Soprano norvegese (Hamar 1895 - Oslo 1962). Debuttò nel 1913 e per venti anni si esibì soltanto nei teatri scandinavi. Fu poi invitata al Festival di Bayreuth e al Metropolitan di New York, e si affermò [...] da allora come eccezionale interprete wagneriana ...
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Scrittore norvegese (n. Hamar 1941). Dotato di una straordinaria abilità narrativa, ha privilegiato temi scabrosi e attuali, come in Adams dagbok ("Il diario di Adam", 1978), probabilmente il suo capolavoro.
Vita
Nel [...] 1965 si è trasferito a Parigi, dove ha iniziato a scrivere, e ha trascorso un decennio in diversi paesi europei prima di fare ritorno definitivamente in patria. Attivo anche come critico e giornalista, ...
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Scrittore e giornalista norvegese (n. Hamar 1912 - m. 1978). Unico sopravvissuto di un gruppo di giovani che, durante l'occupazione nazista, avevano tentato invano di raggiungere l'Inghilterra, rievocò [...] tale esperienza in Englands-farere ("Spedizione per l'Inghilterra", 1945), considerato tra i migliori romanzi sul periodo dell'occupazione tedesca, e più tardi in Inn i din tid ("Dentro il tuo tempo", ...
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Faldbakken, Knut
Bruno Berni
Scrittore norvegese, nato a Hamar il 31 agosto 1941. Nel 1965 si è trasferito a Parigi, dove ha iniziato a scrivere; dopo quasi un decennio trascorso in diversi paesi europei, [...] ha definitivamente fatto ritorno in patria. È attivo anche come critico e giornalista, ed è stato redattore (1975-80) di Vinduet (La finestra), una delle principali riviste letterarie norvegesi.
Ha esordito ...
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Architetto norvegese (Kongsberg 1924 - Oslo 2009), dal 1975 al 1995 prof. alla Scuola di architettura di Oslo. Innestando sulla poetica razionalista la tradizione scandinava, con particolare attenzione [...] dei Paesi nordici della Biennale di Venezia (1962); scuola per sordomuti a Skådalen, Oslo (1974); Museo del folclore di Hamar (1969-80); Museo dei ghiacciai di Fjærland (1991); Centro Aukrust di Alvdal (1996); Centro Ivar Aasen a Ørsta (2000 ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] il De fine e la Petitio Raymundi pro conversione infidelium). Nel 1307 a Bugia scrisse in arabo la Disputatio Raymundi christiani et Hamar sarraceni. Incarcerato e poi espulso, nel viaggio perse i suoi libri. Nel 1308 scrisse l'Ars magna generalis et ...
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animalculista
s. m. [der. del lat. scient. animalculŭm (J. H. Ham, 1677), dim. del lat. anĭmal «animale»; cfr. fr. animalcule] (pl. -i). – Seguace di una teoria sei-settecentesca (teoria a. o animalculistica), secondo la quale il corpo del...
hamza
‹hàm∫a› s. f. [voce araba, propr. «compressione»]. – Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto: è propriam. la consonante occlusiva laringale (nota...