Re (1792-1750 a. C.) della prima dinastia di Babilonia, figlio di Sin-muballit. H. fu sovrano di eccezionale personalità e capacità, che riuscì a fare di Babilonia la capitale di un vasto impero comprendente [...] babilonese. Costruttore di canali e accorto amministratore, fu l'ispiratore di una notevole opera legislativa, il Codice di Hammurabi. La raccolta di leggi, iscritta su una stele rinvenuta a Susa nell'Elam e riprodotta anche su numerose tavolette ...
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Assiriologo (Londra 1869 - ivi 1919). Compì importanti scavi a Ninive nel 1903-04, per conto del British Museum. Pubblicò le lettere di Hammurabi, le tavolette del poema della creazione e i testi di numerose [...] pietre di confine. Notevole è la sua storia di Sumer e Akkad (2 voll., 1910) ...
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Orientalista (Magdeburgo 1879 - Falkensee, Brandeburgo, 1945), prof. a Breslavia (1921-30). Si occupò di grammatica accadica ed ebraica e dedicò studî al codice di Ḥammurabi. La sua opera più nota è una [...] Syrische Grammatik (2a ed., 1932). Morì suicida ...
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Semitista inglese (King's Lynn 1873 - Cambridge 1949); prof. a Cambridge (1932-38), ha pubblicato un glossario delle iscrizioni aramaiche (1898), The laws of Moses and the code of Hammurabi (1903), Religion [...] of ancient Palestine (1908), The religion of ancient Palestine in the light of archaeology (1930) ...
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Re di Larsa, nella bassa Babilonia (n. 1758 - m. 1698 a. C. circa). Successe sul trono al fratello Warad-Sin e ottenne in un primo tempo notevoli successi, sconfiggendo l'ultimo re della vicina dinastia [...] di Isin e occupandone la regione. Entrò poi in conflitto con Hammurabi, re di Babilonia, ma ne fu battuto; finì con lui la sua dinastia. ...
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Nome babilonese di un re amorreo della città di Mari (1725-1693 a. C. circa). Alla morte di Shamshi-Adad I re di Assiria riconquistò il trono che quegli aveva tolto alla sua famiglia, mantenendolo per [...] più di trenta anni, finché la città non fu vinta e annessa da Hammurabi di Babilonia. Durante il suo regno Mari raggiunse la massima prosperità. ...
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Semitista statunitense (New Concord, Ohio, 1856 - Chicago 1906); insegnò ebraico, lingue semitiche e letteratura biblica in varie università e dal 1891 fu presidente dell'univ. di Chicago; fondò varî periodici [...] di studî ebraici e semitici. Assirologo fu invece il fratello Robert Francis (New Concord 1864 - Chicago 1914), prof. alla Yale University e a Chicago, che, tra l'altro, curò una buona edizione del Codice di Hammurabi (1904). ...
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Assiriologo francese (Königsmaeker 1858 - Parigi 1940), prof. al Collège de France, membro della missione archeologica che, sotto la guida di J.-J.-M. de Morgan, scavò nelle rovine di Susa, riportando [...] luce l'antica civiltà elamitica. Pubblicò i testi scoperti dalla missione (Mémoires de la mission archéologique de Perse, 1900 segg.). È particolarmente noto per aver dato la prima edizione (1904), con traduzione francese, del Codice di Hammurabi. ...
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Nome di cinque sovrani assiri. S. I (circa 1758-1726 a. C.) fu uno dei più energici sovrani dell'impero antico-assiro. Fondatore di una nuova dinastia semitica, del gruppo cosiddetto amorreo, riportò l'Assiria [...] Yasmakh-Adad. La morte impedì a S. di estendere e consolidare il suo dominio. La parziale contemporaneità di S. con Hammurabi di Babilonia ha costituito negli ultimi anni la base per una revisione della cronologia orientale antica. Di S. III, che ...
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madre di tutti i diritti
loc. s.le f. La carta costituzionale, dalla quale discendono i diritti codificati. ◆ Quando Hammurabi, re di Babilonia nel XVIII secolo a.C., unificò sotto il suo scettro le città della regione, le sue leggi furono...