diresse la prima rappresentazione del Lohengrin a Bruxelles (1870) e la prima esecuzione dell'Anello del Nibelungo a Bayreuth (1876) per l'inaugurazione del Festival wagneriano. Dal 1897 diresse l'orchestra Halle di Manchester, poi dal 1912 ...
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Nacque a Caen il 29 gennaio 1782 da famiglia parigina. Suo padre, editore di stampe, era amantissimo di musica. Destinato al commercio, studiò la musica per suo diletto e si divertì a comporre romanze [...] : "Piccola musica, sì, ma di un musicista grande". Wagner ammirò assai La muta di Portici e, secondo l'affermazione di HansRichter, considerava l'autore di essa come un grande musicista.
Bibl.: A. Pougin, Auber, ses commencements, les origines de sa ...
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Nacque a Glasgow il 10 aprile del 1864 da genitori tedeschi emigrati in Inghilterra. Apprese dal padre suo (Carlo Luigi Napoleone), maestro di danza e compositore di balletti, i rudimenti della musica, [...] Ottenne nel 1881 il pensionato Mendelssohn, che gli permise di recarsi all'estero per perfezionarsi. A Vienna fu allievo di HansRichter, e a Weimar di Liszt che lo chiamava "il giovane Tausige" per la sua straordinaria bravura tecnica. Come pianista ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] segnò un momento decisivo anche per la crescita economica della Hansa, che in quegli stessi anni aveva dovuto fare i R. Girke, nella nuova figurazione di H. Antes, di G. Richter, del gruppo Zebra (D. Asmus) ecc. Una sperimentazione radicale di nuovi ...
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TEATRO.
Rodolfo Sacchettini
Monica Ruocco
– Il teatro contemporaneo. Europa. America Settentrionale. America Latina e Caraibi. Asia. Africa. Bibliogra fia. Mondo arabo. Bibliografia
Il teatro contemporaneo [...] antimimetici. Nel fortunato saggio Postdramatisches Theater (1999) Hans-Thies Lehmann individua i caratteri distintivi del t. , è l’altro nome nuovo (oltre a quello di Falk Richter) nel campo della regia. I suoi spettacoli si connotano per ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] DADA, Steinbach-Giessen 1972.
L'occhio tagliato, a cura di G. Rondolino, Torino 1972.
G. Rondolino, Appunti sul cinema e sulla teoria di HansRichter, in "Bianco e nero", 1978, 39, 1, pp. 7-61.
Il cinema d'avanguardia 1910-1930, a cura di P. Bertetto ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] saggio. Esso venne definito, forse per la prima volta, da HansRichter, a proposito del suo Die Börse als Markt (1939, cm): saggio viene accoppiato a quello di cinema, oltre che da Richter, da Alexandre Astruc, che nel suo famoso manifesto Naissance d ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] architetti futuristi. Attraverso l'Espressionismo in Germania, dove si svilupperà anche il film astratto, con i vari HansRichter, Viking Eggeling, Walter Ruttmann, Oskar Fischinger. Attraverso il Cubismo, il Dadaismo e poi il Surrealismo in Francia ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] sintesi dei diversi linguaggi ‒ a opera di Viking Eggeling, HansRichter, Walther Ruttmann tra il 1920 e il 1925 ‒, le Fanck; Vormittagsspuk, 1928; Gioco di cappelli, di H. Richter) e Edmund Meisel applicarono dapprima un metodo di elaborazione ...
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